Test ampli/streamer Yamaha R-N2000A

Nicola Zucchini Buriani 11 Marzo 2024 Audio

Yamaha R-N2000A è un amplificatore Classe AB capace di erogare 90 W per canale. Integra le funzioni di streamer per collegarsi alla libreria musicale sulla rete locale, a tutti i principali servizi streaming e alle internet radio, senza dimenticare il multi-room basato sull'ecosistema MusicCast.


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La rivoluzione portata dallo streaming ha cambiato radicalmente il mercato della musica e ha avuto riflessi anche sui prodotti usati per ascoltarla. Sono moltissimi i dispositivi utilizzabili per accedere ai servizi streaming o alla propria libreria in forma “liquida”. Questa tendenza ha coinvolto anche gli amplificatori integrati, trasformandoli in veri e propri “tuttofare” che svolgono anche la funzione di sorgente sonora. In questa categoria rientra anche lo Yamaha R-N2000A, un modello che trae palese ispirazione dagli amplificatori integrati stereo top di gamma del costruttore di Hamamatsu.

La dotazione è però molto più ricca: c’è una sezione digitale e un’ampia connettività, cioè tutto quello che serve a rendere l’amplificatore uno streamer fortemente poliedrico. A completare il quadro è l’integrazione con l’app MusicCast, che permette di controllare tutte le funzioni e di integrare N2000A all’interno di sistemi multi-room, capaci di distribuire la musica in vari ambienti della casa.

 

SOMMARIO

 

CARATTERISTICHE E COSTRUZIONE


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La serie R-N di Yamaha si compone di quattro modelli: R-N600, R-N800, R-N1000 e il modello R-N2000 che ho ascoltato e analizzato a fondo e che è l'oggetto di questo articolo. Le differenze tra i quattro modelli sono riconducibili alla potenza erogata, alla presenza di alcune funzioni e ingressi, al DSP per la calibrazione audio, alla qualità costruttiva del telaio oltre alla qualità di alcuni componenti, come DAC, trasformatori e finali di potenza.


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Il design di R-N2000A è palesemente derivato da quello utilizzato per gli amplificatori stereo di fascia più alta della casa dei tre diapason, ovvero della serie A-S: sul frontale troviamo i Vu Meter, i controlli per il volume, alti, bassi, bilanciamento e loudness oltre alla manopola per selezionare la sorgente. Quest’ultima si può anche schiacciare per dare conferma all’interno di alcuni menu.

Rispetto agli amplificatori stereo Yamaha c’è un elemento consente di distinguere a colpo d’occhio R-N2000A: in basso c’è una striscia nera lucida che richiama i due fianchi. C’è però una differenza: i fianchi sono in vero legno laccato mentre la parte in basso è semplicemente plastica lucida.


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Questo elemento resta inalterato qualunque sia la finitura scelta ed è quindi presente non solo sul modello nero ma anche su quello color argento. La striscia nera non ha una funzione meramente estetica: serve infatti a integrare un display OLED monocromatico che riporta informazioni di vario tipo, come il livello del volume, la sorgente in uso o il nome del servizio streaming che l’utente sta utilizzando.

Il livello costruttivo è in linea con gli amplificatori Yamaha e quindi elevato. L’interno è caratterizzato da una struttura simmetrica: al centro c’è la sezione di alimentazione con il generoso trasformatore toroidale realizzato da Bando, affiancato da quattro condensatori elettrolitici da 18.000 microfarad. Ai lati abbiamo invece i blocchi dedicati ai finali, ciascuno dei quali è provvisto di un generoso dissipatore in alluminio che occupa quasi tutto lo spazio disponibile in profondità.


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Verso il lato posteriore sono invece collocate la sezione di pre-amplificazione e le schede che gestiscono tutti gli ingressi e i connettori. Tutto il telaio e i componenti interni sono inoltre progettati per garantire la massima rigidità strutturale ed eliminare (o ridurre al minimo possibile) le vibrazioni indesiderate. Il raggiungimento di questo obiettivo passa per vari accorgimenti: all’interno sono presenti vari elementi in lamiera posti sia in verticale sia in orizzontale. Ci sono poi i piedini in ottone placcato in argento, fissati al fondo tramite bulloni saldati direttamente sul telaio principale. Anche i dissipatori, i condensatori e il trasformatore (che ha una base in ottone da 3 millimetri) sono fissati alla struttura portante del telaio tramite bulloni.

Quanto ho appena descritto va a realizzare quello che viene definito dal costruttore “concetto di isolamento meccanico”. Tornando ai finali, il circuito degli stadi di uscita è flottante ed è completamente indipendente dal collegamento a terra. La topologia nella fase di uscita è “pull-pull” e quindi simmetrica. N2000A eroga 90 W per canale su 8 ohm (20 Hz - 20 kHz, 0,07% THD) o 145 W per canale su 4 ohm in Classe AB. La conversione da digitale ad analogico è affidata a un DAC ESS ES9026PRO mentre ad occuparsi dell’opposto, cioè da analogico a digitale, è un chip Burr Brown PCM4202.


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C’è poi un DSP che ha il compito di elaborare tutte le tipologie di segnale. Dalla rete locale lo Yamaha N2000A può leggere file audio con codifica MP3, WMA, MPEG-4 AAC, WAV, FLAC, AIFF e DSD fino a 11,2 MHz. Tramite gli ingressi digitali si arriva a frequenze di campionamento fino a 192 kHz / 24-bit che salgono fino a 384 kHz / 32-bit usando la porta USB-B, che praticamente trasforma lo Yamaha in un DAC USB.

Il resto della connettività include un ingresso phono MM (Moving Magnet), l’uscita per un subwoofer e le pre-out stereo, 2 ingressi digitali ottici e un coassiale, Bluetooth, Wi-Fi, Ethernet, l’antenna radio DAB/FM e una HDMI con ARC. N2000A non è quindi un prodotto votato unicamente all’ascolto di musica ma può anche diventare un centro di intrattenimento a tutto tondo, includendo anche l’audio proveniente da un TV.


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Tutte le funzioni si possono controllare tramite l’app MusicCast, che svolge un ruolo assolutamente centrale sia nel facilitare l’uso del prodotto sia nel gestire impianti multi-room creati aggiungendo altri prodotti compatibili con l’ecosistema Yamaha. L’applicazione pesca la musica eventualmente presente sulla propria libreria locale (un NAS per esempio), può accedere alle internet radio e ai servizi streaming di Spotify, Amazon Music HD, Tidal, Deezer e Qobuz. Per gli utenti Apple c’è anche AirPlay 2 che apre le porte all’ascolto su Apple Music.

Completa la dotazione il sistema di calibrazione acustica YPAO (Yamaha Parametric room Acoustic Optimizer), qui in versione con R.S.C. (Reflected Sound Control) quindi con misurazione anche delle riflessioni. Usando il microfono incluso nella confezione si effettua una serie di misurazioni che servono a correggere, nei limiti del possibile, l'acustica dell'ambiente. R-N2000A è disponibile in nero o argento al prezzo di 3.499 euro, con possibilità di estendere la garanzia da 2 a 5 anni registrando il prodotto sul sito Yamaha.

 

LA PROVA DI ASCOLTO


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Prima di parlare dell’ascolto vero e proprio, vogliamo spendere qualche parola sul funzionamento di YPAO. La calibrazione effettuata da Yamaha è piuttosto semplice e veloce, non sono richieste particolari conoscenze per portare il tutto a termine con successo. Gli utenti più esperti hanno comunque a disposizione alcune regolazioni aggiuntive: si può impostare la distanza tra i diffusori a passi di 5 centimetri per volta, regolare la frequenza di incrocio del subwoofer (dai 40 Hz agli 200 Hz) e il livello dei diffusori a passi di 0,5 dB (da -10 a +10 dB).

Ho sfruttato la sala audio nella nuova sede del punto vendia Audio Quality, già con un trattamento acustico non troppo assorbente, scelto per l'ascolto della musica e non per il cinema in casa. Il sistema YPAO si è dimostrato capace di migliorare ulteriormente alcuni aspetti. Quello che si nota maggiormente è l’intervento sulle basse frequenze: la compensazione effettuata dal sistema YPAO ha smorzato sensibilmente la gamma bassa, rendendola più controllata e definita. Ho inoltre notato una ricostruzione più precisa della scena sonora e una migliore chiarezza.


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In linea di massima si può parlare di tante piccole limature che magari non stravolgono la riproduzione ma aiutano sicuramente a smussare le criticità che potrebbero modificare il lavoro svolto da amplificatore e diffusori. Consiglio pertanto di provare di persona: sicuramente l'efficacia non sarà uguale in tutti gli ambienti e la resa potrebbe non piacere a tutti, perché effettivamente il suono restituito con o senza YPAO è diverso e decisamente più equilibrato. Eppure, in alcune occasioni il pubblico continua a preferire un ascolto meno controllato ma più "loudness". Fortunatamente, attraverso l'applicazione da smartphone, il sistema YPAO prevede anche qualche strumento per modificare alcuni parametri e per rendere il risultato finale più vicino possibile alle proprie esigenze soggettive.

Chiuso questo capitolo passiamo alle nostre impressioni: il principale pregio di R-N2000A è la sua capacità di garantire un'esperienza lineare e naturale. Chi ha familiarità con gli amplificatori stereo Yamaha sa già cosa aspettarsi: il DNA è esattamente lo stesso, a conferma che le somiglianze con la già citata serie A-S non riguardano solo il design o la costruzione.


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Il suono è dettagliato ma senza esagerazioni, una caratteristica che lo rende mediamente adatto anche all’ascolto di registrazioni di qualità non eccellente. Ho collegato allo Yamaha R-N2000A vari diffusori, tra cui i Bowers & Wilkins 805 D4 e i 702 S3, che rappresentano un carico non semplicissimo e che sono quelli che ho usato maggiormente per il test.

R-N2000A li ha pilotati senza difficoltà ed è sicuramente indicato per ambienti di medie dimensioni. Lo Yamaha ha dimostrato di avere potenza, bassi, impatto ed ariosità. La dinamica è convincente e si apprezza un ottimo equilibrio praticamente con tutti i generi musicali, sia con voci maschili sia con quelle femminili, come confermato dall’ascolto di brani come “Come Away With Me” di Norah Jones, “A Feast For Me” di Elisa e “I’m Your Man” di Leonard Cohen.


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Gli strumenti vengono rappresentati con un livello di dettaglio convincente: l'ho apprezzato in “Sultans of Swing” dei Dire Straits e ancora di più in “What a Wonderful World” di Chris Botti, accompagnato dalla voce di Mark Knopfler. Il palcoscenico è ampio e si riconosce la collocazione di tutti gli elementi nello spazio di ascolto.

Nel tempo che ho speso con R-N2000A ho avuto l’impressione che l’amplificatore fosse sempre perfettamente a suo agio, non ho mai avvertito cenni che potessero farmi pensare di essere arrivati vicino al limite, con indurimenti di alcune frequenze o cedimenti di alcun tipo.


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Queste considerazioni si estendono anche all’intrattenimento con film e serie TV, veicolate tramite HDMI ARC. Lo Yamaha non applica nessuna elaborazione per ricreare effetti virtuali o avvolgenti. Si tratta di un “semplice” ascolto in stereo ma con gli stessi pregi che ho descritto per la musica. Sul funzionamento dell'app MusicCast non ho particolari rilievi da fare: si è sempre dimostrata reattiva e molto comoda, tanto da farmi dimenticare completamente l’uso del telecomando.

Avere sotto mano tutte le funzioni, tutti gli ingressi e i menu è molto comodo, ben più di quanto potrebbe mai essere l’interazione tramite il piccolo display frontale. Per i test ho usato varie sorgenti, specialmente quelle in streaming da servizi come Spotify, Amazon Music e soprattutto Qobuz. In nessun caso ho riscontrato problematiche degne di nota o criticità di alcun tipo.


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Segnalo che con Spotify e Tidal ci si può appoggiare alle funzioni “Connect” che non richiedono l’app Yamaha: basta accedere ai relativi servizi e selezionare N2000A come dispositivo per la riproduzione. L’aggiunta di queste funzioni non ha pregiudicato la qualità del suono: in poche parole lo Yamaha è un ottimo amplificatore che aggiunge all’offerta un pacchetto molto ricco, ma non ha sacrificato l’ascolto sull’altare della versatilità. Il prezzo è ben commisurato per la solidità della costruzione, le prestazioni e le tante funzionalità offerte. Chi cerca un unico prodotto per ascoltare musica liquida troverà in R-N2000A una validissima scelta.

 

CONCLUSIONI


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R-N2000A è un prodotto ben riuscito: è costruito molto bene, con la stessa cura che Yamaha ripone nella progettazione e realizzazione dei suoi amplificatori stereo serie A-S di fascia puù elevata. Le somiglianze con questi ultimi sono numerose: design, soluzioni tecniche e anche la resa sonora sono chiaramente derivate da quelle elettroniche.

Qui si aggiunge poi una ricca dotazione che rende l'ampli/streamer un modello assolutamente al passo coi tempi, capace di interfacciarsi alla rete per riprodurre musica in tutti i modi possibili. Molto interessante anche la possibilità di sfruttare il DAC integrato con sorgenti USB tramite l'apposita porta.


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A completamento del tutto c'è poi la possibilità di eseguire una calibrazione tramite il sistema YPAO, una soluzione interessante che può risolvere alcune problematiche causate dall'ambiente in modo molto semplice. La firma sonora è molto simile a quella dell'amplificatore stereo A-S2200: c'è linearità ed equilibrio e anche una buona riserva di potenza per pilotare diffusori di un certo livello in ambienti di medie dimensioni.

Ovviamente non si tratta della soluzione ideale per tutti: i puristi tenderanno a preferire componenti separati per cucire l'impianto a misura del proprio gusto personale. Chi però cerca un tuttofare completo, ben suonante, capace di fondere tradizione e modernità in un solo apparecchio facile da usare, troverà in R-N2000A la soluzione alle proprie necessità.

Per maggiori informazioni: sito ufficiale Yamaha

Potete condividere la mia stessa esperienza d'ascolto presso Audio Quality

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