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Risultati da 16 a 20 di 20
Discussione: David di Donatello a "il caimano"
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27-04-2006, 23:20 #16
Originariamente scritto da mario
Visto che solitamente quando decidi di vedere o comprare qualcosa lo fai in base ad esperienze già vissute ........ e, visto che quel che in genere Moretti produce non è dei più entusiasmanti, non vedo perchè sulla base delle proprie esperienze uno non possa decidere di NON guardare un suo film, cosa che succede anche con altri registi e se, come spesso accade, ci si autoconvince di non partire prevenuti e si finisce ad andare a vederlo lo stesso , le considerazioni finali difficilmente si discostano da ciò che si era immaginato, forza dell'auto convincimento.
Fattore questo che può essere valido per più punti di vista ....
ciaoGiancarlo
qualunque cosa facciate nella vita, circondatevi di persone intelligenti che vi contestano.
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28-04-2006, 00:00 #17
Junior Member
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Originariamente scritto da andrea aghemo
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Per dare un piccolo contributo alla discussione sul cinema italiano in generale, concordo abbastanza sul fatto che troppo spesso siamo vittime di un provincialismo inadeguato, di tematiche stucchevoli, di trattatelli da pseudorisveglio social-politico. Ma anche qui, l'importante è non generalizzare: ogni tanto spuntano delle "chicche" che meriterebbero ben altri palcoscenici, e che a volte li hanno pure conquistati.
Ricorderei, in ordine sparso negli ultimi 2-3 anni, "Io non ho paura" di Salvatores, "Non ti muovere" di e con lo stesso Castellitto, "L'imbalsamatore" di Matteo Garrone, "Respiro" di Crialese (strepitosa Valeria Golino!), "La seconda notte di nozze" di Pupi Avati, "Private" di Costanzo (che se lo avessero ammesso agli Ac.Aw. si sarebbe portato via l'Oscar...), fino al sublime "Le conseguenze dell'amore" di Sorrentino, con un Toni Servillo veramente superbo.
Non tutto il cinema italiano è F.lli Muccino&C. (anche se il business si regge proprio sugli incassi dei vari Pieraccioni-Vanzina-AldoG&G., per sopravvivere...).
D'altronde, non so, nello stesso lasso di tempo, quanti capolavori tedeschi, o inglesi, francesi, portoghesi, perfino spagnoli, si possano annoverare, da far "scomparire" così il nostro cinema...
Purtroppo la "visibilità" a livello mondiale dipende troppo dalle politiche di distribuzione e dal battage pubblicitario, piuttosto che dal valore intrinseco delle opere: forse che il pur ottimo "La vita è bella" avrebbe fatto quello che ha fatto, se Benigni non se lo fosse promosso in quel modo? e viceversa, se "Nirvana", invece che da Salvatores in crisi di identità, fosse stato fatto da Spielberg o da Scott, non sarebbe forse diventato un cult planetario?
Buone visioni a tutti, e cogliete dove c'è da cogliere!
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28-04-2006, 08:22 #18
Originariamente scritto da benegi
Ciao
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28-04-2006, 08:40 #19
Originariamente scritto da mario
Errrare umano è .......................
ciaoGiancarlo
qualunque cosa facciate nella vita, circondatevi di persone intelligenti che vi contestano.
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28-04-2006, 20:55 #20
Originariamente scritto da sideraki
Per tutto il resto, direi che abbiamo un punto di vista pressochè coincidente; in virtù di questa sensazione correrò a vedermi un paio dei titoli da te citati, che mi mancano, ed aggiungerei quella deliziosa fiaba che è "la leggenda del pianista sull'oceano" (ne ho regalato copia in DVD ad almeno una quindicina di amici americani, e tutti sono rimasti di stucco per film e colonna sonora, altro che Benigni).
Ciao,
Andrea...Una scrivania pulita ed ordinata e` il primo sintomo di una mente malata...