Game Academy II: il PC gaming

Fabio Sacchieri 21 Aprile 2024 Gaming

Che cosa è un PC Gaming oggi? Da dove siamo partiti ma, sopratutto, dove possiamo arrivare? Ecco, di seguito potrete fare un bel volo panoramico sul mondo del gaming da PC attraversando un po' tutto l'ecosistema e trovando forse più domande che risposte! Ma è proprio questo il gioco!

Introduzione


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Da quando è entrato nelle case dei consumer, negli anni 80, il PC fisso è sempre stato stipato in un angolo dello studio o in un’apposita zona della casa, spesso nascosto sotto la scrivania, abbandonando qualunque logica di ventilazione o, date le esigue dimensioni dei case di allora, sistemato come base o a fianco del profondo monitor CRT. Usato per il primordiale Home Office, i giochi erano solo un addendum monocromatico. Questi dapprima erano avviati, tramite un banale floppy disk (sì, cara Generazione Z, proprio da lì, dove oggi clicchi il “salva” per i tuoi contenuti...proprio quella icona ad oggi è usata per salvare) da DOS e poi, all’interno di sistemi operativi con interfaccia più user-friendly lasciando tutta la logica computazionale alla CPU. Dal floppy-disk, ai CD-Rom (creati da Philips!).  Poi sono arrivate le schede video dedicate ed il mondo è cambiato (chi potrà mai dimenticare l'uscita delle prime 3dfx!). Queste ultime, chiamate anche GPU (graphics processing unit o unità di elaborazione grafica) oggi infatti sono diventate un costoso oggetto del desiderio, centro di attrazione di qualunque dibattito tra gamer da PC. E, ovviamente, il pezzo - e prezzo - più pregiato del nostro PC.

 

SOMMARIO

 


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L'offerta del Mercato

Volendo fare una brevissima disamina dei componenti di un PC gaming, che poi altro non è che un PC tradizionale dotato di componenti costosi, performanti e spesso illuminati e molto colorati, l’elenco è molto semplice: scheda madre, processore e relativo dissipatore, RAM, scheda video, scheda audio, memorie permanenti solide o meccaniche ed un buon alimentatore (addio al lettore CD/DVD/BD…). Tutti inseriti dentro ad un bel case/cabinet. A partire da queste categorie di base si aprono di fronte a noi oceani di brand, di funzionalità, di tecnologie, di composizione, di potenza, di form factor ed anche di illuminazione RGB (cavi inclusi!). Volendo fare anche un velocissimo volo radente sui brand di questo mercato, tra i più conosciuti produttori di unità di elaborazione, possiamo citare i seguenti: CPU Intel o AMD, GPU nVidia o AMD - utilizzata poi anche da numerosi costruttori nelle versioni custom - e da poco, timidamente, sono apparse anche le GPU Intel-ARC e qualche accenno di brand cinesi. Per il resto dei componenti il mercato è più vario e movimentato. È una scelta davvero ampia e preferiamo non dedicarci ad approfondimenti. Almeno non per ora. La questione sarebbe davvero troppo lunga e forse non così utile. Per fortuna ci vengono in soccorso le review, gli unboxing, le varie fanbase che difendono il singolo brand organizzando classifiche spacciate per oggettive, ed infine i forumer più esperti che, per fortuna, riportano tutti sulla terra (o ancora più lontano dalla realtà).

Il mercato del computer gaming sta realmente vivendo l’epoca dell’oro. Un segnale lo si può scorgere nella proliferazione di negozi fisici ed online, avvenuta seguendo evoluzioni e percorsi diversi: i negozi informatica home-office, le rivendite di oggettistica da gioco (carte, et similia), ma anche nuovi esercizi commerciali gestiti da amatori più o meno tecnicamente preparati, tutte queste attività che hanno finito col diventare come aggressivi negozi di colorati pc-gaming. Anche il mondo dello shop online ha investito molto in questo settore: siamo giunti al punto che si possono trovare addirittura siti e-commerce che offrono wizard/percorsi completi e articolati per creare la propria build online, pezzo dopo pezzo, con suggerimenti, compatibilità e relative offerte.


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Ed ecco qui i RIG (dall'inglese: impianto, installazione), quei computer gaming assemblati pian piano, pezzo a pezzo, a seguito di meticolose ricerche o consigli del negozio. Queste macchine fanno sfoggio di ventole illuminate e, sempre più spesso, di tubi per la dissipazione (All In One se già preconfezionato o Custom Loop se viene realizzato ad hoc), dispongono di display con sensori di temperatura sparsi un po’ ovunque e sfoggiano una gigantesca scheda video, che necessita di un supporto dedicato per evitare il banding. Tutto è infine vestito di vetro temperato per permettere ai nostri occhi di gioire dello spettacolo di luci colorate che cambiano continuamente e di griglie di ventilazione attraverso cui soffia una leggera aria. Almeno sino a quando non avviamo il nostro gioco e le ventole iniziano a girare ad alti rpm. Sono oggetti così affascinanti che necessitano di una scrivania dedicata, al fine di poterli esporre in bella vista.

Prestazioni

Le prestazioni dei PC gaming sono difficili da misurare in maniera univoca in un contesto che può essere molto eterogeneo e al quale concorrono tantissime variabili: dal software utilizzato al livello dei componenti, dal gioco specifico alla qualità costruttiva del singolo esemplare. I cosiddetti benchmark (test di confronto) proposti dalle riviste di settore sono effettuati in vari scenari (gaming, programming o home office), con vari software, a varie risoluzioni. Il risultato finale è quindi in realtà la combinazione dei vari risultati. Ma l’obiettivo è, prima di tutto, è assicurare che non ci sia un collo di bottiglia per il test su un dato elemento hardware per verificarlo nelle migliori condizioni. Ad esempio: l’articolo ROG Strix GeForce RTX 4080 White OC Edition: l'eleganza del bianco, la sicurezza di ASUS | Hardware Upgrade .


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Più in generale, senza entrare nelle logiche tecniche-elettroniche di clock, frequenza e così via, il numero elevato di core ad oggi presente e la relativa architettura ben governata permettono di ottenere processori veramente molto performanti, così come le rilevanti prestazioni delle RAM di recente introduzione come le DDR5, e delle memorie solide, come gli SSD classici o, ancora meglio, gli NVMe. Il tutto posto saldamente in comunicazione con tecnologie ad alto trasferimento di informazioni, la bandwidth (larghezza di banda), sulla scheda madre che grazie ai più recenti canali PCI-e completa l’esperienza ben al di sopra delle necessità medie. Come in molte cose, è doveroso il "dipende". È evidente che, con la diffusione del fenomeno dei PC gaming, si è assistito alla diffusione anche di benchmark popolari e quindi di software che spingono gli utenti a testare le proprie macchine: stress test di vario tipo (ad esempio Cinebench r23, Intel stress test, et similia) che alle volte sono integrati anche nei singoli giochi.


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Un tempo tale operazione era riservata agli addetti al settore, oggi sono alla potata di tutti e costituiscono la base per valutare la propria ‘build’ (insieme dei componenti hardware del pc). Nonostante le prestazioni di base, già più che adeguate, il vero gamer non si accontenta e ricorre a quella fine messa a punto, tra overclock e ottimizzazione di alcuni parametri dei componenti chiave, che prima era solo appannaggio delle stanze laboratorio di alcuni pro-user. L’overclock consiste nel modificare, tramite software dedicati, ad esempio, la frequenza (e, ove necessario per garantire stabilità, anche il voltaggio) del singolo componente per farlo esprimere al meglio delle proprie possibilità tecniche, entro un margine di sicurezza eventualmente previsto dalla stessa casa madre. Un po’ come si fa, sportivamente, sulla mappa delle centraline nel mondo automotive. Dunque via ad operazioni di overclock: aumento di frequenza/voltaggi, unlock dei power-limit e così via (e quindi i forum si arricchiscono di screenshot e problemi a caccia di soluzioni). Il vecchio e caro bidimensionale e blu BIOS si tramuta in una console di una control room (chiamata UEFI). In sostanza, un gioco nel gioco (ed occhio alle temperature!)..


fonte MSI
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Costi

Come abbiamo detto all’inizio dell’articolo, la scheda video è il cuore di questa disciplina. Partiamo da qui. Linea dopo linea il costo delle GPU è nel corso del tempo aumentato. Da un lato vi è la questione del mining, che affronteremo tra qualche paragrafo, e, dall'altro, un po’ anche delle precise (e forse opinabili) scelte da parte dei costruttori. Ma si sa il mercato ha delle regole tutte sue: di chi fa la domanda (e comunque compra!) e chi decide l’offerta (e comunque vende!).


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Ad oggi, una scheda video di fascia altissima, consumer, come ad esempio, la nvidia RTX 4090, nelle sue versioni custom più costose, è arrivata a costare anche oltre 2000€ (aprile 2024). Questa per esprimersi al massimo delle sue possibilità, ha bisogno attorno a sé di componenti adeguati onde evitare il determinarsi di “colli di bottiglia” costituiti dalle prestazioni del pezzo più lento. Un po’ per le prestazioni che sono in grado di offrire, un po’ per il sano e sempreverde marketing, così come le schede grafiche, anche tutti gli altri componenti hanno finito col seguire l'innalzamento generale dei prezzi. Chi procede all’acquisto tramite un negozio dovrà considerare anche i costi aggiuntivi del servizio di guida nella scelta dei singoli componenti ed assemblaggio. E’ necessario poi considerare il software di base (Sistema Operativo Windows) ed eventuale altri software di comune utilizzo come MS Office. E ancora monitor, cuffie, microfono e mouse gaming non possono mancare. Ma, per chi vuole veramente una esperienza, come dire, totale bisogna aggiungere: eventuali monitor (TN, VA, IPS ed anche OLED!), proiettori (rigorosamente gaming!), impianti audio multicanale e relativa cavetteria (e taratura). E per finire abbiamo: scrivania gaming ad altezza variabile e sedia o poltrona gaming con tarature in 4 direzioni. Insomma non c’è limite al ‘gioco’ ma la soluzione adeguata è sempre a portata di mano, seppur facendo qualche sforzo e, forse, accettando alcune rinunce.


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All’interno di questo mondo è sicuramente rilevante dal punto di vista prezzi-mercato il fenomeno del mining che negli anni passati ha interessato le schede video, soprattutto le nVidia costretta poi ai rimedi introducendo il tanto discusso hash rate limiter, un sistema per ridurre la velocità di calcolo in caso mining, ovviamente aggirato dai "minatori" più scaltri. Queste schede sono divenute l’oggetto preferito dei miner, coloro i quali tengono in piedi i sistemi di calcolo distribuito fondamentale per il funzionamento delle criptovalute. Grazie alla loro capacità di calcolo complesso, le GPU hanno rappresentato il motore più efficiente ed efficace per decifrare e "asseverare" le transazioni (non me ne vogliano gli esperti per la brutale sintesi) ed ottenere quindi in premio criptovalute. Mixando i soliti ingredienti di shortage dei componenti, pandemia, guerre et similia si assiste a domanda alta, bassa disponibilità e…lunga vita agli scalper. Questo fenomeno ha ovviamente generato prodotti con street price decisamente più alto rispetto al price target proposto dai vari vendor. Diminuito (ma nemmeno tanto, vista la recentissima impennata del BTC) l’impatto dei miner, il contesto oggi non sembra però essersi stabilizzato: le più recenti schede video hanno raggiunto price target veramente importanti, un po’ per via di prestazioni ma un po’ anche per le suddette e opinabili scelte di mercato. A questo punto sembra interessante chiedersi se sarà stato anche questo ad aver aiutato la crescita dello street price delle console, naturale alternativa al pc gaming!


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Consumi di corrente

Su questo aspetto, un po’ in controtendenza rispetto al resto del mondo, il mercato del pc-gaming non sembra soffrire di alcun pudore green. Di anno in anno, i consumi dei singoli componenti aumentano e l’alimentatore deve aumentare la propria capacità di erogare watt così come si innalza anche la necessità di raffreddare i singoli componenti. Torniamo all’esempio della scheda video di fascia altissima RTX 4090: da sola può arrivare a consumare, al massimo delle sue prestazioni (parliamo di picco massimo, breve e isolato), ben 450 watt e un processore di fascia altissima come l’Intel 14900k che con essa ben si sposerebbe, arriva ad assorbire anche oltre 300watt. Più di 750W a cui dobbiamo aggiungere tutti gli altri componenti, invero meno energivori. Con un pizzico di overclock, a livelli top si potrebbe toccare un assorbimento (sempre di picco) di un bel kilowatt tondo tondo! Un primo debole passo nella gestione della questione consumi crescenti è stato ottenuto grazie all’introduzione di processi produttivi nel tempo sempre più efficienti che diminuiscono la dimensione dei componenti, come quelle per le CPU. In questo settore i due leader Intel con i propri processori e AMD con TSMC stanno lavorando per ridurre, versione dopo versione, i nanometri della componentistica dei propri prodotti e con essi il loro bisogno di energia da assorbire e/o da disperdere sotto forma di calore. E’ pur vero che con la nuova architettura delle serie 40x0 di nVidia, cosiddetta Ada Lovelace, l’efficienza energetica è migliorata (non i consumi!). La bilancia è sempre la stessa, le dimensioni sono inferiori ma aumenta sensibilmente il numero di transistor integrati che purtroppo mitiga la riduzione totale di consumo energetico.

Spendiamo qualche velocissima riga su questo concetto: per efficienza energetica s’intende la quantità di energia (watt) necessaria per erogare delle date prestazioni. Se si mettono in confronto due schede di differenti generazioni ma della stessa linea di mercato, a parità di prestazioni, la serie Ada Lovelace utilizzerà sicuramente meno energia (watt). Ma se si utilizzano entrambe le schede al massimo delle loro possibilità tecniche (con prestazioni nettamente differenti ovviamente) il consumo sarà molto vicino e alto.


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Come giocare

Il mercato dei vari brand che sviluppano, producono, distribuiscono, giochi (o seguono i giocatori) per il pc-gaming è attualmente veramente molto florido e vivo. Così vivo che le grandi big tech-company hanno iniziato ad interessarsi attivamente a questo business. Portiamo l’esempio più rilevante degli ultimi anni: Microsoft ha provato ad acquistare l'azienda di videogiochi Activision Blizzard per 69 miliardi. Inoltre non bisogna dimenticare tutto il mondo dei campionati e leghe di EA Sports che affronteremo più avanti.

Le logiche di fruizione sono similari di quelle delle console, anche se ovviamente più estese. Si sono sviluppate nel corso del tempo diverse piattaforme base per i giochi (Steam, Battlenet, Ubiconnect, etc.). Base di partenza per l’esperienza: si acquista il gioco, si ottengono premi, risultati, si condividono, etc. Ma non solo come attore protagonista. Aggiungiamo il mondo degli streamer (Twitch, Discord, Youtube, etc.) ed i tornei più o meno ufficiali.

Ormai si è passati dal gioco inizio-fine con commenti e rimpianti a logiche di fruizione incrementale con acquisti di oggetti, mappe, estensioni, etc. Anche a partire dalla base cosiddetta FreeToPlay! (e spesso tristemente anche PayToWin). Attraverso espansioni, nuove mappe, nuove versioni/stagioni, abbonamenti, pacchetti di skills o accessori che arricchiscono sempre di più quel mondo virtuale, il singolo gioco è modificato, aggiornato o esteso allungando la sua vita (e i relativi guadagni per gli sviluppatori). È facile prevedere che mixando il gameplay e la storia insieme ad un'elevata qualità video e audio, il gioco sarà completo e risulterà più appagante. Basti pensare ai simulatori di guida o agli scenari di guerra di qualche FPS: la grafica, il rendering, la posizione dei suoni, la fluidità, se prima rappresentavano un semplice valore aggiunto, crescente in relazione all’evoluzione tecnologica, ora sono diventati il primo e purtroppo, a volte, unico elemento su cui basare l’esperienza di gioco. Un'esperienza totale, illuminata, condivisa e ricca di dettagli.


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Questo iniziale e breve volo nel PC Gaming si conclude qui, per ora. Ma per finire (o forse per iniziare), è doveroso aggiungere che un PC Gaming, con le sue importanti caratteristiche tecniche (e meno con i suoi colorati led RGB), può diventare una macchina perfetta per i professionisti della post-produzione video, oppure può essere anche un potente HTPC su cui far girare sistemi di elaborazione video molto sofisticati come MadVR...

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