Dolby Atmos al top! Visions of Sound seconda edizione

Nicola Zucchini Buriani 22 Ottobre 2024 Audio

Il reportage del secondo appuntamento con la musica in Dolby Atmos in alta qualità, ospitata ancora una volta nella bella show-room di Audio Quality a San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna: un'occasione per sfruttare i sistemi home cinema andando oltre film e serie TV.


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Sabato 12 ottobre si è svolta la seconda presentazione di Visions of Sound, un evento organizzato presso il punto Audio Quality di Bologna per promuovere la musica in Dolby Atmos. Per l’occasione sono stati riproposti alcuni brani già utilizzati per l’evento dello scorso 18 maggio, con l’aggiunta di altri brani dei quali andrò a parlare in questo articolo.

Consiglio comunque di recuperare il precedente approfondimento, che potete leggere in questo articolo, in modo da avere una panoramica più completa sulle finalità di Visions of Sound e sulla musica presentata. Faccio comunque una rapida premessa utile per dare una quadro generale: si parla di musica in Dolby Atmos alla massima qualità: non streaming dunque ma dischi Blu-ray.

 

SOMMARIO

 

VISIONS OF SOUND: DISCHI BLU-RAY E DOWNLOAD IN ARRIVO


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Visions of Sound è una raccolta di dischi che, come abbiamo scritto in apertura, nasce per far ascoltare le potenzialità di un impianto Dolby Atmos applicate all’ascolto di brani musicali. In pratica si ampliano gli orizzonti delle sale home cinema e degli impianti multi-canale domestici, utili non solo per l’intrattenimento audio-visivo (film, serie TV, videogiochi) ma anche per quello che solitamente sarebbe esclusivo appannaggio di sistemi a due canali. La scelta è piuttosto variegata sia in termini di generi sia considerando gli artisti: lo si può constatare visitando il sito ufficiale (LINK).

La raccolta non comprende qualsiasi disco o brano in Dolby Atmos: come spiegato da Christoph Diekmann, che cura il progetto e la selezione delle opere, c’è una precisa volontà di puntare sulla massima qualità disponibile, a partire dal formato (ecco perché i dischi e non lo streaming) ma senza trascurare il modo in cui vengono realizzati i mix in studio. Lo abbiamo spiegato nel precedente articolo: un brano pensato per lo streaming e l’ascolto in cuffie è chiaramente molto diverso da un disco Blu-ray con tracce lossless da riprodurre idealmente su un sistema home cinema.


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La scelta dei dischi è pertanto un passaggio obbligato ad oggi, ma questo non significa che resterà sempre l’unico: Diekmann mi ha confermato che sono già partiti i lavori per creare una piattaforma per il download dei brani. Ci vorrà ovviamente tempo anche per una questione di diritti ma le prospettive sembrano buone e amplierebbero ulteriormente la fruibilità, consentendo di ottenere la stessa esperienza con file in alta qualità e media-player (la cui disponibilità è ampia) in affiancamento ai dischi ottici e relativi lettori (che purtroppo sono ormai pochi e a volte decisamente costosi).

 

LA SALA CINEMA DI AUDIO QUALITY


Christoph Diekmann ha guidato le sessioni di ascolto
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L’evento si è svolto nella sala cinema di Audio Quality e ha sfruttato l’impianto presente, una installazione di fascia molto alta che dispone di 11.4.6 canali. Il sistema presente è ovviamente compatibile con Dolby Atmos ed è composto da un processore StormAudio ISP MK III affiancato da finali Aurea, un marchio spagnolo che realizza componenti per sale cinema e per home cinema.

Nello specifico abbiamo un finale Aurea Kino4 6K a 4 canali per i frontali e il centrale e 2 finali Aurea Kino8 6K a 8 canali per i surround e i canali collocati sul soffitto. Tutti i diffusori sono Aurea: abbiamo gli Aurea 22 per frontali e centrale e 14 Aurea IW 6+6 v2 per surround e Atmos. Le basse frequenze sono invece affidate a 4 subwoofer attivi JL Audio Fathom f113 v2.


Francesco Aliotta descrive la sala cinema
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Per la parte video sono invece presente un proiettore Sony VPL-XW7000ES abbinato a uno schermo fonotrasparente da 4,2 metri di base in formato 21:9. La riproduzione dei dischi è infine affidata a un lettore Oppo UDP-205EU, non più in commercio ma capace di assicurare altissime prestazioni. Nella sala è presente un arredamento acustico di Officina Acustica e le poltrone San Marco.

 

GLI ASCOLTI


John Williams dirige i Berliner Philharmoniker in Scherzo for Motorcycle and Orchestra
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Le sessioni di ascolto si sono incentrate principalmente sulla musica ma senza dimenticare l’home cinema. La scaletta dei brani non era sempre la stessa: c’erano alcuni pezzi fissi ed altri che venivano alternati a rotazione. Non mi soffermo su quelli che erano già stati proposti durante l’evento dello scorso maggio, come ad esempio “Scherzo for Motorcycle and Orchestra” tratto dalla colonna sonora di “Indiana Jones e l’ultima crociata” ed eseguito dai Berliner Philharmoniker sotto la direzione di John Williams. Lo stesso vale per “Believe” dei Mumford & Sons.

A presentare la sala cinema è stato ancora una volta Francesco Aliotta di Audio Quality. Il compito di illustrare la raccolta Visions of Sound è invece spettato al suo curatore, Christoph Diekmann. L’evento è iniziato con la riproduzione di un disco demo Dolby Atmos, pensato per dare un assaggio delle potenzialità offerte dalla tecnologia di Dolby. Dopo questa breve pausa si è passati al già citato brano eseguito dall’orchestra filarmonica di Berlino e in seguito alla prima delle novità, cioè l’album Happy Deluxe di Quadro Nuevo.


Bei den Jupaù di Quadro Nuevo
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I generi proposti variano spaziano da jazz a sonorità latino-americane e folk. L’ispirazione è del resto un viaggio compiuto dai musicisti che hanno voluto trasporre l’esperienza vissuta in Happy Deluxe. I brani scelti per l’evento sono due: “Quadro Samba” e “Bei den Jupaù”, entrambi disponibili con mix in Auro-3D e Dolby Atmos. La scelta è ricaduta su questi per la grande varietà di strumenti e percussioni: il Dolby Atmos serve a conferire una collocazione spaziale ampia e precisa a tutti questi elementi. Il passaggio dalla traccia Atmos a quella stereo, proposto durante l’evento, rende lampanti le differenze: questa spazialità e questo tripudio di suoni si va a perdere.

Il motivo è semplice: la tecnologia Dolby permette di usare tutta la stanza per creare l’esperienza musicale che l'artista desidera mentre con i due canali si utilizza solo la parte di fronte all’ascoltatore. Un’altra delle novità proposte in questo secondo appuntamento con Visions of Sound è stato l’album Bliss di Rodriguez Jr., dal quale è stato selezionato il brano “What Is Real”. Parliamo di musica elettronica accompagnata dalla voce di Liset Alea, ex cantante dei Nouvelle Vague. Qui la maggiore libertà concessa dal Dolby Atmos si esprime con ancora maggiore potenza.


What Is Real di Rodriguez Jr.
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Non sono solo i suoni a espandersi a tutta la stanza: anche la voce non è sempre fissa sul frontale ma si sposta girando intorno all’ascoltatore. È sicuramente un modo molto diverso di ascoltare la musica e conferma le impressioni che ho maturato ascoltando i lavori degli Yello e di Schiller: la musica elettronica da questo punto di vista ha una marcia in più, la libertà e la creatività che offre permettono agli artisti di sfruttare gli impianti home cinema al pieno delle potenzialità.

La sessione di ascolti musicali si è conclusa con il pezzo “Between Two Points” tratto dall’album Luck and Strange, la più recente opera di David Gilmour. Una curiosità: la voce è di Romany Gilmour, la figlia del celebre cantautore. Anche qui si può apprezzare il mix Dolby Atmos che aumenta il coinvolgimento con un sapiente posizionamento dei suoni che sfrutta tutta la stanza. L’evento si è infine chiuso con la visione di una sequenza tratta dal film “Le Mans '66 - La grande sfida”, un’aggiunta pensata per far saggiare le prestazioni di un sistema Dolby Atmos di fascia hi-end. La parte scelta è quella iniziale, quando Carroll Shelby, interpretato da Matt Damon, è impegnato nella 24 Ore di Le Mans.

 

CONCLUSIONI


Between Two Points di David Gilmour
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Il secondo appuntamento con Visions of Sound ha consolidato tutte le impressioni che avevo già maturato e descritto in occasione del primo evento svoltosi presso Audio Quality. Con le giuste sorgenti, cioè musica in alta qualità e mix eseguiti con cura, l’esperienza di ascolto acquisisce una dimensione inedita che nessun ascolto in stereo può replicare. Per intenderci: non si parla di esperienza migliore ma diversa e non replicabile con due soli canali.

La musica elettronica si conferma al vertice delle mie personali preferenze per la sua naturale tendenza a premiare la creatività: i musicisti che la compongono riescono molto facilmente a far suonare l’intera stanza e non in modo pretestuoso ma con una volontà artistica ben definita che porta spesso a risultati davvero molto godibili.


Le Mans '66 - La grande sfida
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Non è però l’unico genere capace di regalare un maggiore coinvolgimento e ne ho avuto una ulteriore testimonianza dai brani che ho citato nell’articolo e consiglio pertanto di sperimentare mantenendo una mente aperta, ne vale la pena anche solo per la possibilità di scoprire opere che magari non si sarebbero prese in considerazione.

Per maggiori informazioni: La raccolta Visions of Sound

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