Monitor Philips 4K BDM4065UC
Il grande monitor Philips da 40" è basato su un pannello LCD VA che ha il miglior rapporto di constrasto nativo che abbiamo mai misurato, ha una risoluzione nativa UHD 4K, ingressi DisplayPort 1.2, HDMI con MHL e anche VGA, tante funzioni PIP e PAP, il tutto a meno di 700 Euro, IVA inclusa
Introduzione: le dimensioni contano?
L'accelerazione che ha subito il settore dei monitor a risoluzione 4K in questo ultimo anno è pari al fermento che c'è nel settore dei TV, seppur con una differenza fondamentale: il vantaggio di una risoluzione 4K su un monitor è immediatamente sfruttabile, anche con i più semplici computer, anche con scheda grafica integrata nella CPU. Dico immediatamente poiché se per i televisori (e i pochissimi proiettori), siamo ancora in attesa dell'inizio di una vera e continua distribuzione dei contenuti a risoluzione nativa 4K, per quanto riguarda un computer, è sempre possibile impostare la risoluzione d'uscita della scheda grafica a risoluzione 4K e poter sfruttare l'elevata risoluzione disponibile visualizzando più contenuti sulla stessa pagina. C'è però una considerazione da fare che è molto importante quando si parla di risoluzione, specialmente nella riproduzione delle immagini di un computer. Una premessa che riguarda la nostra capacità di percepire la risoluzione e che è funzione di tre caratteristiche:
1- il rapporto di visione (ovvero del rapporto tra le dimensioni dello schermo e la distanza da cui lo osserviamo);
2- la risoluzione nativa;
3- l'acutezza visiva dei nostri occhi.
Per capire di cosa sto parlando, qualsiasi sia il display con cui state leggendo questa pagina, cercate di allontanare lo schermo dai vostri occhi in maniera progressiva: arriverete presto ad una distanza tale che il testo inizierà ad essere poco leggibile, generando un leggero fastidio. Continando ad aumentare la distanza tra i vostri occhi e lo schermo, non riuscirete più a leggere.
Senza entrare in complesse formule matematiche e rinunciando a forbite citazioni dai più autorevoli trattati di oculistica, mi limiterò a dire che - a parità di dimensioni dello schermo - se passiamo da un monitor a risoluzione full HD 1080p ad un altro a risoluzione Ultra HD 2160p, dovremmo dimezzare la distanza di visione. Il mio monitor di riferimento full HD, che sto utilizzando per scrivere questo articolo, ha una diagonale di 24" e una base di circa 50 cm: i miei occhi sono ad una distanza di circa 65 cm, quindi il rapporto di visione è di 1,3:1. Se al posto del mio monitor ne usassi un altro, con la stessa diagonale ma con risoluzione Ultra HD (3840x2160) invece che Full HD (1920x1080), dovrei finire a poco più di 30 cm dallo schermo. Se volessi rimanere alla stessa distanza che ho adesso, dovrei aumentare le dimensioni dei caratteri, perdendo quindi il vantaggio principale di un monitor 4K: l'aumento di densità e la possibilità di visualizzare più contenuti.
Con questa premessa, il "mio" rapporto di visione ideale quando lavoro davanti ad un monitor Ultra HD 4K dovrebbe essere di circa 0,65:1. Ad esempio, per un monitor da 27" come l'ottimo Acer S277HK che ho analizzato in questo articolo, i miei occhi dovrebbero essere a meno di 40cm dallo schermo, con poco spazio tra il piedistallo del monitor e il bordo della scrivania per posizionare tastiera, tavoletta grafica e ogni altro dispositivo di input che possiate immaginare. Ecco perché le dimensioni di un monitor a risoluzione 4K diventano estremamente importanti e devono essere valutate con molta attenzione. E dopo aver provato per qualche giorno i 40 interminabili pollici del monitor Philips, sarà davvero difficile accontentarsi di qualcosa di più piccolo.
Veniamo quindi al prodotto che è oggetto di questo test. Si tratta di un monitor con pannello LCD con tecnologia VA (Vertical Alignment), diagonale netta di 39,56", retroilluminazione WLED, risoluzione nativa Ultra HD 4K (3840x2160) con pieno supporto al segnale video Ultra HD 4K (3840x2160) fino a 60p e una dotazione di ingressi video a dir poco completa: una porta DisplayPort 1.2, una porta miniDisplayPort 1.2, due porte HDMI 1.4 di cui una compatibile MHL e in più anche una porta D-sub 15 poli per il segnale RGB analogico (chiamato impropriamente "VGA"). Non manca un ingresso audio minijack, l'uscita cuffia sempre minijack e un "hub" USB 3.0 con un ingresso e quattro uscite. Il prezzo è molto interessante: meno di 700 Euro IVA inclusa.
Caratteristiche dichiarate
produttore | Philips | DSP video | n.d. |
modello | BDM4065UC | inclinaz. / rotaz. | no / no |
prezzo | € 700 IVA inclusa | altezza variabile | no |
risoluzione nativa | 3840 x 2160 | analog in | HD-Sub 15 poli (VGA) |
tecnologia | LCD VA | DVI in | no |
B.L.U. | WLED | HDMI in | 2 (1x 1.4 + 1x MHL) |
diagonale | 40" | DP in | 1 DP + 1 miniDP |
DSP video | n.d. | SDI in | no |
luminanza max | 300 NIT | HDCP | n.d. |
rapp. contr. (max) | 5.000:1 (50M:1) | USB | 5 (4+1) USB 3.0 |
bit nativi / LUT | 8 / n.d. | automazione | RS232 |
calibrazione bianco | 1 punto | dim. (+ base) mm | 904x515x88 (904x589x213) |
calibrazione gamma | 5 valori (1.8 / 2.6) | peso (+ base) | 8,5 kg (1,2 kg) |
calibrazione CMS | no | consumo (st.by) | 62,2 W (0,5W) |
Note e ulteriori informazioni | |||
Caratteristiche dichiarate: www.philips.it/c-p/BDM4065UC_00 Prezzi e disponibilità su: amazon.it - trovaprezzi - ePRICE |