Evento Digifast Multimedia a Roma

Emidio Frattaroli 20 Settembre 2018 4K e 8K

A Roma si è svolta una presentazione per la stampa dell'ultima evoluzione del Digifast Multimedia, il "riproduttore" di contenuti multimediali - anche in 4K e HDR - con correzione dell'acustica ambientale e autocalibrazione video integrate

La saletta e la calibrazione audio


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Nella seconda parte della mattinata si è svolta la calibrazione audio dell'intero sistema, a cura di Marco Cavallaro, collaboratore di Marco Bagna, con formazione in fisica, Master in Ingegneria del Suono e una esperienza ventennale come operatore e consulente audio per Paramount, Fox, Medusa ed ora in forze presso Koch Media. Per le misurazioni, Marco ha utilizzato un microfono USB UMIK-1 prodotto da MiniDSP (95 Euro IVA inclusa presso Videosell), collegato direttamente alla Digifast Multimedia Station, dotata di tutto l'occorrente per generare i segnali test, per analizzarli e per elaborare i filtri di correzione.


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All'interno del Digifast viene utilizzato un approccio ibrido, con filtri IIR e FIR, dove la parte IIR consiste in una pre-equalizzazione, con filtri parametrici di precisione completamente programmabili ed indipendenti per ogni canale, che permettono una prima correzione che ha l'obiettivo di una prima sgrossatura dell'equalizzazione; successivamente viene utilizzato un convolutore, cui vengono applicati i filtri FIR per ognuno dei canal. L'applicazione preventiva della equalizzazione parametrica, consente una maggiore "sicurezza" nell'evitare saturazioni (clipping) che in alcuni casi potrebbero abbassare la gamma dinamica o generare artefatti che potrebbero ridurre la resa sonora complessiva.

 
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Il valore aggiunto della Digifast Multimedia Station è proprio questo: l'installazione e la calibrazione audio e video - compresa nel prezzo - che viene effettuata da una persona altamente qualificata qual'è Marco Cavallaro, con esperienza nel settore broadcast, cinema e home video, anche e soprattutto nella preparazione dei mix multicanale. Durante la calibrazione audio, Marco ci ha illustrato alcuni passaggi chiave che fanno la differenza e che soltanto un'esperienza maturata negli anni è in grado di sintetizzare. In ogni modo, la continua evoluzione del software di controllo, renderà decisamente più accessibile all'utente finale le operazioni di calibrazione audio e video, che potranno quindi essere portate a termine con semplicità e in poco tempo, anche dall'utente finale.

Dopo le operazioni di calibrazione, nel pomeriggio ci siamo dedicati all'ascolto e alla visione con una multitudine di contenuti, soprattutto in video e con audio stereo e multicanale, proponento spesso il confronto con e senza calibrazione, verificando anche il sistema di autocalibrazione integrato nel Denon X8500 che non ha fatto un gran bella figura. Tra i più interessati all'ascolto c'è stato sicuramente Marco Cicogna che ha colto subito le potenzialità della macchina e ha quindi analizzato la qualità del sistema pronendo l'ascolto di alcuni brani dalla sua sterminata collezione privata ad altissima risoluzione, proponendo anche alcune riflessioni molto interessanti, oltre alla proposta di analizzare il Digifast all'interno del suo ambiente d'ascolto prima possibile.


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Da sinistra: Fulvio Cecconi (Garman), Mauro Neri (AudioREVIEW), Marco Cavallaro (Microfast),
Marco Bagna (Microfast), Mario Mollo (AudioREVIEW) e Marco Cicogna (AudioREVIEW).

La Digifast Multimedia Station è già disponibile ad un prezzo di 2.990 Euro IVA e installazione incluse, all'interno di un raggio di circa 200km da Milano, sede della Microfast. Per zone più periferiche, dovranno essere presi accordi specifici che prevedano un rimborso spese per i costi di trasporto ed eventualmente alloggio di chi effettuerà la calibrazione. Per gli utenti più smaliziati è comunque possibile calibrare il sistema in pochissime ore, seguendo gli ottimi e precisi tutorial che saranno presto disponibili sul sito ufficiale. In ogni modo, entusiasti della macchina, ne abbiamo portata una in redazione, non solo per l'analisi approfondita ma anche per verificarne il funzionamento su alcuni prodotti audio e video che passeranno nelle prossime settimane nel nostro laboratorio.

Per maggiori informazioni: digifastmultimedia.it

 

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Commenti (159)

Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - Info
  • ellebiser

    18 Marzo 2019, 21:44

    Appena rientro posto qualche scatto da MEG con Oppo...
  • Microfast

    18 Marzo 2019, 21:56

    Penso sia meglio precisare per chi volesse provare che si tratta di riprodurre il Blu Ray UHD e quindi in 4K HDR e non il blu ray normale che ovviamente non proporrebbe le stesse problematiche.
  • fabry660

    19 Marzo 2019, 00:52

    Visto che questa settimana diventerò possessore del digifast e avendo l'oppo 203..vi dirò cosa ne penso.
  • Microfast

    19 Marzo 2019, 11:42

    Ci mancherebbe, per noi ogni esperienza è utile, non trascuriamo niente ed ogni iniziativa è la benvenuta.

    Nelle settimane che seguiranno abbiamo già pianificato ulteriori rilevazioni, questa volte con tanto di documentazione strumentale che non mancheremo di postare al pubblico.
  • gambicarlo

    20 Marzo 2019, 15:48

    Caro @Nordata

    Visto che, vengo di nuovo ammesso in classe dopo l’intervallo in castigo, e ahimè, il buon @Emidio ha centrato tutto nella sua firma (sincero, non ho mai letto il regolamento perché avrò scritto 4 post in 10 anni, chiaramente mea culpa) tengo a precisare che, se vi è una persona che ha causato inutili polemiche, questa è proprio lei. Se fosse stato “accorto” nella lettura così come è stato nell’analisi delle fotografie fatte in modo del tutto amatoriale, avrebbe compreso tra le righe senza centellinare ogni singola mia parola trascritta, che ciò che è stato da me redatto è frutto di una mia riflessione ( Riga 19 del mio primo post ) “ sicuramente non professionale” , ma dettata da ciò che a me è arrivato durante la visione.
    Ho sorriso più e più volte leggendo che… avrei fatto le foto con un cellulare guasto… e avrei fatto tutto ciò scritto cose per giustificare il mio parere… e allibito da questa sua frase, del tutto inconsueta e fuori luogo, le consiglio di rileggere il significato di “un parere” nella lingua italiana.
    Suvvia è più Lecito pensare che, essendo io un non professionista del settore e non avendo un cellulare guasto (Ma secondo lei posto delle fotografie fatte da un cellulare rotto ? Su.... non diciamo castronerie senza senso ) nel momento in cui ho fatto quella fotografia incriminata di cui tanto si è parlato , e per poterla postare visto il limite dei 100k mentre la fotografia naturale era pressochè molto più grande , ho solo fatto un cattura schermo in Windows avendo ridimensionandola per contenere lo spazio… e qui si scopre l’arcano… ecco il grande fotoritocco a valore di quanto scritto ( santi lumi… )
    Ok non avrò badato alla resto e non so per quale motivo cosi sia venuta quella fotografia ma persare che io l’abbia fatto apposta è proprio ridicolo , poi per quale ragione ? Oppure meglio ancora… quando ho fatto la fotografia, l’automatico ha fatto qualcosa di strano o magari tra i vari “cambi sorgente è successo qualcosa, Ne abbiamo fatti molti… sinceramente non le so dire..
    Ma scusi poi il succo della questione è proprio un altro e @Emidio lo riporta nel post del 17/03 alle ore 22:48 sostenendo appunto che.. ........chi se ne frega ??!!… l’idea che doveva passare era proprio quella che lui ha enormemente e dichiaratamente sottolineato e ribadito più volte in tale post sulla qualità emersa e dettata dal lavoro secondo me ottimo ( ecco qui che ricompare il significato di “parere” ) e quindi è la mia opinione, il mio punto di vista ) in merito al prodotto che io ho visionato.
    Pensare però e sentenziando ergendosi a baluardo che io volessi testimoniare la non curatezza dell’Oppo e voler sottolineare il Digifast mi fa veramente rattristire, a maggior ragione in quanto io posseggo quel lettore e che attualmente ancora utilizzo, e che attenzione mica ho rinnegato, ma la mia ventennale esperienza tecnica in ambito sistemistico ci ha insegnato che l’evoluzione porta sempre a superare se stessi, in ogni campo applicativo che si collochi, e che a tutto vi è un compromesso e se qualcuno riesce a superare un ostacolo e brillantemente, basta prenderne atto, indipendentemente da chi sia e cosa rappresenti.
    Io non devo dare spiegazioni né alla Oppo , né alla Microfast, e si figuri, tantomeno a lei , in quanto ho scritto un articolo su un forum autorevole che, in tanti anni di lettura mi ha poi fatto conoscere il mio guru di riferimento ( @Emidio riderà.. ) e che mi ha dato la possibilità tramite @Fabio di Audioquality, di poter entrare guardando dalla finestra i professionisti confrontarsi e coltivare una passione comune con tante tante altre persone.
    Ho conosciuto @Marco e la Digifast dal post di Emidio e successivamente di persona e ho molto apprezzato il loro lavoro , decidendo cosi di condividerlo con chi volesse leggere la mia personale analisi.
    Per concludere questa lunga risposta, io non voglio dire che lei non ha ragione nelle riflessioni fatte, ma ritengo veramente fuori luogo tutta la polemica e le minuziosità fatte sul tema, ipotizzando magici scenari.
    Le ricordo che, alla fine del mio ultimo post , ho scritto che infine vincono i nostri occhi e lungi da me e da qualsiasi altra persona pensare che qualcuno acquisti la digifast e non acquisti l’Oppo per le fotografie che io ho fatto ( Ma per piacere.. siamo seri..)
    Buona Giornata

    Carlo
  • CyberPaul

    20 Marzo 2019, 21:19

    Al di là delle polemiche IMHO non molto costruttive, io avrei un dubbio atroce che mi attanaglia da quando ne ho sentito parlare e che vorrei sciogliere
    Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;4947769
    [CUT]... Con madVR invece viene fatto tutto nella sorgente in maniera dinamica con una precisione al fotogramma...[CUT]

    Questo passaggio significa che il range massimo utilizzabile viene ricalcolato fotogramma per fotogramma? Cerco di spiegarmi meglio con uno scenario esemplificativo:
    [LIST]
    [*]Il VPR riesce a raggiungere 100nit
    [*]Il film (o qualsiasi contenuto) ha un livello massimo di 1000nit
    [*]Un primo singolo frame analizzato (chiamiamolo A) al max arriva a 500nit
    [*]Un secondo frame (B) ha picchi che arrivano a 1000nit (il massimo)
    [/LIST]
    La mia domanda è: nello scenario indicato, madVR sfrutta tutti i 100nit del VPR effettuando per il frame A un mapping 500->100 e per il frame B 1000->100 (e chiaramente i livelli intermedi mappati di conseguenza)?
    Se così fosse nutrirei dei seri dubbi sull'affidabilità di un simile algoritmo, in quanto A avrà una gamma espansa per così dire il doppio rispetto a B, raggiungendo livelli di luci alte di un'intensità luminosa para al doppio del previsto relativamente a B, alterando di fatto l'intenzione del materiale riprodotto. Per capirci, se quello stesso elemento (registrato come 500nit e rappresentato come 100nit) si fosse trovato nel frame B, sarebbe stato luminoso la metà, mappandolo e renderizzandolo quindi su 50nit.
    Sono quasi sicuro di sbagliarmi perché sarebbe lampante l'errore. Chiedo quindi la cortesia di spiegarmi come invece va interpretato questo comportamento dinamico.
  • Nordata

    20 Marzo 2019, 23:02

    Originariamente inviato da: gambicarlo;4948317
    se vi è una persona che ha causato inutili polemiche, questa è proprio lei

    Prendo atto di essere stato polemico.

    Vorrei però fare notare che l'ipotesi del cellulare con qualche problema non l'ho tirata fuori io, mi sono limitato a far notare che le due foto erano, mi si scusi, un obbrobrio, visto che nessuno sembrava averci fatto caso ed erano state inserite per giustificare le lodi, meritate o meno non era certo questo il punto; se si vuole fare un resoconto lo si faccia in modo corretto, favorevole o negativo che sia.

    Le varie scuse o giustificazioni sono state fatte da altri, il punto base per me era il fatto che usarle per illustrare dei comportamenti, negativi in un caso, positivi nell'altro, non mi sembrava molto corretto, sia nei confronti di Oppo che di Digifast.

    Giusto una cosa, il mio nick è Nordata, la @ davanti non c'entra nulla.
  • AlbertoPN

    21 Marzo 2019, 15:05

    Originariamente inviato da: Nordata;4948393
    Giusto una cosa, il mio nick è Nordata, la @ davanti non c'entra nulla.


    Piccolo OT.

    Nelle chat di gruppo, quando metti il segno @ prima del nome, compare la lista dei partecipanti al gruppo e ti permette di selezionare una persona a cui ti rivolgi direttamente, oltre che al gruppo stesso. Come vedi lo ha fatto anche con Emidio e con Marco, perché nel discorso generale in quel momento si è riferito specificatamente a loro, o ha attirato la loro attenzione perché ha citato qualcosa detto direttamente da loro.

    Ha usato anche il grassetto per lo stesso motivo, credo
  • ilmauro

    21 Marzo 2019, 16:02

    Almeno in questo è stato davvero preciso è impeccabile, contrariamente dalle foto .... 🤪
  • CyberPaul

    21 Marzo 2019, 18:42

    Peccato che questa NON sia una chat di gruppo. Oltretutto non compare manco alcuna lista per facilitare l’identificazione. Diciamo che è l’ennesima invasione dei social-cosi che ci sta deviando.
    In realtà avrebbe senso per rivolgersi a qualcuno. Infatti la “chiocciolina“ sta per “at” ossia “a”.
    Andrebbe quindi usato come premessa di una frase rivolta ad una persona in particolare, non semplicemente per menzionarla.
    Che senso ha dire “ho conosciuto A Marco”?. Ha senso invece dire “A Marco: che ben pensi di...”
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