Social Buttons AV Magazine su Facebook AV Magazine su Twitter AV Magazine RSS AV Magazine Newsletter YouTube
Giradischi sotto i 500€: guida all'acquisto
Giradischi sotto i 500€: guida all'acquisto
Con questo articolo vengo in aiuto di chi sta cercando un nuovo giradischi che suoni bene, ma che costi il giusto, senza dover vendere un rene per pagarlo e nello specifico avendo a disposizione un budget di 500 euro.
TV Hisense 2025: ULED, OLED, QLED e LCD da 32 a 116 pollici
TV Hisense 2025: ULED, OLED, QLED e LCD da 32 a 116 pollici
Tutte le novità della gamma 2025: Mini LED, processori AI, Smart TV VIDAA e tagli extra-large fino a 116 pollici con Mini LED RGB
TV QLED veri o finti? Facciamo chiarezza
TV QLED veri o finti? Facciamo chiarezza
L’azienda coreana ha ottenuto la certificazione Real Quantum Dot Display da TÜV Rheinland per i suoi TV QLED, mentre la diatriba sui veri QLED approda nelle aule dei tribunali statunitensi.
Tutti gli articoli Tutte le news

Pagina 1 di 5 12345 UltimaUltima
Risultati da 1 a 15 di 68
  1. #1
    Data registrazione
    Oct 2008
    Messaggi
    355

    SACD/DSD e mercato: ovvero se il 99% sono sordi anch'io devo tapparmi le orecchie


    Il tema di discussione è quello del titolo.
    Metto anche in chiaro le due ipotesi da cui parto:
    1) ormai ho appurato il dato che la maggior parte delle persone non ha l'educazione, la capacità, il senso dell'udito tali da apprezzare un formato teoricamente e tecnologicamente superiore;
    2) tali persone per di piu' (dati alla mano la musica classica vale meno del 2% di dischi venduti) ascoltano musica che non richiede granché ne in termini di dinamica (pochi strumenti) ne in termini di distorsioni (pochi strumenti e per di più amplificati male);

    Ebbene perché mai costoro invece di farsi i fatti loro pretendono di imporre i loro limiti (culturali, auditivi etc) anche a chi questi limiti non li ha?

    Buona discussione,
    Siro.

  2. #2
    Data registrazione
    Jan 2009
    Messaggi
    162
    ma al posto di preoccuparsi dei SACD.... non sarebbe gia tanto avere dei normali CD ma ben fatti? Il SACD non vine compreso a mio parere giustamente.... perchè gia pochi sono i cd veramente fatti come si deve.... Il sacd non è la soluzione

  3. #3
    Data registrazione
    Oct 2008
    Messaggi
    355
    Rieccoci. Esattamente la risposta che conferma il mio disappunto. La loudness war ha colpito principalmente il rock-pop e quindi la cosa non mi interessa piu' che tanto. Il rock-pop me lo ascolto in vinile, ottimamente. La maggior parte dei miei RBCD di classica non ha un problema di vera e propria loudness-war. Sono semplicemente limitati dal formato RBCD. PUNTO.
    Grazie comunque del contributo contrario. (0-1)
    SC

  4. #4
    Data registrazione
    Nov 2005
    Località
    Monteriggioni (SIENA)
    Messaggi
    616
    partendo dal presupposto che dire sacd non vuol necessariamente ed automaticamente significare alta qualita' (a monte c'e' sempre lo zampino della sala d'incisione...), devo purtroppo dire che fortuna commerciale e qualita' spesso e volentieri sono inversamente proporzionali. L'mp3 e' pratico, veloce, ma soprattutto aggratisse e quindi ci si adegua. Oltretutto la produzione musicale degli ultimi tempi non e' che necessiti di grande qualita' (come gia' sottolineato), anche mostri sacri come dylan si sono adeguati al mercato, sfornando uno dietro l'altro due album che piu' commerciale non si puo' (carini eh, per carita').
    Il sacd suona(va) davvero bene, molto meglio rispetto al cd (ma qualche incisione su cd non fa rimpiangere poi molto il sacd), ma come accade per l'alta definizione in campo video, per poterlo apprezzare appieno necessita di impianti costosetti e quindi si e' automaticamente relegato ad un mercato molto di nicchia. Oltretutto il sacd non ha il fascino del vinile, non sara' mai una moda (come sta accadendo per il vinile) e quindi difficilmente vedremo una rinascita in pompa magna di questo supporto che oltretutto e' notevolmente costoso da produrre e quindi poco appetibile per i discografici.
    Aggiungo che il sacd suona molto bene, ma c'era un altro supporto che suonava forse meglio del sacd anche se scomodo da morire: il DAT, per non parlare poi delle vecchie bobine multipista...

  5. #5
    Data registrazione
    Oct 2008
    Messaggi
    355
    D'accordo. In effetti le vecchie bobine quando riversate su DSD/SACD, vedi Living Stereo o vecchi master Mercury di sinfonica e opera anni '60 danno risultati sbalorditivi in termini di qualita' in confronto al RBCD.
    (1-1)
    SC

  6. #6
    Data registrazione
    Mar 2009
    Località
    Salerno
    Messaggi
    485

    -

    Salve,
    non riesco a capire perché solo gli italiani pensano che il SACD non ci sia più, mentre nel resto del mondo li producono e li vendono. Ultimamente sto acquistando molti SACD di classica all'estero e noto che nessuno li vende in Italia e se li vendono costano il doppio anzi il triplo, lo fanno forse per non farli conoscere, tanto gli "italioti" ascoltano l' MP3. Certo che spendere un patrimonio in apparecchi HI-FI e poi ascoltarci l' MP3 è da gonzi. Non dico altro. Siro conosci il detto del lavare l'asino? Bene, a buon intenditore poche parole.
    Saluti.

    Ciro da Salerno.

    http://www.milossaluciano.com/ciro.htm

  7. #7
    Data registrazione
    Nov 2005
    Località
    Monteriggioni (SIENA)
    Messaggi
    616
    pensa quindi ascoltate direttamente con una buona macchina (tipo revox) e non acquisite e rimasterizzate (che tanto sappiamo benissimo esser passate da vari programmini per tagliare fruscii e scricchiolii vari...).
    Io ancora ricordo la qualita' di un dat luxman difettoso che mi passo' tra le mani. ogni tre per due andava in palla e si inchiodava, ma nei pochi minuti di funzionamento corretto era un gran bel sentire...

  8. #8
    Data registrazione
    Nov 2005
    Località
    Monteriggioni (SIENA)
    Messaggi
    616
    @ciroschi
    Purtroppo noi italiani siamo piu' pecoroni del resto del mondo e quando c'hai propinato gigi d'alessio in mp3 siamo tutti felici e contenti...
    Per darti una risposta da solo basta che tu segua un po' l'andamento dell'alta fedelta' (parlo di impianti) in italia e nel resto del mondo...

  9. #9
    Data registrazione
    Oct 2008
    Messaggi
    355
    @ciroschi
    ciò che scrivi è vero, ahinoi. Anch'io, nonostante che a Milano ci siano in effetti almeno 5-6 grossi negozi di dischi con una buona scelta di SACD di classica (diciamo almeno 200 titoli per dare un numero all'incirca), in definitiva per il 90% degli acquisti mi rivolgo ad amazon (soprattutto UK e France, mai nulla di italiano) tramite il sito sa-cd.net dove tra l'altro gli utenti possono anche leggere e scrivere delle utili ed illuminanti recensioni.
    P.S. fuori tema: Conosco il Revox che vedo tuo impianto . Se non ricordo male a 38 cm/s dava delle belle soddisfazioni. Forti anche le cassone! Sul gira, come sai ho gusti diversi .

    Saluti,
    Siro Casolo

  10. #10
    Data registrazione
    Oct 2008
    Messaggi
    355
    @atarix
    troppo vera anche la tua affermazione che vale un po' per tutta l'Europa, forse giusto UK e' un po' meglio. Esemplare la situazione riguardo all'importazione di Hi-End dal Giappone. Nei nostri cataloghi non compaiono, come non esistessero proprio, i gira a trazione diretta Denon e Marantz che stanno al vertice della loro produzione. Stesso discorso per le migliori testine MC che ci tocca importarcele da privati.
    Lo stesso vale anche per i dischi: in Giappone si trovano SACD (inteso come dischi) di classica che qui non arriveranno mai. L'impressione (magari sbagliata, spero) è che loro stessi non diano molto peso al potenziale del nostro mercato. Si autolimitano ad USA+Japan. In compenso siamo invasi dai cinesi.
    Ciao,
    SC

  11. #11
    Data registrazione
    Oct 2007
    Messaggi
    2.347
    Citazione Originariamente scritto da ciroschi
    non riesco a capire perché solo gli italiani pensano che il SACD non ci sia più, mentre nel resto del mondo li producono e li vendono.
    A parte che li vendono sempre meno, non ricordo il link, ma le vendite di SACD hanno toccato il massimo (parliamo comunque di 1-2% del mercato CD) nel 2003, e sono costantemente in calo da allora.

    Ma comunque, se escludi la classica, che di per se è già una minoranza del mercato, il SACD è praticamente morto.

    Tra l'altro, in Europa pensiamo erroneamente che negli USA la situazione sia migliore, ma in realtà è solo perchè c'è Amazon e un paio di negozi che hanno una buona gestione del magazzino esistente, in realtà, negli USA il SACD è andato anche peggio che in Europa.

    Giusto per fare un esempio: i 3 cofanetti della discografia dei Genesis, che sono stati la release SACD forse più importante a livello di mercato potenziale, sono usciti SOLO in Europa! La versione US è un normale CD+DVD Video, perchè negli USA il mercato SACD non è molto considerato.
    VPR: Sony VPL-VW60 - Sintoampli: Denon 4308 - Lettore DVD/Bluray: Oppo BDP-83 - HDDVD: Toshiba HD-XE1 - Speakers: B&W 603+LCR60+602 - SAT: Dreambox 7000 - Multimedia: Dune HD Center - Giradischi: Project RPM 9.1 + Sumiko BP2 - Laserdisc: Sony MDP533 - DAT : Sony DT-57ES

  12. #12
    Data registrazione
    Mar 2009
    Località
    Modena
    Messaggi
    1.179
    Io sono d'accordissimo con flep!!!!
    Poi mi sono sempre chiesto ma come mai per incentivare l'affermazione di un dato supporto non si è mai puntato su un genere musicale più redditizio ,al limite, che la classica che già di per se è un mercato ristrettissimo???
    Io per esempio da grande appassionato di clapton ho ascoltato diversi sacd ma a livello di qualità d'incisione non mi hanno mai impressioanto più di tanto rispeto ad alcune registrazioni cd come gli xrcd di jvc.
    Inoltre sotto molti aspetti ho sempre preferito il dvd-audio al sacd ma ahimè anke a quiesto è toccata una sorte tragica.

  13. #13
    Data registrazione
    Oct 2007
    Messaggi
    2.347
    Citazione Originariamente scritto da Bonny84
    Poi mi sono sempre chiesto ma come mai per incentivare l'affermazione di un dato supporto non si è mai puntato su un genere musicale più redditizio ,al limite, che la classica che già di per se è un mercato ristrettissimo???
    Secondo me, hanno fatto un errore clamoroso nel valutare il target di mercato, dando per scontato che chi è appassionato di alta fedeltà, è automaticamente anche appassionato di classica o jazz, per la maggior parte.

    Poteva essere vero magari un po' di anni fa, ma oggi la quantità di appassionati di hi-fi e ANCHE di musica pop/rock è molto più alta, e lasciare scoperto questo mercato è stato un errore.

    Ovvio che questi non hanno altra scelta che tornare al vinile, visto il catalogo *immenso* esistente, per questi generi.
    VPR: Sony VPL-VW60 - Sintoampli: Denon 4308 - Lettore DVD/Bluray: Oppo BDP-83 - HDDVD: Toshiba HD-XE1 - Speakers: B&W 603+LCR60+602 - SAT: Dreambox 7000 - Multimedia: Dune HD Center - Giradischi: Project RPM 9.1 + Sumiko BP2 - Laserdisc: Sony MDP533 - DAT : Sony DT-57ES

  14. #14
    Data registrazione
    Oct 2008
    Messaggi
    355
    Dunque, seguendo la logica (?) di mercato sostenuta da alcuni dei precedenti interventi visto che la classica copre a malapena il 2% del mercato, allora facciamo sparire del tutto anche la produzione di classica. Certo i Genesis e Clapton... vuoi mettere rispetto a Puccini e Stravinsky
    Comincio a rimpiangere i tempi dell'URSS e della Melodiya.

    Incredibile. Sempre seguendo la logica (?)di mercato precedentemente illustrata il fatto che oggi tutti possono permettersi uno straccio di stereo non implica la diffusione della cultura musicale, ma al contrario la progressiva sparizione della musica colta.

    Siro Casolo.

  15. #15
    Data registrazione
    Oct 2007
    Messaggi
    2.347

    Citazione Originariamente scritto da sc_ita
    Dunque, seguendo la logica (?) di mercato sostenuta da alcuni dei precedenti interventi visto che la classica copre a malapena il 2% del mercato, allora facciamo sparire del tutto anche la produzione di classica.
    Pensi che se il formato CD, per assurdo, avesse fallito, sarebbe durata a lungo la classica in CD ?

    Uno standard industriale ha BISOGNO del mercato di massa per sopravvivere, perchè questo permette l'ammortizzamento dei costi delle linee di produzione, la disponibilità di prodotti per lo sviluppo e la concorrenza tra questi in modo da abbassare i costi, il numero di studi di incisione che adottano i formati, la formazione dei tecnici del suono, etc...

    Se manca il mercato di massa, alla fine lo standard muore, perchè non può reggersi in piedi per troppo tempo solo su una ristretta minoranza di acquirenti.
    VPR: Sony VPL-VW60 - Sintoampli: Denon 4308 - Lettore DVD/Bluray: Oppo BDP-83 - HDDVD: Toshiba HD-XE1 - Speakers: B&W 603+LCR60+602 - SAT: Dreambox 7000 - Multimedia: Dune HD Center - Giradischi: Project RPM 9.1 + Sumiko BP2 - Laserdisc: Sony MDP533 - DAT : Sony DT-57ES


Pagina 1 di 5 12345 UltimaUltima

Permessi di scrittura

  • Tu NON puoi inviare nuove discussioni
  • Tu NON puoi inviare risposte
  • Tu NON puoi inviare allegati
  • Tu NON puoi modificare i tuoi messaggi
  •