LAB preview: Asus PQ321QE 4K
Poco prima dell'IBTS abbiamo avuto per pochissimi giorni un sample del nuovo monitor Asus PQ321QE a risoluzione Ultra HD 4K (3840x2160) con ingresso DisplayPort 1.2 e compaatibile con segnali 4K fino a 60p. Ecco le nostre prime misure
Conclusioni
Il monitor Asus PQ321QE è il primo prodotto a risoluzione Ultra HD 4K per il mercato "consumer" ma in realtà ha molte caratteristiche da prodotto di rango per il settore professionale. L'elevata luminanza, l'ottimo rapporto di contrasto e il gamma eccellente mi permettono infatti di consigliarne l'acquisto anche a chi ne prevede un utilizzo nel settore video professionale.
Per quanto riguarda i colori, sebbene la prestazione generale sia comunque molto buona, il giudizio è comunque sospeso. Il motivo è che vorrei prima verificare, con le opportune correzioni, se il giudizio da possa passare ad "eccellente". Cercherò di avere di nuovo un campione da Asus nel nostro laboratorio, magari in un periodo più tranquillo e lontano da eventi e fiere di settore, in modo da potermi dedicare all'analisi con gli strumenti di misura per il tempo necessario, non solo per i colori ma anche per verificare l'angolo di visione.
Anche per quanto riguarda la qualità costruttiva il giudizio è rimandato. Il display è molto robusto e la costruzione sembra ottima. Eppure, dallo scorso giugno (data della produzione indicata sullo châssis) il monitor Asus deve aver fatto parecchia strada, anche a giudicare dalle condizioni dell'imballo. Il monitor ha almeno tre segni evidenti di colpi diretti, due sul pannello e uno sulla cornice. Per questo motivo non posso capire se il leggero clouding sia un problema nativo o derivato da numerosi trasporti poco rispettosi.
Il prezzo di listino potrebbe sembrare elevato in assoluto ma in realtà, comparato a quello di altri prodotti di simili caratteristiche, deve essere considerato molto contenuto, poiché il prezzo di listino per un monitor IPS 4K professionale può superare agevolmente anche i 10.000 Euro e quello di un prodotto, sempre "pro" ma a da 27" e con risoluzione di 2560x1440, ha un prezzo superiore ai 2.000 Euro.
Per maggiori informazioni: www.asus.com/it/Monitors_Projectors/PQ321QE
La pagella secondo Emidio Frattaroli: voto finale 7,5
Costruzione |
![]() |
-- |
Versatilità |
![]() |
7,0 |
Menu e taratura |
![]() |
7,0 |
Prestazioni video |
![]() |
8,5 |
Rapporto Q/P |
![]() |
7,5 |
PAGINE ARTICOLO
Similar Post You May Like
-
Preview 4K: Galaxy Note 3 vs Acer S2
Durante l'IFA di Berlino ho avuto la possibilità di giocare con i due primi smartphone che... »
-
Anteprima Sony VPL-VW500ES 4K
Se n'è parlato per quasi tutta l'estate e se ne parlerà ancora per molto, molto tempo: il nuovo... »
Commenti (12)
-
come al solito ottima disamina. approfitto per fare una domanda da ignorante ma se si utilizza il monitor con un pc non è meglio affidarsi ad una profilatura fatta da un software che calibrare a manina con i controlli del monitor?
-
Originariamente inviato da: runner;4006185Denghiu. E Ottima domanda!come al solito ottima disamina...
La profilatura che è solo ed esclusivamente software agisce solo sulla LUT della scheda video e del sistema operativo, quindi potrebbe diminuire le sfumature a disposizione, soprattutto se si vogliono sfruttare tutti i 10 bit a disposizione e alcune volte i BIT sono soltanto 8 per componente. La profilatura hardware invece (ovvero fatta nel monitor), agisce sulla LUT del monitor che, tipicamente, come minimo ha 10 bit di profondità colore e in alcuni casi è anche superiore (12 e 14 bit per componente). In quel caso le eventuali correzioni non compromettono il numero di sfumature a disposizione. Non a caso i monitor più costosi hanno la possibilità di calibrazioni hardware, con colorimetro che si collega anche direttamente al monitor, oppure al PC ma che poi carica la LUT direttamente nel monitor.
Se avessi avuto più tempo a disposizione avrei verificato anche questo aspetto: la qualità generale al netto di una calibrazione software con il colorimetro x-rite i1 Display Pro. Tra le altre indagini che avrei effettuato c'è ovviamente l'uniformità e l'angolo di visione. Spero davvero che Asus ci mandi un altro monitor 4K (magari con meno ore e traumi) e che possiamo tenerlo per un tempo un po' più lungo.
Emidio -
Affrontiamo il problema da un altro punto di vista
che mi stà molto a cuore...
LA DISTRIBUZIONE DEI CONTENUTI.
Sembra che nessuno voglia capirlo, non me lo spiego...
In teoria tutti questi prodotti a metà fra Pro e consumer servirebbero a quelli come me che si occupano di piccole produzioni video, il problema viene dopo, come distribuisco il materiale in 4K ?
Già il Full Hd è un problema perché duplicare Blu-Ray ha ancora un costo elevato per piccole tirature, dato che il supporto alla fine non è mai diventato uno standard come avrebbe dovuto ed il Dvd accetto solo la Standard Definition.
Mettiamo i contenuti on-line? Nella maggior parte dei casi li si deve mettere su siti dove vengono regalati oppure per avere un accesso riservato bisogna spendere cifre annuali decisamente alte ed obbligare gli utenti ad avere conoscenze informatiche abbastanza specifiche (registrazione al sito, e mail, pagamento elettronico etc. etc.)
Insomma non so all'estero se con Adsl più veloci e grado di informatizzazione maggiore siano messi meglio, ma qui è un vicolo cieco che secondo me andrà affrontato.
Per fare un esempio è come se una ditta pretendesse di vendere macchine sportive in un paese dove non ci sono le strade.
Gianluca -
Ciao Gianluca.
Tocchi un argomento molto importante che, al momento, soffre della relativa giovinezza dei formati UHD 4K. Anche perché i modelli di distribuzione sono tutti da inventare. Sembra di essere tornati agli albori dell'alta definizione, quando ancora non c'erano neanche HD-DVD e Blu-ray Disc ma già era possibile acquistare i primi TV e le prime videocamere...
Secondo me, rispetto all'HD, con il 4K siamo messi un po' meglio. Youtube già offre la possibilità di distribuire contenuti 4K con qualità accettabile e con possibilità di condizionarne la visione. Certo, bisogna avere un account con google. D'altra parte, in questo primo periodo, è verosimile che solo gli early adopters abbiano accesso alle risorse compatibili con la fruizione di tale servizio (computer con scheda grafica 4K e TV/monitor 4K) e in questo caso è altamente probabile che per queste persone l'alfabetizzazione informatica non sia un problema.
L'anno zero dell'Ultra HD 4K sarà probabilmente il 2014. Anno in cui dovremmo salutare l'inizio delle prime trasmissioni sperimentali 4K visibili anche al vrande pubblico. Nel frattempo alcune aziende iniziano a muoversi. Mi riferisco ad esempio al Nuvola 4K e al canale 4K di Panasonic.
E poi a fine novembre arriverà anche PS4 e la speranza è che Sony riesca a creare un modello di distribuzione anche per contenuti 4K di tipo aperto. Non ci resta che attendere e osservare il tutto con molta, mooolta attenzione.
Emidio -
Sono d'accordo
sulla giovinezza di tutte queste tecnologie.
Forse al momento l'unica strada è l'auto-vendita.
Un pò come ha fatto Dave Grohl per il suo SoundCity, ha venduto il file a costo irrisorio, con tanto di sottotitoli in tutte le lingue per tenere a bada la pirateria ed i costi di distribuzione. -
Il problema é che l'anno zero probabilmente rimarrà tale. Se per guardare un film nel vero FullHD devo ricorre al solo disco blu-ray o se per condividere un filmato on-line registrato in HD con la mia videocamera sono costretto a comprimerlo... a mio parere siamo ancora molto indietro. Le TV digitali/satellitari o il web utilizzano surrogati che spacciano per alta definizione e se pur accettabili non sono degni di questo nome e comunque vanificano le qualità di un pannello 2k. Figuriamoci 4k. Un giorno ci arriveremo ma ad oggi l'utente medio non riesce a sfruttare appieno l'alta definizione. E il professionista ha pochi mezzi per poi distribuire i propri contenuti senza compromessi sulla qualità (o supporto fisico o niente).
-
Originariamente inviato da: SoundCave;4006494Non credo sia l'unica. Ma sono d'accordo che al momento sia una modalità molto interessante. Un ottimo esempio è TimeScapes:... Forse al momento l'unica strada è l'auto-vendita...
http://timescapes.org/products/
Conosco già tre persone che hanno acquistato la versione 4K in H.264 e sono tutte e tre molto soddisfatte. Soltanto una di queste tre però è un consumatore. Uno è un negoziante e l'altro è un distributore di prodotti di elettronica di consumo.
Originariamente inviato da: doc1980;4006497Io cerco di non essere così pessimista. Anche se è molto difficile perché è innegabile che l'italia sia ormai un paese di serie B, televisivamente parlando. Ogni volta che vado negli Stati Uniti, in Germania oppure in UK, rosico un pochino osservando la qualità e quantità di contenuti in alta definizione. E penso a quante belle cose sarebbero potute succedere qui in Italia con una TV di stato in salute come era tra gli anni 80 e 90, tempi in cui il CRIT RAI di Torino faceva innovazione al pari dei giapponesi della NHK. E invece oggi, con il 4K alle porte, ci ritroviamo con i TG RAI in formato 4:3, a bassa definizione e con moltissimi errori di rapporto d'aspetto nei servizi montati.Il problema é che l'anno zero probabilmente rimarrà tale...[CUT]
A proposito di CRIT RAI:
http://www.avmagazine.it/articoli/s...-rai_index.html
Emidio -
Conosco Timescapes, in effetti è un altro ottimo esempio.
Non amo fare il nostalgico , ma ho spesso anche io la sensazione di essere fuori tempo massimo :-) -
Io sulla PS4...
...come vettore 4k ci spero proprio poco. Hai scritto anche tu che oggi come oggi ci vuole un pc di 3 cucuzze per lavorare bene il 4k. La Ps4 è un pc si e no di 500 euro, cosa ci vuoi fare?
I giochi non girano nemmeno in full Hd!!
Le console Next gen sono davvero una colossale scemenza, se rapportate a quello che fu soprattutto la PS3. Quanti anni hai girato per le fiere con la tua fida PS3, come Ultra player HD?
Ecco, caro Emidio, io non mi farei tanto illusioni sul fatto che l'idillio si ripeta con la ps4.....
walk on
sasadf -
Per PC per lavorare intendevo una workstation in grado di fare editing in 4K.
Per riprodurre un file in 4K dovrebbe bastare un PC con un Core i5 e GPU integrata, 8GB di RAM, SSD da 120GB e scheda madre con uscita HDMI e DisplayPort 1.2 integrate, il tutto dal costo compreso tra 500 e 600 euro, sistema operativo escluso.
La PS4 dovrebbe avere tutta la potenza necessaria per riprodurre materiale 4K. E infatti non è questo il problema. Ma solo se ci sarà una vera e propria distribuzione di contenuti 4K attraverso la nuova console Sony.
Emidio