Call of Duty - Advanced Warfare
Anno 2054: siete pronti a combattere contro i terroristi del KVA? Recensione della versione PS4 del nuovo sparatutto 3D. Distribuzione ACTIVISION
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Seoul, nel corso della battaglia per respingere i coreani del nord il marine Jack Mitchell perde un braccio ma soprattutto il suo migliore amico e compagno d'armi Will, figlio del magnate dell'industria bellica Jonathan Irons (K Spacey), capo di Atlas, la più imponente organizzazione militare privata al mondo che lo convince a unirsi a lui.
Con un braccio bionico e un adeguato addestramento Jack entra a far parte dell'elite di Atlas, chiamato ad affrontare i sanguinari terroristi del KVA che mirano ad annientare le democrazie nel mondo, sino al momento in cui l'eroico soldato non scoprirà chi è il vero nemico da combattere.
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Dopo così tanti anni, il primo Call Of Duty risale al 2003, cambi di team di creativi e trame belliche tra passato e futuro concepire qualcosa di veramente nuovo per questo sparatutto 3D in prima persona deve essersi rivelato impresa ardua, con una trama lineare che probabilmente non sorprenderà i veterani del franchise, game che rimane tra le più attese e blasonate teste di ponte per PS4 e Xbox One.
Un'avventura che pare avere pescato a piene mani nell'immaginario collettivo del cinema di genere, come i mortali droni volanti che quando sono in sciame ricordano i robot- seppia di Matrix, i velivoli con la doppia elica orizzontale adibiti al trasporto tattico che assomigliano a quelli di “Avatar”, l'esoscheletro delle truppe di terra che pare nato da una costola di “Edge Of Tomorrow” il quale consente, novità, di compiere singoli e doppi balzi per raggiungere velocemente punti remoti o rallentare cadute nel vuoto, senza contare l'inflazionato 'bullet time', geniale invenzione di game d'altri tempi come il primo (cult) Max Payne del 2001 per dilatare il tempo, rallentare i movimenti dei nemici rendendoli bersagli più facili (un frangente in cui tutto è rallentato, anche la ricarica della propria arma).
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Single Player
Un'avventura bellica che dimostra quanto si sia fatto tesoro degli elementi del passato rendendo l'azione particolarmente adrenalinica e coinvolgente, mentre il gamer nei panni di Jack Mitchell è chiamato a partecipare a micidiali operazioni di assalto ma anche liberazione ostaggi, prendendo possesso di armi pesanti come un lancia missili Stinger piuttosto che comandare a distanza un drone, pilotare un carro armato, guidare una futuristica moto con un grado di controllo mezzi accettabile ma decisamente migliorabile.
Molto buono il doppiaggio, che nei filmati di raccordo perde in parte efficacia per via del lip-sync mentre si distingue tra tutte la voce di Roberto Pedicini, doppiatore nei film di Kevin Spacey. La fisica delle armi come sempre ha toni più arcade che realistici comunque con diversi pesi e misure a seconda del tipo impiegato, tra armamenti devastanti diversi per capacità di penetrazione e saturazione.
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Fatti salvi brevi passaggi stealth in cui disarmati occorre avere la meglio sul nemico agendo nell'ombra questo shooter 3D in prima persona dà filo da torcere già al secondo livello di difficoltà dei quattro disponibili, rendendo (quasi) impossibile concludere una missione senza essere stati abbattuti almeno una volta; check-point con salvataggio automatico ben distribuiti. Come da tradizione quando si è feriti è sufficiente trovare riparo e attendere i pochi secondi che dividono dalla piena salute prima di lanciarsi nuovamente oltre la barricata.
Giocabilita' mediamente elevata, livello d'interazione con gli elementi scenografici discreto eccetto quando si colpiscono suppellettili “a prova di proiettile” che al massimo anneriscono. Ci si sente purtroppo meno liberi seguendo i numerosi percorsi vincolanti con poche alternative per raggiungere l'obiettivo, sempre aiutati da frecce gialle laterali che ricordano la direzione da prendere e un punto giallo con tanto di contatore metri a segnare la distanza dallo stesso.
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Importante acquisire e ricordare le capacità offensive di armi e granate, come quelle a inseguimento dell'obiettivo, o quelle capaci di rivelare la presenza del nemico anche quando è nascosto dietro mura, un 'potere' eccessivo che rende troppo facile svelare le posizioni dei bersagli. I nemici colpiti possono stramazzare repentinamente al suolo ma anche rimanere feriti e ancora in grado di reagire mortalmente.
Colpire un compagno fa ripartire dall'ultimo check point, il caricamento del salvataggio è veloce mentre è possibile potenziare le proprie difese e capacità offensive attraverso punti cumulabili a ogni fine livello, per esempio aumentando la rapidità nell'interazione con le armi, la ricarica, la percentuale di resistenza agli esplosivi, maggiore capienza granate.
Multiplayer
Tutt'altro discorso il multiplayer, a pagamento tramite Playstation Network (2 gg prova gratuiti) dove la bilancia pende a favore di una giocabilita' affatto immediata e con scenografie che risultano meno ricche.
All'interno di micidiali arene, tredici in totale, il gioco si fa inverosimilmente frenetico e folle, lasciando pochissimi secondi di tempo per prendere decisioni vitali, difficilmente il gamer anche di lungo corso avrà la possibilità di rendersi conto di ciò che davvero sta accadendo attorno a lui; colpiti una prima volta sarà ancora più difficile rispondere efficacemente al fuoco o reagire prima di stramazzare al suolo.
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Ampiezza nella selezione armi e armamenti mentre la posizione delle informazioni poste sul calcio del fucile nella campagna singolo giocatore qui si sposta a lato schermo avendo a disposizione una piccola mappa per identificare il teatro d'operazione.
Qualche problema di troppo lo si evince dalle collisioni con altri gamer, impedendo il corretto movimento del proprio alter ego alla comparsa in respawn di un nemico precedentemente abbattuto.
Qualità video
La versione del game su PS4 garantisce una visione costante a risoluzione 1920x1080p, con rate di 60 frame/sec che tende a cedere nei passaggi più concitati, momenti in cui il motore grafico, di nuova concezione, è chiamato a controllare contemporaneamente numerosi elementi.
Per contro la versione Xbox One, che non si schioda dai 60 frame/sec, non rimane sempre 1080p, con rendering dinamico che varia da 1360x1080 a 1920x1080 a seconda del volume di elementi gestiti nello stesso tempo. Una differenza comunque minima e difficilmente visibile ma che potrebbe far storcere il naso ai puristi.
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Quasi nulli gli scatti per un livello di fluidità pari al 99%, elevato grado di precisione senza aliasing, compattezza frame, ombre dinamiche, ampiezza sfumature colore rendendo difficile acquisire minime porzioni solarizzate in background. A 1080p si rivelano quindi solo i limiti del concept scenografico, restituendo comunque un senso di tangibile all'interno degli ambienti presenti nella campagna singolo giocatore come in passato non particolarmente longeva e che si potrebbe completare entro le 6/8 ore.
Qualità audio
Abbiamo testato diversi livelli in modalità LPCM e DTS e l'ascolto multicanale si è sempre rivelato all'altezza della situazione, con ampia direzionalità e localizzazione quasi sempre precisa rispetto alla posizione del gamer.
Sei canali squillanti, ottimo centrale per i dialoghi, effetti ed esplosioni a profusione che fanno sobbalzare dalla poltrona anche grazie al subwoofer con un ruolo importante nell'enfatizzare e caricare ulteriormente la drammaticità degli scontri quando si apre il fuoco, anche con armi silenziate.
In ascolto home theater l'adrenalina e il grado di impatto non sono raggiungibili in modalità due canali o tramite cuffia, dove non si è più al centro della battaglia.
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Extra
Previsti quattro moduli espansione con nuove mappe e modalità 'zombie', venduti singolarmente al costo di 14,99€ oppure tutti insieme a 49,99€ (Season Pass che non avrà la modalità 'zombie' in esclusiva).
Game: sparatutto 3D prima persona
Piattaforme: PS4, XBOX ONE, PS3, XBOX 360, PC
Sviluppatore: Sledgehammer
La pagella secondo CineMan
Campagna singolo giocatore | ![]() |
8 |
Campagna multiplayer | ![]() |
6 |
Video | ![]() |
8 |
Audio | ![]() |
9 |
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Commenti (1)
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Ottimo gioco, si inizia a vedere lo stacco netto tra le consoles current-gen e quelle old-gen;
la cosa che non riesco a capire e se è meglio impostare l'audio su PCM visto che il sinto segna 7.1 canali, ma nessuna info riguardo al bit-rate (dato che in questo caso lo decodifica la PS4), oppure impostare su DTS sempre in 7.1 ma con un bit-rate di 1500Kbps;
il DD non lo prendo neanche in considerazione essendo un 5.1 a 640Kbps.
Confermo comunque che sia il PCM che il DTS sono DEVASTANTI