Shoot-out diffusori: l'evento a Bologna

Emidio Frattaroli 11 Marzo 2013 Diffusori

Con la prima data di Bologna già alle spalle, vi raccontiamo le prime e straordinarie vicissitudini a corollario di questo confronto tra diffusori book-shelf che si sta rivelando in tutta la sua potenza, con apprezzamenti da parte del pubblico, dei rivenditori e dei distributori.

Bologna: ambiente e installazione

Siamo arrivati a Bologna venerdì pomeriggio con tanto entusiasmo ma anche con qualche preoccupazione sulla preparazione dei prodotti e l'installazione in ambiente dei vari diffusori.Audioquality ha due sale principali. Quella più grande è pensata per le installazioni home theater, buona parte delle pareti sono trattate con assorbente acustico ed è caratterizzata da uno schermo da 4 metri di base, con diffusori dei canali frontali nascosti dietro la superficie fonotrasparente dello schermo. L'abbiamo subito esclusa.

La seconda saletta, è dedicata all'ascolto dei sistemi stereofonici ma anche qui troviamo un trattamento acustico assorbente ma meno rispetto a quello che c'è nella sala più grande. All'inizio abbiamo provato l'installazione dei quattro diffusori sul lato più corto, davanti allo schermo per videoproiezione. Dopo più di un'ora di tentativi, abbiamo cambiato strategia a causa di una netta asimmetria che pregiudicava la scena: lato destro decisamente assorbente con tendaggi e pannelli assorbenti al di sotto delle tende, mentre sul lato sinistro scaffali con elettroniche e diffusori, nettamente più riflettente.


Matarazzo decide la posizione dei diffusori più piccoli

Scegliamo quindi di disporre i diffusori sul lato più lungo, davanti alle tende, sapendo già che dovremo rinunciare ad un po' di spazio tra diffusori e ultima fila, che sarà molto a ridosso della parete posteriore. Per gli ascoltatori abbiamo scelto la disposizione su due file, obbligando comunque il pubblico a cambiare posizione a metà di ogni sessione di ascolto. Per ottenere una buona scena per tutti e quattro i diffusori, Gian Piero Matarazzo ha preferito spostare i diffusori più piccoli, Boston e Dynaudio, davanti a PMC e Sonus Faber, complicando un po' il passaggio tra un diffusore e l'altro, come descritto nel breve video qui in alto.

Dopo gli ultimi esperimenti e una verifica del risultato con misura di rumore rosa in ambiente, Matarazzo ha deciso la scaletta di brani (tutti a 16 bit e 44.1 kHz) che abbiamo inserito in una chiavetta USB, collegata all'ingresso frontale dell'Oppo BD105. Quest'ultimo è stato collegato al sorprendente integrato Yamaha A-S2000 con i cavi bilanciati HiDiamond, dotati di ottimi connettori Neutrik. Ottimi anche i cavi di potenza, sempre HiDiamond, con connettori a banana molto robusti, che ci hanno assistito in tutti i numerosissimi cambi. A dir la verità, a fine serata, tra lo switch A/B dell'ampli Yamaha e i collegamenti con i diffusori, io e Giampiero abbiamo commesso un paio di errori, puntualmente segnalati da un'audience attentissima!

PAGINE ARTICOLO

Commenti

Focus

News