Questo è quello che scrissi tempo fa altrove...
"15-05-2007, 18:09
1 maggio 1994.
una data che non potrò mai scordare.
non solo per il motivo più ovvio, ma perchè ha significato veramente qualcosa per me.
di lì a qualche giorno avrei compiuto 13 anni, e mio Padre mi "regalò" la trasferta per un gran premio.
Io (ed anche lui) non ne sapevo quasi nulla di alettoni e pistoni, mi limitavo a guardare i Gippì alla Tv la domenica insieme alla mia famiglia...certo le macchine erano belle, ma dopo il podio...morta lì.
quel giorno arrivammo ad Imola prestissimo, e per "ammazzare" la mattinata ci fermammo a far colazione in un bar dove ebbi il primo shock del week end: da perfetti ignoranti non avevamo seguito le prove ed aprire il Corriere dello sport e trovarsi la foto di Ratzenberger col capo reclinato nei resti della sua Simtek mi fece rabbrividire...morto.un flap volato via e ciao ciao...lì compresi la drammaticità degli incidenti, visti sempre come una cosa lontana, che capita sempre agli altri...lì, a qualche km da me...il giorno prima un ragazzo era morto. Ed un'altro c'era andato vicino (Barrichello che rischiò la strage in variante bassa)
è inutile descrivervi tutta la giornata, ma la prima volta che sentii (ancora fuori dai cancelli) il latrato animalesco di un motore di F1 mi scattò qualcosa dentro, rimasi incantato a sentire quella melodia che riecheggiava tra la collina della rivazza e la "buca" delle acque minerali...ed ancora non avevo visto nulla....
Mi ricordo il tifo esagerato, i ferrarsti che tiravano dei sassolini sulle tende dei tedeschi-filoSchumacheriani (al'epoca "il nemico") l'odore di salsicce e cipolle e le lattine di birra sparse dappertutto...
Mi ricordo il rombo di tutte quelle macchine che passavano insieme nei primi giri...
Mi ricordo che dissi a mio cuGGino "scatta una foto a Senna", e lui "è già passato, al prossimo giro..."
Mi ricordo le parole dello speaker "Senna è uscito!"
Mi ricordo il boato della "collina della passione", tutti felice per Larini, che diventava secondo....
Mi ricordo l'elicottero bianco e rosso sopra le nostre teste, e gli applausi scroscianti che lo accompagnavano...
e poi non ricordo più nulla, lì non sapevamo ancora nulla....
In macchina, sulla strada del ritorno, per radio dissero che il più grande s'è n'era andato via.
Io non lo conoscevo, avevo visto qualche gara in tv con gli occhi di chi giocava ancora con le Majorette...
ma ricordo che piansi.
e da quel giorno le macchine diventarono la mia più grande e duratura passione di sempre.
da quel punto in poi cercai di conoscere Ayrton, libri-VHS-DVD...mi aiutarono a capire chi era stato e che persona fosse...
ancora oggi rimpiango di non aver avuto modo di vederlo con gli "occhi di adesso"....penso che mi avrebbe emozionato vederlo tirare una staccata, o controllare una derapata...ne ho viste "tante" di corse ed ho visto altrettanti piloti, ma anche se Lui non l'ho mai visto, è quello che sento di conoscere ed ammirare più di ogni altro.
scusate per il post da "libro cuore", ma per me quel giorno ha fatto da "spartiacque" per tutti gli anni a venire.
p.s.
da ricordare anche il botto alla partenza con morti e feriti in tribuna, e l'incidente di Alboreto ai box..."
E come ogni santa volta che lo rileggo mi si drizzano i peli sul collo.
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