Samsung Premiere: fine dei proiettori?

Emidio Frattaroli 19 Ottobre 2017, alle 17:29 Video Proiettori

La corazzata Samsung entra nel settore Cinema dalla porta principale con LED-wall HDR a risoluzione 4K e 8K, 500 NIT, nero assoluto e gamut DCI per una vera rivoluzione del settore

 

L'utilizzo di moduli LED per la produzione di schermi di grandi dimensioni nei cinema è un'idea che farebbe felici molte persone ma per vari motivi - soprattutto per limiti tecnologici - non è stata mai una strada praticabile. Lo scorso anno, mentre si parlava già della soluzione SONY CLEDIS, evidentemente ancora lontana dalla effettiva praticabilità,  Samsung ha sorpreso tutti presentando a Marzo a Las Vegas un prodotto sensazionale e di cui abbiamo parlato in questo articolo: uno schermo LED RGB a risoluzione 4K (4096x2160) e con base di 10,3 metri.

Samsung ha installato il primo schermo questa estate (ne abbiamo parlato in questo articolo) ed oggi in Corea del Sud ne sono entrati già altri due in funzione. Qualche giorno fa sembra che Samsung abbia registrato il marchio "Samsung Premiere" e secondo alcuni analisti dovrebbe essere il nome del prodotto che sarà presto sul mercato europeo e americano. Alla domanda fatidica del "quando" non ci sono ancora risposte precise ma da alcune fonti attendibili sembra che la corazzata Samsung dovrebbe iniziare il suo ingresso in "pompa magna" nelle sale di tutto il globo terracqueo ad iniziare dalla prima metà del prossimo anno. 

Sarà la fine del mercato dei videoproiettori? La risposta ovviamente è una sola: dipende. Dipende dagli investimenti richiesti per l'installazione, il TCO per l'esercente e l'affidabilità. Non solo: sarà anche importante che venga standardizzato un formato DCI che possa veicolare anche contenuti in HDR. Perché sarebbe uno spreco avere un LED wall del genere, capace di 500 NIT e un rapporto di contrasto "fotonico" ed essere limitati ai contenuti "tradizionali". Vi ricordo infatti che ad oggi i contenuti in HDR possono essere visti soltanto nelle 120 sale "Dolby Cinema" di tutto il mondo - nessuna in Italia e soltanto sei in Europa (Francia, Spagna, Olanda ed Austria) - e in qualche sala che utilizza il sistema Eclair Color con proiettori Sony.

A giudicare dai click ricevuti dai due articoli in cui vi abbiamo parlato del "LED Cinema", oltre che dal notevole interesse mostrato da parecchi esercenti, sembra che questo sia un argomento molto caldo. Motivo per cui torneremo presto sul tema con un approfondimento tecnico.

 

Commenti (8)

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  • g_andrini

    19 Ottobre 2017, 18:21

    L'hdr è il nuovo 3d stereoscopico per l'industria del cinema. In effetti è un prodotto innovativo, ma non credo sostituirà i proiettori digitali in toto, sono in sviluppo proiettori più performanti sia per luminosità che in croma.
  • Emidio Frattaroli

    19 Ottobre 2017, 19:40

    Originariamente inviato da: g_andrini;4777750
    L'hdr è il nuovo 3d stereoscopico per l'industria del cinema. In effetti è un prodotto innovativo, ma non credo sostituirà i proiettori digitali in toto, sono in sviluppo proiettori più performanti sia per luminosità che in croma.
    Non sono d'accordo con la tua risposta perché mischi capra e cavoli e fai un paragone che non ha senso.

    l'HDR NON è il nuovo 3D stereoscopico che sta già morendo. Al contrario del 3D, dell'HDR non se ne potrà più fare a meno.

    Per il resto, come ho anticipato nell'articolo, sono d'accordo sul fatto che il LED Samsung non sostituirà i proiettori. Ma non c'entrano per niente i presunti nuovi proiettori più performanti in luma e croma che sono in sviluppo (dove?).

    Proiettori laser, già estremamente luminosi e con croma migliore di quello di un LED ci sono già.

    La soluzione Dolby Cinema con doppio proiettore laser e con doppia modulazione è già più performante, può raggiungere un gamut molto ampio, quasi a coprire tutto il rec BT.2020. Però i limiti di dettaglio e risoluzione - rispetto ad un display - non sono superabili. Su un display LED i pixel sono tutti lì; con un proiettore invece devi sempre fare i conti con la messa a fuoco, le aberrazioni cromatiche e il microconstrasto che può essere abbassato dalla superficie dello schermo.

    Bisogna anche fare i conti con il rapporto di contrasto reale che c'è in sala, quindi con la luce residua che c'è in ambiente (luci di emergenza, segnapassi, etc.) e come questa interagisce con la tela dello schermo. Per un display come il LED di Samsung è molto più semplice e il rapporto di contrasto rimarrebbe elevatissimo anche con le luci di emergenza a cui - purtroppo - siamo abituati in qualche sala troppo zelante in termini di sicurezza.

    Tornando al motivo per cui i proiettori non moriranno subito, secondo me il motivo è diverso.

    Oggi si può acquistare un proiettore per cinema a risoluzione 4K con poche decine di migliaia di Euro. Se hai già uno schermo bianco non troppo grande - diciamo fino a 10 metri di base - è un ottimo affare, sei in grado anche di proiettare contenuti HDR fino a 100 NIT.

    Non credo che la soluzione di Samsung possa essere competitiva - economicamente parlando - da questo punto di vista.

    Emidio
  • pela73

    19 Ottobre 2017, 21:31

    Credo che il problema del cinema è anche la parte audio che sta dietro lo schermo.
  • pclarici

    19 Ottobre 2017, 21:53

    Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;4777781
    Non credo che la soluzione di Samsung possa essere competitiva - economicamente parlando - da questo punto di vista.

    Concordo in toto con la tua analisi. La discriminante è il prezzo: se riusciranno a rimanere competitivi con i nuovi laser/fosfori ad alto contrasto (leggi: massimo +50% rispetto a Sony 815 e Christie 4325) avranno una possibilità seria, se cercheranno di puntare all'ultra high-end come Dolby Cinema non ne sarei tanto sicuro. Sotto agli 80K ci farei un pensierino anche io, l'unica cosa che mi preoccupa è quella di spostare in sala - di fatto in balìa del pubblico - il componente più costoso della catena. L'audio a mio parere è il problema minore.
  • pela73

    20 Ottobre 2017, 00:41

    Anche il telo è una componente delicata alla portata del pubblico.
    Sarei curioso di capire come si risolverebbe la questione audio, tipo mettere i diffusori attorno allo schermo immagino.
  • pclarici

    20 Ottobre 2017, 00:51

    Il telo costa 90€/mq a dir tanto, e parliamo di un Harkness Perlux 240. Un bianco matte standard - che per comodità chiameremo l'unico schermo possibile - meno della metà. È un po' diverso.
  • Emidio Frattaroli

    20 Ottobre 2017, 09:03

    Sotto agli 80k?

    Non credo proprio, purtroppo. Non all'inizio.

    Con un LED-wall (in teoria più che robusto e utilizzato in situazioni ben peggiori rispetto alla sala cinema) non solo non serve lo schermo (tela e struttura) ma neanche la cabina di proiezione climatizzata. L'audio del canale centrale va splittato in due, sopra e sotto: agendo con fase, livello e dispersione, la sorgente virtuale sarà dietro lo schermo. Destro e sinistro devono stare ai lati.

    La soluzione Samsung sulla carta è nettamente superiore al Dolby Cinema. Tranne che per il gamut (ammesso che serva andare oltre il DCI) tutto il resto è super. Ci sono 120 sale Dolby, con costi immaginabili. Credo che 20 metri di Samsung a risoluzione 8K potrebbero costare quasi come un Dolby Cinema. Ma vuoi mettere?

    Emidio
  • thegladiator

    22 Ottobre 2017, 10:55

    Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;4777781
    l'HDR NON è il nuovo 3D stereoscopico che sta già morendo. Al contrario del 3D, dell'HDR non se ne potrà più fare a meno.......[CUT]


    Purtroppo Emidio il concetto che l’HDR sia il nuovo giochino con data di scadenza che va a sostituire il giochino già scaduto del 3D è piuttosto diffuso, leggo molto spesso sul forum che il messaggio che passa è questo. E come già sottolineato da te, niente di più sbagliato.

    L’HDR, molto più della risoluzione 4K (quantomeno in ambito casalingo con rapporti distanza di visione/diagonale non idonei), costituisce un passo avanti sostanziale e significativo in termini di qualità di visione, in termini non solo di dinamica ma per il fatto che trascina con sè i 10 (e anche 12...) bit per componente cromatica e un gamut finalmente allineato almeno a quello DCI P3 del cinema digitale. E la differenza con contenuti SDR, se l’HDR è implementato bene (e al momento non sempre è così purtroppo), è eclatante considerando i tre fattori (dinamica, bit e gamut) appena citati.
    Ma confido che gli utenti, anche quelli meno smaliziati dal punto di vista tecnico, pian pianino se ne renderanno conto e come hai detto non ne potranno più fare a meno. Siamo solo all’inizio...

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