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Risultati da 1 a 15 di 53
Discussione: Il gergo dell'HI-Fi - Ma lo comprendiamo ?
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07-02-2006, 10:28 #1
Il gergo dell'HI-Fi - Ma lo comprendiamo ?
Ho avuto lo spunto per questo intervento da questa discussione, abbastanza diversa dalle solite:
http://www.avmagazine.it/forum/showthread.php?t=44746
Leggendo le prove delle varie riviste di Hi-Fi, principalmente riguardanti i diffusori, ma anche per le amplificazioni, anche il lettore più disattento si sarà accorto che vengono utilizzati termini descrittivi un po' fuori dall'usuale, aggettivi, solitamente "normali" inseriti in un contesto che non è il loro.
Da qui il mio dubbio e lo spunto per questa discussione, che potrà essere utile a chi si affaccia per la prima volta a questo (pazzo) mondo.
Siamo sicuri che leggendo quegli aggettivi tutti pensiamo alla stessa cosa, oppure, detto in altre parole, cosa intendiamo quando li leggiamo ?
Faccio solo qualche banale esempio, i primi che mi vengono in mente, ognuno di voi potrà aggiungerne, l'importante è darne la propria descrizione, così potremo confrontare e correggere le varie divergenze.
- basso rotondo
- sonorità liquida
- sonorità setosa
- grana grossa
- grana fine
- luminoso ma senza asprezze
- palpabile e trasparente
e così via.
A voi la parola.
Solo una cosa: le spiegazioni dovranno adottare termini di cui tutti conosciamo il significato ed inconfondibili (non si può dare una definizione utilizzando termini che hanno a loro volta bisogno di definizione)
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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07-02-2006, 10:57 #2
Ciao Nordata,
credo che qui si cada in cio' che è successo per le degustazioni di vini...
cioe' bisognerebbe utilizzare un disciplinare ben preciso senza dare adito a possibili false interpretazioni, come si fa per le vere degustazioni di vini. (Al contrario di come molte trasmissioni TV fanno intendere).
Dovremmo quindi cercare di descrivere il suono come si è fatto per il vino, in modo chiaro ed inequivocabile, come si puo' descrivere la tannicita' (quella sensazione di velluto sulla lingua che il tannino da) o il sapore di frutti rossi (ciliegia et simila).
Non è certo un impresa facile, ma non lo era neanche per il vino...
Buon lavoro, io leggero' questo 3d sorseggiando dell'ottimo dolcetto o nebbiolo cercando di descriverlo...
Raffaele
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07-02-2006, 11:11 #3
Concordo in pieno con acris... e la cosa non mi dispiace, anche perchè ne so qualcosa di vini
...
Effettivamente alle degustazioni o alle "verticali" serie, l'accettazione di quei termini è scontata e ti permette effettivamente di capire (o meglio "inquadrare") il vino prima di degustarlo. Poi, naturalmente, interviene il proprio gusto ("mi piace", "non mi piace")...
E' necessario darsi un "disciplinare" riconosciuto ed accettato, altrimenti come si potrebbero evitare cose del tipo:
- basso rotondo = basso morbido (per me sarebbe così, ma a questo punto dovrei spiegare "morbido"?)
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07-02-2006, 11:25 #4
beh, io la vorrei prendere da un altro punto di vista.
Chi fa una recensione, come qualunque persona che scrive professionalmente, dovrebbe avere un proprio stile, una propria "leggibilità".
L'eloquio è fondamentale per appassionare il lettore in una recensione tecnica che però voglia essere di tipo discorsivo e non freddamente (e precisamente) numerica.
Se poi si aggiunge che le "sensazioni" di ascolto, sono per definizione qualcosa di non matematico ecco che nascono definizioni molto "pittoresche".
Ovviamente poi succede che alcuni sono molto abili ed "appassionanti" nel modo di esprimere le idee, mentre altri sono spesso patetici imitatori.
Quindi via di definizioni usate a proposito ed a sproposito.
Sono comprensibili?
boh, non lo so, io ci capisco quello che ci capisco, ma mi sembra che ormai certi termini (basso controllato, suono affaticante) siano assimilabili a concetti universali, altri (troppo dettaglio!?, spazio tra gli strumenti!?) sono invece delle locuzioni che vanno dal risibile all'assurdo...
Cosa dire poi degli appassionati che si spacciano per recensori....Mauro Cippitelli
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07-02-2006, 11:30 #5
Scusa Mauro, ma se ho compreso bene lo spirito di Nordata nel porre la questione
Originariamente scritto da nordata
della propria sensibilità nel leggere una cosa qualsiasi (storia, libro, recensione...) e cercasse di mettere su carta delle basi "digitali"
da usare come valori di paragone oggettivi.
Resta inteso che poi il quadro mentale e di sensazioni che ognuno di noi costruisce nella propria testa è assolutamente unico e di conseguenza irriproducibile.
Sì? No? Ho detto panzane?
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07-02-2006, 11:35 #6
appurato che il basso rotondo, non è uomo piccolo e grasso o la sonorità liquida non è dovuta al ferrofluido di raffreddamento dei tweeter
dovremmo chiedere a chi per mestiere redige recensioni su apparati Hi-Fi.
chi meglio i lui potrebbe erudirci sul vero significato di tali termini?
qualcuno bazzica in questo forum
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07-02-2006, 11:40 #7
Obiwan, credevo di aver risposto:
Originariamente scritto da maurocip
Mauro Cippitelli
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07-02-2006, 11:44 #8
Giusto (per entrambe le affermazioni
)
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07-02-2006, 18:00 #9
Originariamente scritto da maurocip
brutta gente!!
io mi tengo lontano da certa gente....
walk on
sasadfRealSasaDF Theater 2 is back online
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08-02-2006, 18:35 #10
Il senso di questa discussione è proprio quello di verificare se tutti, come dovrebbe essere, pensano alla stessa cosa quando leggono o sentono uno dei tanti termini entrati nell'uso comune dell'Hi-Fi.
Anche qui sul forum si leggono sovente.
Il punto è proprio questo, se ognuno pensa a una cosa diversa quando scrive o dice un aggettivo, come ne veniamo a capo ?
Se si parla di distorsione, di frequenze alte carenti o eccessive, di mancanza di smorzamento del woofer, credo non vi siano possibilità di dubbio e tutti avranno in mente un ben preciso quadro della situazione; quando in vece si sentono termini a volte fantasiosi e poetici, cosa pensiamo ?
Il punto è tutto qui.
Il mio intento era quello di avere degli interventi di gente che spiegasse con altri termini gli aggettivi di cui stiamo discutento, magari per riuscire a fare un glossario (quasi) definitivo.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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08-02-2006, 18:43 #11
non esistono termini oggettivi, visto che stiam discutendo di percezioni sensoriali personali, le quali non possono che essere soggettive.
Per le questioni oggettive ci sono le misure, ma qui siamo nel REgno del GPM, e lì io non posso metterci bocca..
Nella mia rece delle JBL serie L recente, non ho potuto certo offrire riscontro oggettivo, essendo sprovvisto di qualsivoglia strumento di misurazione(saprei usare del resto si e no un fonometro), e quindi, mi sono sforzato di aiutare a rendere l'idea delle sensazioni che provavo. Di più non credo si possa fare, e non chiedo altro al recensore di turno sui giornali.
QUello che mi da in bestia è quando il già risicato spazio di 4 pagine di una recensione, inframezzate da una serie di foto + o meno grandi, non vengono investiti per queste descrizioni sensoriali soggettive(che aiutano a rendere l'idea se di quell'oggetto potresti cadere innamorato o meno), bensì vengono utilizzati per divagazioni che hanno ahime solo il senso ed il valore di meri voli pindarici fini a se stessi, i quali, alla prova dei fatti, all'acquirente della rivista, il quale voleva leggere se quel prodotto andasse o non andasse, interessa punto!!(ogni riferimento ad una recensione letta recentemente.....
)
walk on
sasadfRealSasaDF Theater 2 is back online
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08-02-2006, 18:45 #12
Per i vini ci sono i corsi per sommelier o le varie degustazioni. Ma per l'hi-fi ritengo sia molto più difficile poter informarci. Basta constatare che la magior parte di noi non riesce nemmeno a comprare un ampli dopo averlo sentito con le casse tipo le sue o viceversa
Stefano
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17-02-2006, 19:54 #13
Qualcuno sa spiegarmi cosa si intende per "alti argentini"?
Pallavolisti sudamericani?
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19-02-2006, 01:12 #14
Originariamente scritto da sasadf
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19-02-2006, 08:26 #15
Al nostro amico calabrese che ha avuto l'impianto recensito su Home Cinema & Confort faccio i miei complimenti.
Pero' vorrei sapere cosa sono le voci FRAGRANTI che escono dal suo centrale (così scrive il recensore..)
Profumano?
Con simpatia
Ale