La ruota SCR
Microfast ha scritto:
E la ruota a colore "spiralata", perche' e' stata abbandonata, che fine ha fatto ?
Saluti
Marco
è stato un esperimento della TI per utilizzare un sistema "a recupero" della luce spuria (non utilizzata nella creazione dell'immagine) e comunque "persa".
Purtoppo solo poche case (una se non sbaglio, non molto distante da noi
) hanno perseguito questa strada (che cmq NON risolveva il problema dell'arcobaleno a chi lo percepisce), e quindi per la TI non è stato più conveniente investire risorse nel perfezionare l'hardware e gli algoritmi di controllo per la stessa.
In pratica il sistema, per funzionare, aveva troppi vincoli.
Il primo meccanico : l'arco della lampada doveva essere perfettamente ortogonale alle lenti di proiezione e tramite una (il "condensatore di luce") creare uno spot "perfetto" per dimensione e posizione. Immagina che chi costruisce le lampade doveva avere tolleranze di lavorazione zero ... impossibile!
Il secondo SW : la CW sequence era molto più complessa confrontata con una per CW "tradizionale" a spicchi, e non era per nulla semplice metterla a punto e perfezionarla (cosa cmq fattibile perseguendo nella R&D )
l terzo HW : anche il DMD (ed il suo integrato di contollo) erano speciali, perchè gli specchietti si muovevano con un andamento "ad onda" creando diverse porzioni di immagine (anche conseguenti) nella superficie riflettente , in base alla posizione del light spot sulla "spirale colorata" della CW.
I prototipi (anche decisamente avanzati) funzionavano alla grande, e probabilmente, almeno nel settore professionale, sarebbe stata una strada percorsa da molte altre case.
Sarebbe , appunto.
Il nostro prode Emidio (allora, mi assumi o no??
) aveva anche promesso la recensione di un Engine nel numero di settembre 2003 di DVHT ... ma io non ho visto nulla. Che mi "sia perso" in edicola?
Mandi!
Alberto
"... se sei generale di un esercito di scimmie puoi solo ambire a raddrizzare le banane col cul@ ... niente di più" (auto cit.)