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Risultati da 1 a 2 di 2
  1. #1
    Data registrazione
    Jul 2014
    Messaggi
    28

    Emissione di luce Led e danni alla salute


    Ciao,

    ho notato che nessuno ne discute, eppure oggi l'illuminazione mediante Led è presente praticamente su ogni dispositivo.
    Vari studi hanno rilevato che i led emanano un picco di luce nella lunghezza d'onda del blu.
    Questo può causare danni alla vista ed influenzare anche il ritmo del sonno.
    Ho letto che comunque i costruttori sono riusciti a contenere questo problema sul singolo led, ma con un array la somma porta a sorpassare i limiti non nocivi.
    Potrei aver mal interpretato quindi vi propongo uno dei molteplici siti che tratta l'argomento.

    http://www.progettazioneottica.it/il...u-dei-led/1382

    Forse sono particolarmente sensibile a tale luce, ad esempio non tollero quella emesse dalla attuali torcie e se vengono puntate negli occhi ho immediatamente una senzazione di dolore.
    Lo stesso vale per i fari delle auto allo Xeno.

    Trovo anche fastidiose le Tv nei centri commerciali, ma forse perche sono tutte settate con contrasti altissimi.
    Però devo ammettere che ho sempre notato che hanno tutte una luce estremamente bianca/azzurra.

    Non intendo allarmare nessuno, però è meglio sempre essere al corrente.
    Attendo vostre esperienze.

  2. #2
    Data registrazione
    Oct 2006
    Località
    Purlilium
    Messaggi
    3.670

    La faccenda posta in questi termini è IMHO ampiamente sopravvalutata.
    Faccio presente che per lavoro mi occupo di lighting design.
    Motivi che riguardano strettamente il display retroilluminato
    1) La retroilluminazione LED avrà anche una predominanza spettrale nel blu (supponiamo che la temperatura nativa sia a 10.000 °K )… ma quando poi si seleziona nel display un profilo come “caldo” la temperatura cromatica scende a meno di 7000 °K e questo vale per i display retroilluminati a LED, per quelli CCFL per i VPR con lampada a scarica… persino per i CRT.
    2) I valori di luminanza dello schermo possono essere regolati dall’ utente finale. Valori corretti non fanno sanguinare gli occhi e non generano affaticamento visivo di alcun tipo.
    Motivi che derivano dalla pratica illuminotecnica.
    1) L’ illuminazione del sole è n volte più nociva di quella delle lampade artificiali in quanto presenta grandi quantità di UV di vario tipo anche di inverno e con il cielo coperto … eppure vedo tanta gente in giro senza occhiali da sole, il sole di picco produce oltre 100.000 lux con una temperatura cromatica di °K 6.500, la differenza con le fonti artificiali è talmente marcata che nei negozi di abbigliamento nelle vetrine esposte senza riparo e dietro uno spesso vetro (che è un filtro UV) … se i vestriti in vetrina non vengono periodicamente (meno di due settimane) sostituiti, sono soggetti a sbiadimenti pesanti.

    2) Le fonti luminose artificiali in cui lavoriamo e conviviamo producono comunque raggi UV; le lampade fluorescenti funzionano producendo UV che vengono convertiti dal rivestimento perimetrale interno. Ovviamente la procedura non abbatte totalmente la produzione di UV (ci sono anche gli UV-C.. tanto che le lampade germicide utilizzate per sterilizzare sono tubi fluorescenti senza la spolveratura).
    Le lampade a scarica (Alogenuri metallici ) presenti nei negozi hanno la necessità di disporre di un rivestimento anti UV (che ovviamente non filtra tutto) oltre che di un vetro di protezione … anche se hanno temperature cromatiche intorno ai °K 3.000 (tono caldo).
    Le lampade ad incandescenza alogene che hanno sostituito le lampade ad incandescenza spesso demonizzate per la produzione di UV … lo fanno in modo estremamente modesto rispetto alle altre tecnologie sopra menzionate.

    Le indicazioni riguardo la alterazione del ciclo del sonno sono invece un argomento che nulla ha a che vedere con i problemi della cataratta.
    Si tratterebbe della presunta alterazione dei ritmi circadiani (sonno veglia) dovuta all’ utilizzo di luce artificiale.
    L’ argomento è stato ampiamente studiato già prima che ci fosse la diffusione delle lampadine LED (questo dovrebbe suggerire che i problemi c’ erano anche prima ).
    Per semplificarlo al massimo si può indicare come segue.
    I ritmi sonno/veglia vengono influenzati dal livello di illuminamento e del tono di luce associato.
    Toni di luce più freddi associati a valori di illuminamento molto alti stimolano (anche a livello ormonale) il livello di attenzione. Per questo motivo le zone di lavoro normalmente hanno toni di luce bianca associati a valori di illuminamento più alti (almeno così dovrebbe essere se venissero rispettate le tabelle di legge), le zone deputate a sala di attesa … invece hanno valori di illuminamento più bassi e toni più caldi.

    Gli interni delle abitazioni (salvo specifiche eccezioni) andrebbero illuminati con valori molto più bassi e tono della luce non superiore ai °K 3.000.
    L’ associazione fra tono di luce e valore di illuminamento venne studiato da un certo Kruithov negli anni ’40 del secolo scorso, chi si occupa di illuminotecnica o che semplicemente consigli al’ acquisto di un tipo di lampadina piuttosto che di un altro … dovrebbe consultarne il diagramma e rispettarlo.
    LINK
    Su queste basi IMHO la fonte luce LED sia per la retroilluminazione dei pannelli come per la illuminazione di posti di lavoro e domestici non va demonizzata ne glorificata è una ottima fonte abbastanza versatile.
    Buona parte dei pregiudizi che sono associati a questa fonte derivano dalla qualità dei primi prodotti che avevano prestazioni assolutamente insufficienti rispetto alle aspettative mal accompagnate da una certa prediposizione alla sovralimentazione e sottodissipazione di qualche produttore.


    Saluti
    Ultima modifica di revenge72; 06-10-2014 alle 09:18
    ...ovviamente i cavi vengono indovinati solo se si sa bene prima cosa si sta ascoltando, guai a chiedere di fare un ascolto ignorando questo piccolo particolare. Nordata 02-09-2020


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