Pina 3D
L'intenso, coinvolgente omaggio del maestro Wim Wenders che celebra in 3D il talento senza tempo della coreografa Pina Bausch. Da BIM distribuzione 01 Rai Cinema
Dal genio visivo del maestro Wim Wenders il coinvolgente omaggio a un altro talento, quello di Pina Bausch, anima e corpo del teatro danza, ballerina e coreografa la cui arte visiva Wenders incontrò casualmente al Teatro la Fenice di Venezia, una notte d'estate del 1985. Folgorato dagli elementi viscerali che lo raggiunsero, forza evocativa di incredibili sensazioni in grado di trasportarlo in un'altra dimensione, quella della comunicazione attraverso corpi che danzano, dialoghi forti senza proferire parola, trasmissione di molte più emozioni di quanto la settima arte sia capace.
Wenders incontrò subito la Bausch proponendole una collaborazione, divenuta realtà a vent'anni di distanza, poi interrotta dalla prematura scomparsa di Pina a 68 anni, il 30 giugno 2009 e la decisione del regista di annullare la produzione. Qualche mese più tardi furono gli stessi ballerini a spingere Wenders a riprendere in mano il progetto, desiderosi di provare le quattro pièce che Pina aveva previsto per le riprese, immagini poi curate da Wenders nel nuovo linguaggio delle tre dimensioni.
Il progetto quindi mutò da film concepito assieme alla Bausch a un'opera omaggio all'artista, senza nemmeno immaginare di cosa avrebbe parlato. Con sole quattro pièce il film risultava però incompleto e così Wenders nei mesi successivi fece ai ballerini domande sulla Bausch ottenendo per risposta una danza di colori che l'hanno rappresentata su grande schermo meglio di un'opera pittorica. Il film è completato da immagini di coreografie mai rappresentate, riflessioni di chi ha lavorato con Pina e la stessa Bausch durante le prove che alla fine saluta con l'emblematica affermazione “dance, dance...otherwise we are lost”.
Qualità video
BD-50, codifica MVC con retro compatibilità per sistemi solo 2D. Formato originale 1.85:1. La visione riserva notevole solidità e precisione dei particolari, alternando sequenze in cui si fa sentire un contenuto rumore video, legato alle scelte cinematografiche che hanno vincolato l'illuminazione dei set.
La visione tridimensionale consente di ritrovarsi proiettati sul palco e all'interno delle singolari location che hanno fatto da contesto alle sequenze di danza. Minimo ghosting, Intensità colori, neri saltuariamente meno solidi in secondo piano e sui fondali.
Qualità audio
Unica traccia DTS-HD Master Audio 5.1 canali multilingue con sottotitoli. La scena sonora è intensa e mediamente dinamica, con minima presenza di elementi in gamma medio bassa e l'intenso accompagnamento di musica prevalentemente classica.
Contenuti extra (SD/HD)
38 minuti di scene eliminate, 17 minuti di intervista al regista, trailer.
La pagella secondo CineMan
Film | ![]() |
9 |
Authoring | ![]() |
7 |
Video 3D | ![]() |
9 |
Video 2D | ![]() |
8 |
Audio | ![]() |
8 |
Extra | ![]() |
7 |
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Commenti (3)
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pensavo fosse un film sulla moglie del ragionier ugo fantozzi
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Teatro e 3D: ottimo connubio!!!
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Vista la deriva farcita di disgusto e ironia per questo titolo - avviata da qualche saccente buontempone in un vecchio thread - spero che in questa discussione si rimanga civilmente in topic.
Personalmente ho apprezzato l'iniziativa, peraltro sostenuta da un nome importante come Wenders, sotto molti punti di vista. Ritengo sia la strada giusta per una corretta valorizzazione del 3D anche dal punto di vista culturale, non segregandolo ai meri effetti hollywoodiani e mettendolo a disposizione di un media fortemente tradizionale; si creerà un'opportunità di (ri)valutazione anche per gli spettatori meno predisposti alle innovazioni.