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Risultati da 1 a 7 di 7

Discussione: L'importanza del clock

  1. #1
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    Mar 2003
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    L'importanza del clock


    Avendo "creato" un impianto basato su apparecchiature di tipo professionale, mi sono messo a girellare su forum specializzati per tecnici del suono e sale di registrazione per cercare di capire quale fosse la configurazione ottimale da "importare" in un'impianto HT high end.
    La mia idea che i formati digitali fossero tutti uguali (spdif, coax, AES, ADAT) si è dissolta, e così ho cercato anche di approfondire cosa fosse questo benedetto (o maledetto) Jitter e quanto influisse sulla qualità della riproduzione.
    A questo proposito mi è sembrato di capire che di fondamentale importanza sia la scelta del clock da adottare e volevo chiedere ai più esperti la loro opinione ed esperienza.
    Ciao e grazie a tutti

  2. #2
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    Mar 2003
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    campobasso
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    6.818
    Stamani ho provato a confrontare le varie configurazioni, ovvero facendo fare il master clock alla scheda audio (lynx AES16), al DAC (Lucid ADA 8824) o al master clock esteno (Lucid GenX192)...ebbene, le differenze sono udibili e con qualità crescente, a parità di convertitore DA finale (Berkeley alpha) nell'ordine indicato, in termini di chiarezza e dettaglio sulle alte e basse frequenze, naturalezza delle voci...
    Quando potrò upgraderò decisamente la sorgente di clock, il sogno è questo


    http://www.antelopeaudio.com/en/products_iso_ocx.html

    ma aabinato a quest'altro!

    http://www.antelopeaudio.com/en/products_iso_10m.html

    Ci vorra' il permesso del CNEN???

    Ciao

  3. #3
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    Dec 2003
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    In termini di jitter è sempre da preferirsi un clock posto in prossimità del DAC piuttosto che una sorgente di clock esterna. Questo perché il clock si deteriora facilmente nelle trasmissione.

    Non credo che sostituendo la tua attuale sorgente del clock tu possa avere dei miglioramenti udibili.

  4. #4
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    Mar 2003
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    Quindi mi consigli di connettere tutte le schede e il DAC direttamente al clock invece di effettuare la cosiddetta "daisy chain" a cascata dal clock verso il DAC e quindi alle schede audio?? (una del player e una del PAC)
    L'esigenza di un clock esterno mi è nata proprio dal fatto che avevo dei popping facendo fare il master al Lucid ADA quando avevo un segnale ADAT in uscita e in entrata (da e verso il PAC) presumibilmente proprio per la non perfetta sincronia tra tutte le devices...

  5. #5
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    Il tuo caso è un po particolare per un utilizzo home, piuttosto frequente invece in un utilizzo pro, dove spesso ci sono molte elettroniche da sincronizzare.

    Teoricamente la soluzione migliore sarebbe utilizzare il DAC come sorgente del clock, con una daisy chain rovesciata verso la sorgente. Mi sembra però che questo non sia possibile con il Berkeley.

    Il fatto è che puoi avere anche il clock più preciso del mondo, ma i vari passaggi lungo la catena degraderanno comunque il segnale.

    Questo per lo meno a livello teorico: l'udibilità del jitter è spesso messa in discussione.

  6. #6
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    Mar 2003
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    Già, infatti ho praticamente uno studio di regstrazione ora!
    Il berkeley necessita comunque di una sorgente esterna di clock, ma anche il DAC Lucid (che ha un ottimo clock interno) mi sembra beneficiare dal master clock esterno...su molti forum tecnici del suono che hanno DAC anche di alto livello (Apogee etc) concordano sul fatto che un clock esterno (sempre di ottimo livello) migliori la resa sonica

    http://www.youtube.com/watch?v=YYQIS...eature=related

    Certo un Ocx+10M costano 5000

  7. #7
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    Dec 2003
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    Leggi qui cosa pensa delle sorgenti esterne del clock Dan Lavry, uno dei più stimati progettisti di DAC (mica il solito assemblatore).

    Sul forum dell'Apogee, alla fine uno dei progettisti ha dovuto ammettere che l'utilizzo di un master clock ha benefici sul jitter solo in casi molto rari e particolari ecc.

    Comunque hai una catena di ottimo livello, difficile tu possa migliorarla in modo significativo.


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