Di solito nella fotografia sportiva si usano ottiche tele fisse molto luminose e si espone in automatico con priorità ai tempi. Ma il tempo che hai indicato, di 1/2000, mi sembra esagerato. In questo modo "congeli" qualunque cosa togliendo dinamismo all'immagine e dato che si tratta di azioni sportive è importante mantenerlo.
L'uso del monopiede può essere una buona soluzione, anche se ti limita un po' nelle inquadrature, che per forza dovranno essere tutte alla stessa altezza, mentre, a volte alcune inquadrature dal basso sono molto più suggestive perché contestualizzano meglio l'azione.
Potresti anche provare con un piccolo treppiede da tavolo con testa a sfera, quelli alti 20/30 cm, che all'occorrenza puoi sistemare a terra, sdraiandoti, o tenere appoggiato a spalla, cioè fra la clavicola ed il petto, nelle altre situazioni.
In questo modo guadagni una maggiore fermezza della mano durante lo scatto ma mantieni la libertà e velocità di movimento.
Comunque, una regola per impostare il tempo limitando i rischi di micromossi o mossi è quella di impostare un tempo che non sia più lungo della lunghezza focale dell'ottica.
In pratica, il tuo zoom ha una focale massima di 320 mm equivalente, quindi un tempo sicuro dovrà essere come minimo di 1/300 o per stare sicuri di 1/500. Questo indipendentemente dalla sensibilità impostata.
Ma come ho scritto sopra, nella fotografia il movimento dà dinamicità. Un pallone fermo in aria non dice niente, un pallone con una scia stà correndo verso il goal.
Quindi la scelta del tempo dipende anche dal tipo di foto che vuoi fare ed anche un tempo maggiore di quello "sicuro" può dare risultati piacevoli.
C'è anche la tecnica del panning, cioè di inseguimento del soggetto. Inquadri il soggetto e lo segui cercando di manterlo nello stesso punto del mirino fino allo scatto, che in questo caso dovrà avere un tempo relativamente alto. Ci vuole un po' di esercizio per prenderci la mano.

È una tecnica molto usata per le corse ed ovviamente per movimenti orizzontali. Se ti metti dietro alla porta non ti serve a nulla.
Un'altra regola utile in queste situazioni, dove anche un motore USM può non essere sufficientemente veloce, è quello della distanza iperfocale.
L'iperfocale è quella distanza che permette di avere la massima profondità di campo, cioè di messa a fuoco.
Varia a seconda della lunghezza focale dell'obiettivo, del diaframma e dei circoli di confusione (ne ho parlato molte volte sul forum, fai una ricerca con cerchi o circoli) ed indica la distanza da impostare per avere un fuoco che va da metà delle iperfocale stessa fino all'infinito.
La iperfocale può essere calcolata con delle formule, la più semplice è Focale/diaframma= risultati da considerare in mt. Ma non è la più esatta, in in rete trovi anche dei calcolatori più precisi che considerano anche i circoli di confusione (ne ho scritto diverse volte nel forum, cerca con cerchi o circoli).
Questi mi sembrano buoni:
http://www.photorevolt.com/modulo.hyperfocalchart.html
http://www.dofmaster.com/dofjs.html
Ma su quasi tutti gli obiettivi c'è una scala che indica proprio la distanza iperfocale in base all'apertura.

in questo esempio vedi la barra rossa centrale, che indica la distanza di messa fuoco, e le tacche laterali che indicano la profondità di campo per ogni diaframma.
Se invece di impostare la distanza dal soggetto, metti il simbolo di infinito in corrispondenza del diaframma impostato sulla scala di sinistra a destra avrai la distanza minima di messa a fuoco. Tutto quello che c'è nel mezzo sarà a fuoco.
A occhio e croce con un 200mm ad f16 dovresti poter poter impostare il fuoco sui 20 mt ottendo una profondità di campo da 10mt all'infinito. Ovviamente se usi una focale più corta l'iperfocale si avvicina in proporzione.
Questa tecnica è utile per guadagnare velocità nello scatto. Togli l'autofocus ed imposti l'iperfocale, dopo di ché devi solo scattare.
Ovviamente unendo il tempo minimo sicuro e l'uso della iperfocale ti trovi per forza di cosa a dover esporre in manuale, quindi la diversa impostazione della sensibilità ti serve per controllare l'esposizione.
Se tutto il campo fosse illuminato uniformemente non hai grossi problemi, fai qualche prova prima della partita e poi lasci tutto fisso (al limite correggi i RAW dopo).
Se invece ci fossero gradinate, palazzi, alberi o altro che creano ombre e forti contrasti, allora è meglio affidarsi a qualche automatismo.
Ciao.
Mitsubishi HC-5000, Toshiba HD-XE1; Samnsung BD-P2500; MacMini; Onkyo TX-NR905; diffusori autocostruiti.
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