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Risultati da 1 a 11 di 11
  1. #1
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    Udine
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    562

    Anche Velodyne crede nell'eq digitale


    Ho appena letto su Suono che Velodyne ha presentato a San Francisco
    il nuovo top dei suoi sub (15.000 dollari)! il "SIGNATURE 1812"

    Leggendo cosa ti trovo?

    Un completo eq digitale a 8 bande, con mic. di calibrazione ecc...

    Credo nell'autorevolezza del marchio Velodyne,
    ero certo del grande aiuto che l'eq digitale possa fornire alle basse frequenze, ed ora lo sono di più.

    Consolante il fatto che detto sistema, chiamato Digital Drive,
    verrà reso disponibile anche su sub più economici, a partire da 2000 dollaroni

    Che stiano fischiando le orecchie a Microfast per una prima soddisfazione?

    ciao

  2. #2
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    Jan 2003
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    al sole del Salento
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    438
    Velodyne utilizza l'eq., anche se per altri scopi, nei suoi sub da diversi anni! Vedi serie HGS e la precedente FSR.

    ciao

  3. #3
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    Jan 2002
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    da88 ha scritto:
    Velodyne utilizza l'eq., anche se per altri scopi, nei suoi sub da diversi anni! Vedi serie HGS e la precedente FSR.

    ciao
    i modelli HGS sono servocontrollati (in retroazione) non proprio equalizzati

  4. #4
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    Jan 2002
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    10.625
    Michele Spinolo ha scritto:
    i modelli HGS sono servocontrollati (in retroazione) non proprio equalizzati
    Giusto Michele,

    La mia umile, modesta ed inesperta opinione:

    E' la strada giusta, ma continuo a pensare che si ottengano migliori risultati a costi piu' modesti usando un bel DSP esterno regolato dalle misurazioni di ETF ( o similari ).

    Se si riesce ad usarlo e ad interpretare le misure come si deve ( e sul forum c'e' parecchia gente molto ma molto piu' qualificata per farlo che non il sottoscritto ), sfido qualsiasi aggeggio automatico attuale ( anche di prezzo proibitivo ) a fare di meglio ( per me fa molto ma molto peggio ).

    Saluti
    Marco

  5. #5
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    Jan 2003
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    al sole del Salento
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    Michele Spinolo ha scritto:
    i modelli HGS sono servocontrollati (in retroazione) non proprio equalizzati
    Lo so, ma mi risulta anche che vi sia un eq. che tira su le bassissime freq. altrimenti irraggiungibili con casse così "piccole".

    ciao

  6. #6
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    Jan 2002
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    da88 ha scritto:
    Lo so, ma mi risulta anche che vi sia un eq. che tira su le bassissime freq. altrimenti irraggiungibili con casse così "piccole".

    ciao
    E' piu' che probabile, come e' ovvio che servano trasduttori molto particolari per ottenere questi risultati.

    Saluti
    Marco

  7. #7
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    267
    Microfast ha scritto:
    E' piu' che probabile, come e' ovvio che servano trasduttori molto particolari per ottenere questi risultati.

    Saluti
    Marco
    L'unica risposta che può avere un trasduttore è data dal volume a disposizione, dai suoi parametri e dalla configurazione adottata. Il resto è equalizzazione pura. Il servocontrollo che nel caso Velodyne è attuato con un accelerometro dalle caratteristiche incredibili di uscita, che controlla dalle variazioni di movimento i parametri che...debordano correggendoli. Rimane il problema dell'ambiente che non va risolto nel dominio della frequenza ma in quello del tempo, molto più raffinato ed aderente alla resa in ambiente. E' un pò come voler attenuare una frequenza con l'eq. per ridurre gli effetti di una risonanza ambientale: difficile ma non impossibile.
    Giampy
    Giampy

  8. #8
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    Jan 2002
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    Giampy ha scritto:
    L'unica risposta che può avere un trasduttore è data dal volume a disposizione, dai suoi parametri e dalla configurazione adottata. Il resto è equalizzazione pura. Il servocontrollo che nel caso Velodyne è attuato con un accelerometro dalle caratteristiche incredibili di uscita, che controlla dalle variazioni di movimento i parametri che...debordano correggendoli. Rimane il problema dell'ambiente che non va risolto nel dominio della frequenza ma in quello del tempo, molto più raffinato ed aderente alla resa in ambiente. E' un pò come voler attenuare una frequenza con l'eq. per ridurre gli effetti di una risonanza ambientale: difficile ma non impossibile.
    Giampy
    Giampiero,

    Pero' correggendo come fa Velodyne e ultimamente altri costruttori che hanno abbracciato questa filosofia ( sub piccoli in cassa chiusa con potenti ampli in classe d ), costringe appunto ad usare potenze notevoli che poi il trasduttore deve sopportare o sbaglio ( almeno cosi' mi sembrava di aver capito ) ?

    Per la correzione non ti so certo spiegare come matematicamente ci sia riuscito, ma da me ( e da un'altra decina di persone che hanno usato ETF ) funziona.

    Bastava uno sweep sinusoidale ( ma era chiarissimo anche ascoltando musica ) per mettersi le mani nei capelli dalla disperazione, siamo usciti da una situazione che sembrava insanabile .........

    Che la correzione in fase per le basse frequenze sia fondamentale l'ho sperimentato lasciando correggere in ampiezza/fase le mie 801 da Denis Sbragion con il suo DRC : risultato incredibile !!!!

    Comunque sia ora ascoltando uno sweep sinusoidale, questo risulta regolare e le altre casse ben amalgamate col sub.

    Non ti sembra un bel risultato ?

    Saluti
    Marco

    Ps. il mio locale ha piu' o meno le tre misure che sono una il multiplo dell'altra ( lunghezza quasi 9 metri, soffitto 2,35 ).

  9. #9
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    Jan 2002
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    Microfast ha scritto:


    Per la correzione non ti so certo spiegare come matematicamente ci sia riuscito, ma da me ( e da un'altra decina di persone che hanno usato ETF ) funziona.

    Velodyne usa un servocontrollo, quindi controlla i suoi woofer in retroazione usando un trasduttore accelerometrico per la misura, la correzione inizia quindi solo quando questi iniziano a comportarsi in maniera non voluta dal costruttore, un controllo in catena chiusa quindi.

    ETF e l'equalizzazione che usiamo noi lavora invece in catena aperta, correggendo a priori e in tutti i casi; anche il criterio con cui questa correzione è attuata è diverso però: i sub velodyne correggono senza tener conto di come sono installati, ossia solo quando l'altoparlante si comporta in maniera non idonea, mentre con ETF si predilige la correzione al punto d'ascolto.

    Penso che quello che volesse dire gianpiero sulle risonanze è che la difficoltà è insita nella durata del segnale eccitante: con gate time diversi le risonanze hanno "pance" diverse, questo si traduce quindi in un'ottimizzazione per una durata dell'eccitazione (gate time) ben definita, mentre per altri gate time il risultato non sarà così buono, ma sicuramente infinitamente migliore della situazione di partenza!

    p.s. semi OT: Marco perchè non ci dici più in dettaglio della tua esperienza con Denis? Avevi scritto qualcosa al riguardo ma non eri sceso nei dettagli, un thread apposito sarebbe davvero interessante.

  10. #10
    Data registrazione
    Jun 2002
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    267
    Microfast ha scritto:
    Giampiero,


    Che la correzione in fase per le basse frequenze sia fondamentale l'ho sperimentato lasciando correggere in ampiezza/fase le mie 801 da Denis Sbragion con il suo DRC : risultato incredibile !!!!

    Comunque sia ora ascoltando uno sweep sinusoidale, questo risulta regolare e le altre casse ben amalgamate col sub.

    Non ti sembra un bel risultato ?

    Saluti
    Marco

    Ps. il mio locale ha piu' o meno le tre misure che sono una il multiplo dell'altra ( lunghezza quasi 9 metri, soffitto 2,35 ).
    Marco, quello che dici è ineccepibile. Volevo solo dire che a livello di DSP è meglio lavorare con parte reale e parte immaginaria, allineando la risposta dell'impulso "in room" con quella ideale prevista dal costruttore. tutto qui. Oltretutto a livello software non dovrebbe essere nè più facile ma nemmeno più difficile. Nel dominio della frequenza gli equalizzatori analogici, se progettati pensando alla musica, sono altrettanto efficaci. Sono morti nel tempo perchè nessuno si è preso la briga di disegnare un buon alimentatore ed una circuitazione intelligente e tutti hanno pensato all'estetica "grafica". Abbiamo realizzato una volta un EQ parametrico a 5 vie con componenti di pregio, stadi di ingresso-uscita a bassissimo rumore ed alimentatore da +/- 1 Ampere: che risultato! L'inserzione era praticamente inavvertibile a livello di rumore e soprattutto di scena. Nel digitale per avere un vantaggio ulteriore o entri direttamente in digitale oppure ti devi affidare a stadi di conversione non banali. Ci vieni al Topo Audio? Ciao!
    Giampy
    Giampy

  11. #11
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    Apr 2003
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    Milano
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    816

    Proprio ieri ascoltando un CD Telarc di Ray Brown in particolare una traccia con un assolo iniziale di contrabbasso ho pensato “Accidenti è incrociato male il sub!!”.
    Mi sono alzato per controllare ...il sub era spento !!
    L’ho acceso ed ho ripetuto l’ascolto, con questi risultati:

    fase sub –180 ° incrocio 43 hz
    le risonanze che prima sentivo si sono ridotte in una buona percentuale ed ovviamente la risposta risulta maggiormente estesa.

    fase un +180° incrocio 43 hz
    zero bassi.

    senza sub
    come dicevo prima è presente un eccesso intorno (ad orecchio il microfono è in viaggio) 100 – 200 hz.


    Quindi ...mi sembra evidente che il sub anche a fase invertita non è perfettamente allineato con i satelliti, che la cosa risulti in una certa misura vantaggiosa è casuale.
    Ivan


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