Supertest Sony XW5000ES XW7000ES
Sony ha annunciato in Europa due videoproiettori a risoluzione nativa 4K e sistema d'illuminamento laser-fosfori che sono destinati ad un radioso successo: li ho potuti analizzare in laboratorio per sei giorni e in questo articolo troverete le mie prime analisi, le prime misure, i primi suggerimenti di calibrazione e molto altro ancora
Se qualcuno mi avesse detto, anche pochi mesi fa, che sarebbe arrivato il Sony VPL-XW5000ES, un proiettore a risoluzione nativa 4K, con flusso luminoso REALE di 2.000 lumen, copertura del 95% del gamut DCI-P3 senza filtri colore aggiuntivi, soprattutto con rapporto di contrasto nativo di 10.000:1, l'avrei preso per pazzo. Già l'Epson LS12000 sembrava un miracolo: nativo Full HD con vobulazione, oltre 2.000 lumen reali, 90% del gamut DCI-P3 'senza filtro' e 3.500:1 di rapporto di contrasto nativo, il tutto a 5.000 euro...
Sony XW7000ES con ottica motorizzata
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In Sony qualcuno ha deciso di fare una piccola rivoluzione. Perché oltre al proiettore laser 4K di cui sopra, ad un prezzo suggerito al pubblico di 5.999 euro IVA inclusa, hanno annunciato anche il Sony VPL-XW7000ES, sempre laser-fosfori nativo 4K, con flusso luminoso reale di 3.200 lumen, ottica motorizzata decisamente più importante, anche questo con copertura del 95% dello spazio DCI-P3, rapporto di contrasto nativo di 12.000:1 e prezzo suggerito al pubblico di 14.999 euro IVA inclusa. Negli Stati Uniti è stato annunciato anche un terzo proiettore, più o meno a metà strada tra il 5000 e il 7000, anche nel prezzo. Al momento non è previsto lo sbarco di questo terzo proiettore anche in Europa. Inoltre, se guardo al prezzo in USA del 6000, dannatamente vicino al 7000 europeo, non credo che ne sentiremo la mancanza...
Sony XW5000ES con ottica manuale
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I due (tre) proiettori Sony fanno parte di una piccola rivoluzione che si regge su cinque pilastri: nuovo telaio, sensibilmente più compatto, nuovo sistema d'illuminamento più efficiente e con primari più 'puri', processore video 'X1 Ultimate for projectors' utilizzato già nel VPL-GTZ380, nuove lenti con un rapporto qualità prezzo da non credere e soprattutto nuovi microdisplay SXRD con rapporto d'aspetto in 16:9, diagonale di 0,61" e rapporto di contrasto nativo in linea con i prodotti Sony di fascia più elevata. Partiamo dal telaio, sensibilmente più compatto (36 litri contro i 52 litri del VW790ES con lo stesso flusso luminoso) e in cui si fa largo uso di plastiche riciclate: il risparmio di plastiche vergini nel '5000' rispetto al '790' è del 25%. Anche l'imballo è stato ridotto in maniera significativa, con un risparmio di materiali del 15%. Le dimensioni dei 2 proiettori sono molto simili; il '5000' è solo un pochino più corto e un centimetro più basso.
Entrambi i prodotti sono disponibili con finitura opaca, in nero oppure in bianco, continuano la 'tradizione' nella disposizione dei connettori e dei controlli e introducono una novità molto interessante: finalmente c'è una corona circolare che protegge lo spazio tra il telaio e l'obiettivo. Il sistema di raffreddamento è estremamente silenzioso: anche con la potenza della sorgente luminosa al massimo, il rumore è decisamente contenuto. Se penso al rumore del Sony VPL-VW5000ES (calibrato circa 3.800 lumen) l'efficienza sonora del nuovo Sony VPL-XW7000ES sembra fantascienza. Del sistema d'illuminamento non abbiamo notizie da Sony ma ho eseguito un'analisi accurata con uno spettrometro ad alta risoluzione e il vantaggio in termini di estensione del gamut - senza bisogno di filtri colore aggiuntivi - è piuttosto evidente, almeno rispetto ad altri modelli Sony di fascia più elevata. Le specifiche parlano rispettivamente di 2.000 e 3.200 lumen, chissà in quali condizioni e chissà quanti lumen dopo una calibrazione accurata del bilanciamento del bianco...
Il DSP è lo stesso del 'gigante' VPL-GTZ380 ovvero 'X1 Ultimate for Projectors'. In questi casi è impossibile sapere dove finisca il marketing e inizia la sostanza. Posso comunque anticiparvi che il DSP video non ha nulla a che vedere con quelli utilizzati nei TV. L'ottica del Sony VPL-XW5000 ha un disegno molto simile a quella del glorioso HW65 full HD; il diametro è di 54mm, è costituita da 9 elementi in vetro ed uno in resina e ovviamente il potere risolvente è pienamente compatibile con la risoluzione 4K. Il rapporto di tiro è compreso tra 1,38:1 e 2,21:1 e il massimo fattore di zoom è 1,6X. L'ottica è completamente manuale, con le due rotelle per il lens shift orizzontale (25%) e verticale (71%)nascoste da un coperchio subito a ridosso dell'obiettivo. La messa a fuoco è cosa semplice: la frizione dà un'eccellente sensazione di robustezza mentre il fattore di demoltiplicazione è tale che per il focheggiamento è disponibile un giro intero, ovvero 360 gradi.
L'obiettivo del'XW7000ES è di qualità superiore; il diametro è di 70mm ed è costituito da 12 elementi in vetro - di cui ben 4 a bassa dispersione - più un elemento in resina. Per la messa a fuoco non c'è una sola lente ma un gruppo mobile composto da due lenti, per evitare distorsioni geometriche e per garantire l'uniformità di messa a fuoco anche negli angoli. Il rapporto di tiro è compreso tra 1,35:1 e 2,84:1, con zoom (2,1X), fuoco e lens shift orizzontale (36%) e verticale (85%) motorizzati e con memorie. I nuovi microdisplay sono sempre della famiglia LCoS (Liquid Crystal on Silicon - cristalli liquidi su silicio) che Sony chiama SXRD.
I microdisplay utilizzati fino ad oggi, in tutti gli altri proiettori Sony home cinema 4K (VW290, VW590, VW790, VW890 e GTZ380) hanno una diagonale di 0,74", un rapporto d'aspetto di 1,89:1 e una risoluzione nativa di 4096x2160 pixel: un piccolo spreco poiché per visualizzare contenuti nativi 4K è meglio 'mappare' nativamente le matrici con la risoluzione UHD 4K (3840x2160) ed evitare ricampionamenti. In questi nuovi proiettori, le matrici sono 16:9 e la risoluzione nativa è quella UHD 4K, 3840x2160. A molti una diagonale di 0,61" sembrerà piccina. In realtà, l'area 16:9 dei microdisplay Sony da 0,74" è di 0,706" e la differenza in superficie rispetto ai nuovi microdisplay da 0,61" vale poco più di un terzo. La differenza di superficie rispetto alle matrici utilizzate da JVC è ancora più sottile: i JVC usano matrici 4096x2160 da 0,69" e l'area utile in 16:9 è poco più di 0,65".
Il pannello superiore nasconde i comandi per il lens shift orizzontale e verticale
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Le prime misure di laboratorio
I due 'pacchetti' appena arrivati, in eccellenti condizioni
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Da più di 10 anni a questa parte, effettuare un test di un proiettore home cinema Sony nel laboratorio di AV Magazine è diventato quasi un 'sogno proibito'. In questi anni, Sony ha spedito in redazione soltanto prodotti a 'fine vita', ovvero proiettori letteralmente 'sfondati' e assolutamente inutilizzabili per un test. Per questo motivo, da più di due lustri, preferisco fare test veloci su prodotti di produzione, in occasione di eventi presso punti vendita oppure in fiere di settore. Avere un proiettore in laboratorio per almeno quattro settimane, mi consente di analizzare il prodotto decisamente in profondità, in modo da quantificarne con precisione il flusso luminoso in varie modalità di utilizzo, verificarne il rapporto di contrasto nativo a varie lunghezze focali e lasciare il tempo necessario per la calibrazione, soprattutto con segnali HDR10 e HLG.
Questa mattina, 26 aprile, alle 9:00, già di nuovo in viaggio verso la Francia
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Lo scorso febbraio, quando Fabio Mazzurana di Sony mi ha informato che avrei ricevuto due prodotti di pre-serie, una settimana prima del lancio 'urbi et orbi', pensavo stesse scherzando. Ho capito che era tutto vero soltanto il 19 Aprile alle 9:00 di mattina, quando un corriere ha suonato alla porta, con i due pacchi di generose dimensioni le cui fattezze suggerivano chiaramente il contenuto. Nonostante il tritacarne di impegni, in questi ultimi sei giorni ho sacrificato parecchie ore di sonno, e ho cercate di effettuare finalmente un test super approfondito sui proiettori che diventeranno sicuramente un riferimento assoluto nelle loro rispettive fasce di prezzo. Ho accumulato così tante misure e video che ci vorranno alcuni giorni per estrapolare le informazioni più interessanti.
Rapporto di contrasto del Sony XW5000ES
Misure effettuate con Calman Calibration Software e generatore VideoForge Pro
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Vi basti pensare che per analizzare il rapporto di contrasto nativo, ho dovuto realizzare dei segnali test ad hoc, poiché con il nero assoluto il sistema di illuminamento dimezza la sua potenza, falsando quindi la lettura del rapporto di contrasto nativo massimo. Inoltre ho effettuato l'analisi del rapporto di contrasto anche con APL crescente (Average Picture Level - livello medio dell'immagine) e con ottica su tre diverse posizioni: wide, medio-tele e tele e sempre dopo aver calibrato accuratamente il bilanciamento del bianco. Il calcolo del flusso luminoso è stato appena più complesso e mi ha portato via parecchio tempo. Anche qui ho preferito concentrarmi soltanto sui valori con bilanciamento del bianco D65, anche in questo caso con tre diverse lunghezze focali e con risultati spettacolari. Ho avuto solo una piccola sorpresa che ho dovuto gestire. Di norma, le misure sui videoproiettori vengono eseguite con pattern a tutto schermo, quindi con APL variabile. Io eseguo anche test con pattern con APL costante (molto basso, basso e medio).
Rapporto di contrasto del Sony XW7000ES
Misure effettuate con Calman Calibration Software e generatore VideoForge Pro
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Ebbene, ho scoperto che entrambi i proiettori si comportano quasi come un OLED o un plasma: più scende l'APL, più sale il valore di illuminanza, quindi il flusso luminoso relativo. In alcuni casi la differenza tra la illuminanza rilevata a tutto schermo e quella con area di appena l'1% supera il 10%. Aggiungo che, per mancanza di tempo, ho preferito non effettuare la misura di rilevazione del flusso luminoso ANSI, con 9 zone equidistanti. Ho scelto di rilevare la illuminanza soltanto al centro, moltiplicando quindi il valore per la superficie illuminata. Questa procedura, dà valori decisamente ottimistici sul flusso luminoso. Del resto, da una parte quello che interessa è il valore di luminanza calcolato al centro dello schermo e comunque con fascio luminoso perpendicolare alla superficie da illuminare. A questo bisognerebbe aggiungere come minimo l'uniformità che, per quello che riguarda i due proiettori Sony appena testati, vale il 16% con obiettivo in modalità wide.
Un assaggio delle misure in default in SDR per il Sony XW7000ES
Misure effettuate con Calman Calibration Software e generatore VideoForge Pro
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Approfitto anche per ricordare che i due proiettori appena testati sono di pre-serie e saranno sicuramente superati in prestazioni dai prodotti di produzione che conto di avere di nuovo in esame entro poche settimane. In queste condizioni e con queste premesse, i due prodotti hanno praticamente confermato i dati dichiarati, superandoli anche in più di un'occasione. Nelle peggiori condizioni, ovvero con zoom in TELE e rapporto di tiro massimo, il piccolo XW5000 ha prodotto ben 1.758 lumen D65 che salgono a 1.860 lumen D65 in medio-tele e arrivano fino a 1.907 D65 in modalità 'wide'. I valori si riferiscono alla potenza del laser massima. Ho verificato il flusso luminoso anche a potenze minori, ovvero al 75%, al 50%, al 25% e al minimo, con un risultato rispettivamente pari al 93%, 85%, 75% e 66%. Per essere più chiari, in modalità tele (quella che sarà più utilizzata), il nuovo XW5000 può erogare un flusso luminoso compreso tra 1.758 lumen e 1.160 lumen, davvero tanti pensando ai contenuti SDR. Su uno schermo da 3 metri di base con gain unitario, avremmo rispettivamente 110 NIT e 73 NIT.
Sempre in default, il Sony XW7000ES con segnali HDR10
Misure effettuate con Calman Calibration Software e generatore VideoForge Pro
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Il modello XW7000ES ha superato di gran lunga i dati di targa. Con obiettivo in modalità 'tele' ha prodotto 2.665 lumen; in modalità 'wide' 3.133 e in modalità medio-tele addirittura 3.255 in modalità medio-tele, con ottica evidentemente più vicina al suo punto di massima efficienza. Questo particolare modello di XW7000ES ha sfoderato anche prestazioni sensazionali in default, con bilanciamento del bianco D65 di fabbrica: praticamente perfetto.
Anche il modello XW5000ES ha sfoderato prestazioni sorprendenti in modalità predefinita ma in questo caso una calibrazione certosina ha migliorato ulteriormente le prestazioni in ogni campo. C'è anche da sottolineare che le dimensioni del pattern di misura non ha solo influito sul flusso luminoso ma anche - leggermente - sulla curva del gamma e sul bilanciamento del bianco. Dopo aver pensato che gli strumenti di misura fossero 'posseduti' da qualche entità maligna, ho capito che era tutto ripetibile e ho effettuato un approfondimento che condividerò con voi nei prossimi giorni, come il resto delle misure.
Prima di fermarmi, ma solo per poche ore, posso anticipare che il gamut di entrambe le macchine è molto simile, è davvero gigantesco senza bisogno di filtro colore aggiuntivo che toglierebbe luce (e che in effetti non è previsto) ma si ferma all'87% e rimane un po' lontano da quel 95% dichiarato nei comunicati stampa. Prima di congedarmi, vi annuncio che stasera, alle 21:30, giovedì 28 aprile alle 21:00, sarò in diretta streaming con Fabio Mazzurana (Sony), Marcello Canè (Audio Quality) e Vittorio Bianchi (Videosell) per fare il punto della situazione sui due nuovi proiettori Sony e per svelare altre misure, qualche retro-scena e per rispondere alle vostre domande.
... continua
Commenti (42)
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Originariamente inviato da: cabala;5201561Ripeto la richiesta di fornirmi prima possibile più elementi possibili di queste diverse occasioni, in modo da chiederne conto a Sony. Il mio indirizzo email dovresti averlo. Sono disposto anche a venire personalmente e a mie spese a verificare. Fosse come dici sarebbe uno scoop sensazionale..... è un evento capitato in diverse occasioni e che ha interessato alcuni VPR di questo brand.....[CUT]
Grazie. -
Non era mia intenzione paragonare il funzionamento, solo stabilire che lenti in polimeri non sono sinonimo di bassa qualità.
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Originariamente inviato da: Samu1;5201570Hai fatto bene. Aggiungo che la lente in 'plastica' è quella asferica, ovvero l'ultima, quella 'distale' con il diametro più elevato (54mm per il 5000 e 70mm per il 7000). Visto che la lente in plastica è quella più esterna, dovrebbe essere ancora più semplice verificarne da un lato eventuali problemi di opacità e facilitarne - nel caso - la sostituzione....solo stabilire che lenti in polimeri non sono sinonimo di bassa qualità.
Ho chiesto ad Adriano Lolli, un maestro ottico che conosco personalmente, che produce qui vicino a Teramo obiettivi di qualità stellare e con cui collaboriamo, un parere sulla questione:
https://www.adrianololli.com/index.asp -
Aggiungo anche, presupponendo che ogni lente del sistema ottico di questi vpr abbia l'antiriflesso (non lo so con certezza, ma mi sembrerebbe strano il contrario): l'antiriflesso ha una resistenza termica minore della lente in plastica, quindi se ci fosse un problema di calore eccessivo, prima ancora della lente in plastica, si cuocerebbero gli antiriflessi di tutte le lenti del sistema ottico.
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Originariamente inviato da: Samu1;5201579Concordo. Hai fatto bene a sottolinearlo. Ti confermo che su alcuni elementi interni c'è ovviamente il rivestimento antiriflesso.... se ci fosse un problema di calore eccessivo, prima ancora della lente in plastica........[CUT]
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Interessante: quindi la questione è cosa si può cuocere per primo...
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Non mi nominate Sony, per carità… Ricevuto assistenza zero da Sony e dal rivenditore. Matrici cotte. Altro che farsi in quattro… In quattro(pezzi) è finito il vpr, a martellate!
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Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;5201425Mi capita di tarare 'qualche' proiettore ogni tanto... E in effetti, qualche problema di invecchiamento precoce continuo a incontrarlo anche se sempre meno frequentemente. E non si capisce ancora quali siano le cause. Per fortuna, se non erro, per i proiettori Sony gli anni di garanzia sono 3 e i rivenditori di solito si fanno in quattro per risolv..........[CUT]
Caro Emidio.
Nella tua frase riporti due fattori che sono il fulcro della discussione generata .Il primo è l’invecchiamento precoce rilevato e il secondo è la mancanza delle cause che scatenano questo fenomeno. Il problema vero è il fatto che, l’utente finale, acquista un prodotto di un certo prezzo e di una certa caratura sia economica che di pregio. Non ci sta il fatto che l’utente si deve accorgere. E’ successo anche a me ? Si. Perdonami ma nel 2022 mi aspetto che ci siano, cosi come per le auto e per mille altri dispositivi, dei sensori che attestino un degrado o un problema, magari comunicando all’utente con una segnalazione a schermo o con un led che indichi tale problematica, permettendo cosi al malcapitato di recarsi dal rivenditore. Dai su, un colosso come Sony potrebbe anche implementarlo, magari è un problema della tecnologia applicata? Forse.. non è dato saperlo a quanto pare. Ricordiamoci solo che Sony e si è tolta dal mercato Cinema con i proiettori da Sala, strategia magari commerciale o magari tecnica, chi lo sa, posso riportare però esperienza sul campo di chi proietta in sala che ne racconterebbe diverse. Ha però tenuto la sessione Home Cinema. I rivenditori si fanno in quattro? si, e sono da ringraziare visto che si trovano un boomerang da gestire. Chi non lo segnala ? se ne accorge o quando è tardi oppure quando è stato ri-calibrato o da altri rivenditori che identificano il problema riportandolo all'utente, mica tutti possono stare con la sonda a misurare costantemente, noi prendiamo i dispositivi per guardarci contenuti non per fare analisi. In realtà io MI ASPETTO, da un prodotto di questo tipo, che non accada, punto. Del resto basti pensare che per natura, se su 1 milione di esemplari ho 50 che hanno problemi, è un valore trascurabile, ma non te lo devo dire io, i casi descritti sono molti di più, basta fare una googlata e capire su avsforum o su altre posizioni nel web cosa dice il globo e troverai segnalazioni generiche e disparate, chi per il degrado, chi per lo spostamento verticale ed orizzontale e via dicendo.. magari anche di utenti non competenti ok, in percentuale, ma magari non proprio tutti, e soprattutto se identifichiamo il www come riferimento e non la nostra amata penisola. Io non faccio selezione “di marchio” , sono una persona che ama la tecnologia in generale, ho avuto vpr sia JVC che Sony, sempre di fatto fasce alte, e su quelle continuo a stare. Ultimamente per citarne alcuni 560, 760 e 790 attualmente, e sono inoltre uno a cui piace molto il Reality Creation. Ma sono anche oggettivo e obbiettivo, cosi come è la Fotometria, che è una scienza e che poggia le sue fondamenta sulla fisica, su cui si basa la calibrazione , e i numeri calcolati ( citazione da un tuo video ) di cui tu sei un indiscusso cultore della materia e riferimento. Alla fine ricordiamoci che i soldini , li mette l’utente finale, che vuole godersi, chissa per quanti anni, il suo amato proiettore, non dovendosi tenenzialmente preoccupare di questo e di quello. Quindi , concludo dicendo , se compro una Rolls Royce, può capitare quella sfortunata ? Ovviamente si ! ma è un campione molto basso e di conseguenza trascurabile, speriamo che questo valga anche ora anche per i prodotti di nuova generazione Sony. Dei numeretti, del contrasto e delle altre cose, largo a discussioni ben più complesse, ma questo è un altro discorso
Ciaoo -
Originariamente inviato da: minstreldreamer;5201730Sony non ha mai chiarito quale/i fosse/ro il/i problema/i, Le ipotesi più accreditate riguardano filtri polarizzatori e microdisplay. Ovviamente non si hanno notizie sulla percentuale di proiettori con problemi ma sembra che siano davvero pochi..... Il primo è l’invecchiamento precoce rilevato e il secondo è la mancanza delle cause che scatenano questo fenomeno......[CUT]
Ci sono rivenditori che in questi ultimi 10 anni hanno venduto alcune centinaia di proiettori, anche in Italia. E loro evidentemente conoscono bene la percentuale di prodotti difettosi. Si tratta di un dato che io non conosco.
Se i proiettori con problemi fossero tanti, non vedo come alcuni rivenditori importanti continuino a puntare sui proiettori a marchio Sony. Evidentemente sono consapevoli che i problemi siano perfettamente gestibili.
Originariamente inviato da: minstreldreamer;5201730Improbabile che venga messo un meccanismo del genere anche se, a dirla tutta, in alcuni proiettori Sony ci sono già alcuni sensori che dovrebbero tener traccia di derive colorimetriche per l'autocalibrazione anche se non ho avuto mai l'occasione di approfondire.... dei sensori che attestino un degrado o un problema, magari comunicando all’utente con una segnalazione a schermo o con un led che indichi tale problematica.....[CUT]
La vera spia dell'invecchiamento precoce è il rapido abbassamento del rapporto di contrasto che da 10.000 si dimezza in poche centinaia di ore e che finisce per scendere al di sotto di 2.000:1 entro pochissimo tempo. Ebbene, mi sembra difficile non riuscire ad accorgersi di un problema del genere. In ogni modo, basta spendere 100 Euro per verificare rapporto di contrasto nativo e bilanciamento del bianco.
Prima o poi cercherò di spiegare pubblicamente cosa acquistare e come, spendendo il meno possibile.
Originariamente inviato da: minstreldreamer;5201730Sono d'accordo ma evidentemente, non funziona così. Anche le autovetture - per fare un esempio - tendono ad avere problemi e sta al cliente oppure al suo meccanico di fiducia (equiparabile all'installatore) accorgersi di eventuali problemi.... Alla fine ricordiamoci che i soldini , li mette l’utente finale, che vuole godersi, chissa per quanti anni, il suo amato proiettore, non dovendosi tenenzialmente preoccupare di questo e di quello......[CUT]
Emidio -
Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;5201743Prima o poi cercherò di spiegare pubblicamente cosa acquistare e come, spendendo il meno possibile
Sarebbe una cosa apprezzatissima.
Sono in attesa che mi arrivi il nuovo Sony da AQ e avendo avuto problemi di contrasto con il precedente (dei quali mi sono purtroppo reso conto solo a matrici completamente cotte) questa volta vorrei monitorare in modo puntuale l'eventuale degrado (o più sperabilmente la sua assenza).