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Discussione: HI-FI tra virgolette!

  1. #1
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    May 2002
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    1.721

    HI-FI tra virgolette!


    Una settimana fa circa, discutendo di impressioni dal TAV, in uno dei tantissimi OT della discussione veniva fuori

    l'hi-fi tra virgolette,


    il quale secondo alcuni oltre a non esistere non è utile, ma esiste soltanto il my-fi... secondo altri invece le cose stanno diversamente.

    Il 3d, un po' lunghetto, ma in esso vi sono molti spunti interessanti di discussione.

    http://www.avmagazine.it/forum/showt...=&pagenumber=6


    Voi come la pensate?


    Ciao

    Rino

    P.s. NESSUN SONDAGGIO!

  2. #2
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    Io credo che si possa definire con certezza un impianto che suona male.
    Quanto poi un impianto suoni bene, invece lo ritengo inevitabilmente legato ai gusti di una persona.

    Per quanto riguarda la fedeltà del suono, ritengo l'approssimazione all'evento reale solo una cosa a cui tendere ma senza crederci più di tanto: infatti il suono è deciso in maniera drammatica, prima ancora che dall'impianto che lo riproduce, dalle scelte della sala di registrazione, dell'ingegnere del suono, delle tecniche microfoniche, ecc. ecc.
    Quindi vado spesso ad ascoltare concerti dal vivo (jazz, semiacustico) e cerco di ritrovare a casa emozioni simili...
    Ma l'alta fedeltà è solo un concetto, non una verità, almeno per me

    P.S. di questo concetto amo alcune "interpretazioni" di alcuni costruttori...

  3. #3
    Data registrazione
    Jun 2004
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    12.721
    maurocip ha scritto:
    Io credo che si possa definire con certezza un impianto che suona male.
    Quanto poi un impianto suoni bene, invece lo ritengo inevitabilmente legato ai gusti di una persona.

    Per quanto riguarda la fedeltà del suono, ritengo l'approssimazione all'evento reale solo una cosa a cui tendere ma senza crederci più di tanto: infatti il suono è deciso in maniera drammatica, prima ancora che dall'impianto che lo riproduce, dalle scelte della sala di registrazione, dell'ingegnere del suono, delle tecniche microfoniche, ecc. ecc.
    Quindi vado spesso ad ascoltare concerti dal vivo (jazz, semiacustico) e cerco di ritrovare a casa emozioni simili...
    Ma l'alta fedeltà è solo un concetto, non una verità, almeno per me

    P.S. di questo concetto amo alcune "interpretazioni" di alcuni costruttori...
    Sono in parte d'accordo... con alcune diversita' nella seconda parte
    1) L'evento reale NON necessariamente si riferisce ad un evento live.
    2) Io non entro in merito dei gusti/capacita'/scelte dell'ing. del suono che ha missato il prodotto, questo e' un discorso a parte.
    Per me, questa e' la sorgente a livello concettuale.
    Quindi, un impianto e' tanto piu' fedele quanto riesce ovunque a riprodurre l'evento cosi' come e' nato in studio ( come l'ha registrato su supporto l'ingegnere... per capirci ), senza che l'impianto stesso, ci metta del suo, che se da un lato potrebbe, in certi casi e secondo certi gusti, anche essere gradevole, tuttavia si discosta dalla linearita' della sorgente.

    Questo per dire che a me non interessa se l'evento e' registrato bene o e' registrato male..... l'importante e' che l'impianto lo riproduca cosi' come e' stato registrato

    IMHO, il discorso dell'evento dal vivo porta un po' fuori strada, in quanto gia' in fase di registrazione e' difficile riprendere l'evento in modo credibile ......e cmq.... il gap tra vivo e registrato, gia' si crea in questa fase.

  4. #4
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    Jul 2002
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    se un impianto suona male lo si puo' dire con certezza, come si puo' dire se un impianto suona bene, e quanto suona bene, il problema e' che in questo settore, ogni volta che qualcuno dice la sua, trova subito il tuttologo di turno che dice il contrario
    Ciao
    Giovanni

    Mast a uocchio mast a capuocchio

  5. #5
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    Jun 2004
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    Gianni Wurzburger ha scritto:
    se un impianto suona male lo si puo' dire con certezza, come si puo' dire se un impianto suona bene, e quanto suona bene, il problema e' che in questo settore, ogni volta che qualcuno dice la sua, trova subito il tuttologo di turno che dice il contrario
    Evviva Dio ! :o
    Siamo qui per discuterne, o solo per prendere per buone le dichiarazioni altrui ???
    Se un impianto suona male, e' perche' risulta evidente che si discosta da quella che e' la Ns conoscenza del "bene"... e anche qui, la cosa deve essere molto evidente, altrimenti non tutti si accorgono di quello che per te e' "male"

    Per quanto, invece riguarda il "bene" e "quanto bene", IMHO, quello che fa testo e' il rilievo strumentale a garanzia di riproduzione piatta della sorgente
    Tanto piu' riesce ad essere lineare, tanto piu' e' fedele rispetto a quando inciso sul supporto da riprodurre.
    Ultima modifica di Highlander; 02-10-2005 alle 23:59

  6. #6
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    Non te la prendere, ma mi confermi che si puo' parlare solo di My fi e non di hi fi .
    L'hi fi e' veramente per pochi .
    Potrei sparare a zero facendo nomi e cognomi, ma ti assicuro, che anche tra gli addetti ai lavori, l'hi fi senza virgolette e' un miraggio
    Highlander ha scritto:

    Tanto piu' riesce ad essere lineare, tanto piu' e' fedele rispetto a quando inciso sul supporto da riprodurre.
    Ma a che ti riferisci all'impianto, ad una singola sorgente a un ampli?
    sii piu' chiaro please
    Ciao
    Giovanni

    Mast a uocchio mast a capuocchio

  7. #7
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    Gianni Wurzburger ha scritto:
    se un impianto suona male lo si puo' dire con certezza, come si puo' dire se un impianto suona bene, e quanto suona bene, il problema e' che in questo settore, ogni volta che qualcuno dice la sua, trova subito il tuttologo di turno che dice il contrario
    Vero,
    ma scommetto che se ti capita di sentire un bel tammarro-fi con la gamma 200-300 Hz a +6dB distorsiione sotto e sopra ti viene un attacco di tuttologite anche a te

    Come dice il proverbio
    Non e' bello cio' che e' bello ma ... che belo, che bello, che bello il my-fy

    ciao,
    Stefano
    Ultima modifica di vernavideo; 03-10-2005 alle 11:03

    Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione

  8. #8
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    Gianni Wurzburger ha scritto:
    se un impianto suona male lo si puo' dire con certezza, come si puo' dire se un impianto suona bene, e quanto suona bene, il problema e' che in questo settore, ogni volta che qualcuno dice la sua, trova subito il tuttologo di turno che dice il contrario
    Mi sembra semplicistico (o provocatorio... ma tu non sei un moderatore? ) fare una affermazione del genere.
    Alle mie orecchie suona ( ) come se tu sapessi per certo quale è IL bel suono....
    I tuttologi ci sono ovunque, ma ciò non toglie che l'approccio alla riproduzione non è unico e assoluto per tutti.
    Francamente ho sentito molti impianti che non mi piacciono e molti meno che mi piacciono, ma non per questo penso di poter affermare QUANTO suoni bene uno in particolare....

  9. #9
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    Affermiamo che esiste solo il my-fi... cosa che di per se fa cadere la definizione di impianto di un "certo livello". Ma di fronte a due impianti nelle medesime condizioni di riproduzione a cosa dovrebbe riferirsi il nostro metodo di valutazione?
    Alle sensazioni, all'esperienza, al gusto... o possibile che in questa scienza, chiamata acustica, non vi sia un parametro misurabile e pertanto valutabile per tale.
    Affermiamo che quindi l'ingegneria del suono è una pratica mistificabile dall'esoterismo che trapela nei nomi e nei cognomi di tutto ciò di cui è costituito l'hi-fi.
    Io non credo proprio.


    Nel my-fi è meglio riferirsi a quello che più ci piace o a quello che è più aderente alla realtà?

    Ciao

    Rino

  10. #10
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    Credo di essermi spiegato male.
    Penso che l'ingegneria del suono sia essenziale (in fondo parliamo di acustica, non di magia).
    Penso che le misurazioni di tutte le componente dell'impianto siano essenziali.
    I guru, l'esoterismo e quant'altro li lascio ad altri campi, poco scientifici (e poco credibili)
    Penso che un impianto che suoni male sia abbastanza di facile individuazione.

    Tuttavia ritengo che il concetto di Fedeltà sia un concetto improprio, poichè per essere tale dovrebbe essere comparato con l'evento che è riprodotto, ma la parte iniziale (il supporto) non è dato sapere come sia stato registrato (è un dato esogeno).
    Quindi, trascurando il concetto di fedeltà, rimane comunque "viva" la componente "culturale" dei progettisti e del fruitore.
    Di qui il fatto che due impianti possano essere una valida interpretazione pur suonando in modo differente

  11. #11
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    maurocip ha scritto:
    Mi sembra semplicistico (o provocatorio... ma tu non sei un moderatore? ) fare una affermazione del genere.
    Alle mie orecchie suona ( ) come se tu sapessi per certo quale è IL bel suono....
    I tuttologi ci sono ovunque, ma ciò non toglie che l'approccio alla riproduzione non è unico e assoluto per tutti.
    Francamente ho sentito molti impianti che non mi piacciono e molti meno che mi piacciono, ma non per questo penso di poter affermare QUANTO suoni bene uno in particolare....
    Diciamo che suonando il pianoforte da 30 anni, ed essendo diplomato al conservatorio, un'idea del suono degli strumenti me la sono fatta.
    Facendo il giudice d'ascolto NCA, e avendo giudicato qualche migliaio d'impianti, mi sono fatto anche un'idea di come viene considerata l'hi fi .
    Il concetto principale e' che esiste troppa ignoranza, e a volte, anzi troppo spesso, non e' bello nemmeno cio' che piace, ma quello che costa di piu'
    Inotre, per giudicare un impianto bisognerebbe sapere anche soa e' stato inciso sul disco, e come.
    Ciao
    Giovanni

    Mast a uocchio mast a capuocchio

  12. #12
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    maurocip ha scritto:
    Tuttavia ritengo che il concetto di Fedeltà sia un concetto improprio, poichè per essere tale dovrebbe essere comparato con l'evento che è riprodotto, ma la parte iniziale (il supporto) non è dato sapere come sia stato registrato (è un dato esogeno).
    La fedeltà di un impianto dovrebbe essere la capacità di riprodurre esattamente quello che è inciso sul supporto, indipendentemente da "come" questo è inciso.
    Per una valutazione della fedeltà di un impianto ritengo necessario l'uso di strumenti con cui poter misurare quanto viene riprodotto, conoscendo esattamente quanto è introdotto.
    Questo forse è più facilmente evindenziabile, e anche misurabile, nel video, dove possiamo facilmente generare un colore che sicuramente è quello e rilevarlo con un colorimetro, che ci dice quanto si discosta dall'originale, e soprattutto possiamo agire su delle tarature per correggerlo, cosa non sempre possibile in un impianto audio (forse anche quasi mai).
    Poi tra diverse catene audio, tutte "imperfette" ognuno esprime un giudizio personale su quale suona meglio (secondo lui), dato per certo che utilizza per la prova una incisione che ben conosce e che ha già ascoltato su diversi impianti.
    Poi intervengono altri fattori su colorazioni del suono volutamente accentuate e cercate dal progettista di un impianto per ottenere il suono che a lui, ed ai suo clienti , piace di più.
    Ciao
    Alberto

  13. #13
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    Gianni Wurzburger ha scritto:
    Diciamo che suonando il pianoforte da 30 anni, ed essendo diplomato al conservatorio, un'idea del suono degli strumenti me la sono fatta.
    Facendo il giudice d'ascolto NCA, e avendo giudicato qualche migliaio d'impianti, mi sono fatto anche un'idea di come viene considerata l'hi fi .
    Il concetto principale e' che esiste troppa ignoranza, e a volte, anzi troppo spesso, non e' bello nemmeno cio' che piace, ma quello che costa di piu'
    Inotre, per giudicare un impianto bisognerebbe sapere anche soa e' stato inciso sul disco, e come.
    Quindi in fondo concordiamo al 100%...
    Tu hai esperienza di come suonano gli strumenti.
    Tu hai esperienza di come suonano gli impianti
    Tu non sai a priori come è stato inciso un disco.

    Quindi e la tua "cultura" che ti permette di dare giudizi.
    Quindi la fedeltà non è la certezza di corrispondenza rispetto all'evento sonoro registrato (che appunto non conosci) ma quella mediata dal tuo intelletto (oltre che udito, naturalmente ).

    Se è così siamo perfettamente in sintonia.

  14. #14
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    wolf041 ha scritto:
    La fedeltà di un impianto dovrebbe essere la capacità di riprodurre esattamente quello che è inciso sul supporto, indipendentemente da "come" questo è inciso.
    Per una valutazione della fedeltà di un impianto ritengo necessario l'uso di strumenti con cui poter misurare quanto viene riprodotto, conoscendo esattamente quanto è introdotto.
    Questo forse è più facilmente evindenziabile, e anche misurabile, nel video, dove possiamo facilmente generare un colore che sicuramente è quello e rilevarlo con un colorimetro, che ci dice quanto si discosta dall'originale, e soprattutto possiamo agire su delle tarature per correggerlo, cosa non sempre possibile in un impianto audio (forse anche quasi mai).
    Poi tra diverse catene audio, tutte "imperfette" ognuno esprime un giudizio personale su quale suona meglio (secondo lui), dato per certo che utilizza per la prova una incisione che ben conosce e che ha già ascoltato su diversi impianti.
    Poi intervengono altri fattori su colorazioni del suono volutamente accentuate e cercate dal progettista di un impianto per ottenere il suono che a lui, ed ai suo clienti , piace di più.
    Quella che definisci fedeltà per me è linearità di funzionamento.
    L'alta fedeltà (o presunta tale) vorrebbe la massima fedeltà rispetto all'evento reale, che tu non conosci.
    Quindi, fermo restando che tutto quello che dici è corretto, fondamentalmente si basa sulla interpretazione della parola Fedeltà.




    Mììììììììì che discorso pesante!!!!
    vabbè, lasciamo perdere interpretazioni epistemologiche e torniamo ad ascoltare un po' di musica

  15. #15
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    Gianni Wurzburger ha scritto:


    [CUT]

    Il concetto principale e' che esiste troppa ignoranza, e a volte, anzi troppo spesso, non e' bello nemmeno cio' che piace, ma quello che costa di piu'
    Inotre, per giudicare un impianto bisognerebbe sapere anche soa e' stato inciso sul disco, e come.
    Mamma mia Gianni, io per aver affermato che secondo me denotiamo una certa mancanza di cultura del bun ascolto e della buona visione... si è scatenato un putiferio!
    A te ti lapideranno; Noooo, tu oltre allo status di "appassionato" hai anche quello di Moderatore per cui non ti diranno che sei presuntoso ed insolente...

    Il punto è proprio questo, l'ignoranza, benchè la passione, è molto diffusa...

    Ciao

    Rino


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