Ho riflettuto un pò prima di decidermi a scrivere quello che penso, perché sono sicuro che verrà strumentalizzato in un verso o nell'altro (in funzione della "convenienza") e che quindi si perderà lo scopo del mio intervento, che non è distruttivo, ma solo discorsivo e che punta sulla mia esperienza personale e che magari può interessare a qualcuno, anche solo come chiacchera da bar; infondo siamo in un forum (tecnico), e quindi (anche) in un luogo di discussione e confronto.
Premetto questo perché voglio evitare "guerre di religione" o prese di posizione chissà quanto radicali; porto solo la mia esperienza ed il mio pensiero che non ha pretesa di essere "assoluto" o l'unica verità, ma solo appunto, quello che penso in base a quello che ho sentito diverse volte.
Premetto anche che ad oggi non credo esista nulla di pià completo, flessibile, configurabile di un Trinnov, tanto che sono praticamente sicuro che le salette e le esigenze specifiche che richiedano "davvero" l'uso di tante possibilità operative siano davvero molto poche nel globo terracqueo, e che quindi per la stragrande maggioranza delle salette (anche particolarmente complesse), il Trinnov sia sfruttato realmente molto poco. E non vuole essere una critica, ma solo una lucida analisi, riconoscendo senza ombra di dubbio che è nel mercato IL processore A/V più "totale" che oggi si possa acquistare.
Finito questo panegirico, che ho reputato indispensabile per evitare appunto fraintendimenti preliminari

, vengo al mio pensiero ed anche al topic di questo approfondimento di Emidio, ossia se musicalmente il Trinnov sia una buona macchina o meno, quasi indipendentemente dalle misure strumentali ed all'incisione in negativo dell'intervento della correzione acustica proprietaria rispetto al messaggio sonoro originale.
Ho avuto modo di ascoltare diverse sale che usavano questo prodotto, anche tarate e settate nel modo pià corretto che immagino si sia potuto fare, con alcune ad onor del vero più curate dal punto di vista della progettazione acustica in termini di trattamento passivo della stanza, ed altre che facevano completo affidamento alla correzione elettronica on board, come fosse un miracolo che cura tutti i mali (approccio secondo me sbagliato, da tecnico prima e da appassionato di musica, poi). Al netto di tutte queste differenze "di base" devo dire che ho sempre riconosciuto un suono ed una risposta in ambiente che ho poi mentalmnte associata a queste elettroniche, che quindi ho personalmente definito "suono Trinnov".
Ma che non è un "complimento", e mi spiego meglio.
Indipendentemente dal tipo di trasduttore utilizzato e dall'elettronica che li amplificava, il suono era sempre lo stesso, sicuramente "corretto" nella sua riproduzione, ma sempre quello, per cui mi sono convinto che questo Processore "livelli" tutto il resto e lo assoggetti al suo intervento, vanificando quelle che sono le peculiarità del sistema di riproduzione casse + amplificazione.
Ora, se questo da un lato (secondo me) è anche un vantaggio a ben vedere, perché mi permtte di scegliere sistemi di casse ed amplificazioni non particolarmente esoterici per quanto adeguati a sonorizzare lo spazio da trattare, dall'altro lato toglie quella "magia" ad un certo tipo di suono e di caratteristica che si associa ad un determinato Brand di diffusori quanto anche di amplificazione (anche se in Home Cinema si tende ad usare prodotti che erogano corrente in abbondanza su qualunque carico, e che possano essere stipati in rack).
Attenzione che non vorrei passare per "audiofigo" (audiofilo mi sembra troppo

) e non voglio tediare nessuno con lessico che per decenni ha accompagnato i recensori quelli "bravi" delle riviste patinate, ma se ascolto un sistema Focal, o un sistema Monitor Audio, o ancora Wisdom o quello che vi viene in mente (ho fatto degli esempi a caso) e suona tutto allo stesso identico modo (al netto della tecnologia dei singoli trasduttori o le peculiarità operative), vuole dire che questo Trinnov "fa qualcosa" o "toglie qualcosa" alla riproduzione musicale.
Per fare un esempio di qualcosa che è successo proprio ad un recente evento audio nella sala allestita da Videosell con le B&W, DAC e finale Chord ed appunto il Trinnov usando Roon come media player, ed a suffragio di quello che ho scritto sopra, un amico di cui taccio il nome per preservarlo dalla
shit storm che ho idea mi colpirà :sofico:, ha detto: "è la prima volta che ho sentito suonare bene le B&W!" ed è un sintomo che non stessero suonando da B&W (a me personalmente non sono mai piaciute, ma nella musica come in tanti altri settori i gusti personali sono determinanti e quindi evidentemente neppure a lui), perché appunto l'uso del Trinnov ha prodotto un suono corretto, ma "suo", come dicevo sopra e non "più B&W" (nel bene o nel male).
Questa cosa "è colpa" del convertitori o del sistema di correzione acustica ?
Non saprei, ma una prova relativamente facile e neppure troppo costosa (rispetto alle cifre in gioco di queste elettroniche), ma che probabilmente nessuno avrà voglia di fare, sarebbe di prendere i 16 ch in uscita digital (AES/EBU) dell'Altiture 32 ed entrare in un Linx Aurora

con appunto 16 canali in ingresso, configurarlo ed andare direttamente in analogico ai finali. Penso che il DAC in questione sia sopra ogni ragionevole sospetto in termini di qualità complessiva, ed usando il tutto senza uso della Room Correction on board, ascoltare le differenze in termini di riproduzione musicale e farsi un'idea del tutto. Niente ATMOS o cose strane, ma "basta" anche un semplice 5.1 o 7.1 Ch per farsi la propria impressione. Con musica stereo, concerti come quelli nello scorcio del video pubblicato con questo articolo e con film che abbiano una buona dose di musicalità oltre che di separazione dei piani musicali. E li si "sente" se la sezione a bordo è "buona" o meno.
Fatto questo, si attiva la correzione acustica e si ascolta di nuovo se "è successo qualcosa" (ammesso e non concesso che ci siano rimbombi, enfasi o avallamenti nel suono dati dalle problematiche originali della stanza magari trattata male, bisogna scegliere un ambiente già studiato "bene" di base), così si rispondono entrambe le domande che si è posto anche Emidio all'inizio dell'articolo.
Per come la vedo io, non è una questone di misurare o solo di misurare l'elettronica di bordo per definirne la bontà sonica, e parlo da tecnico che da molta importanza all'ingegnerizzazione ed alla realizzazione costruttiva, ma che indubbiamente ha imparato nel tempo anche a "guardare" ed "ascoltare" alla fine, con la sinergia di diverse elettroniche, ed apprezzarne il risultato finale anche e non solo in termini numerici.
Faccio un altro esempio, puramente musicale, per rafforzare la mia tesi.
Ad oggi vediamo sul mercato una pletora di DAC cinesi (alcuni "economici", alcuni meno) che si fanno la guerra sui numeri e sulle misure, usano chip con prestazioni che neppure un pipistrello apprezzerebbe davvero

, frequenze di campionamento o profondità in bit che sono al limite "dell'assurdo" e che sfornando grafici di misura quasi "ideali". Eppure, fanno tutti mediamente schifo e suonano ben distanti dai miei gusti (e per fortuna non solo dai miei), ma se li si misura e basta sono sulla carta due/tre steps avanti ad altre macchine che invece sono generatrici di musica, di emozioni e di sensazioni che riscaldano la sfera emozionale.
Quindi non voglio partire con crociate "ascoltoni" Vs "misuroni" che non mi interessano, ma spero si sia capito che intendo dire che usare un Audo Precison non risponde alle critiche di chi dice che la sezione interna non è "adeguata" al costo ed al blasone del prodotto, ma che probabilmente usare un DAC a valle del pre (come quello suggerito o altri) potrebbe dare una risposta più "centrata" al problema.
Spero che quello che ho esposto sia stato interpretato in termini propositivi come i miei nello scriverlo e che nessuno si senta offeso o attaccato per le scelte che ha fatto, lecite, condivisibli e soprattutto personali; come recitava una mia firma storica qui sul forum "non importa che sia bello o brutto, ma che CI piaccia e CI dia soddisfazione".