Steve Jobs 1955 - 2011

Redazione 06 Ottobre 2011, alle 11:29 Mobile

Con un breve e scarno comunicato, Apple comunica la morte di Steve Jobs, avvenuta ieri sera, dopo la lunga malattia al pancreas che ha tentato di sconfiggere negli ultimi anni

San Francisco, 5 Ottobre 2011. "Apple ha perso un genio visionario e creativo, e il mondo ha perso una persona straordinaria. Chi di noi ha avuto la fortuna di conoscere Steve e lavorare con lui ha perso un amico, una guida, una fonte d'ispirazione. Steve lascia un'azienda che solo lui avrebbe potuto costruire e il suo spirito resterà per sempre lo spirito di Apple".

Con questo scarno comunicato e la sua immagine in home page, Apple saluta Steve Jobs, fondatore dell'azienda della mela morsicata; un addio che arriva poche ore dopo l'annuncio del nuovo iPhone 4S. Steve Jobs ha passato gli ultimi anni tra la lotta contro il tumore al pancreas e la creazioni di alcuni dei prodotti che segneranno indelebilmente questa epoca.

Commenti (34)

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  • petshopboy

    08 Ottobre 2011, 12:41

    Qualche aneddoto sulla azienda più gay friendly del mondo (Apple), a dimostrazione che S. Jobs non era avanti solo in questioni prettamente legate al suo lavoro, ma anche nel sociale:

    L'ex CEO di Apple è morto a 56 anni dopo aver lasciato nel mondo dell'hi-tech intuizioni e creazioni che hanno modificato l'esperienza tecnologica di tutti, e non solo di chi possiede un oggetto targato Apple.

    I prodotti Apple sono particolarmente popolari nella comunità LGBT (Lesbiche Gay, Bisessuali, Transgender,) i prodotti della mela sono il frutto di un lavoro di design, tecnologia e coraggio. Ecco i cinque fatti per cui la comunità LGBT lo ricorderà:

    1) Il logo rainbow: il primo logo della Apple era una mela completamente rainbow. Il design venne creato da Rob Janoff nel 1977, anno in cui le rivendicazioni del movimento lgbt in America erano nel pieno.

    2) Le pratiche di assunzione gay friendly: Apple è stata una delle prime aziende a porre attenzione alle pratiche di assunzione per le persone lgbt raggiungendo il punteggio massimo di 100 nello Human Rights Campaign's Corporate Equality Index. Oggi sono di esempio per le altri grandi aziende le pratiche di tutela delle persone lgbt sul luogo di lavoro, i benefits estesi ai loro partner, e i corsi al rispetto rivolti alle persone eterosessuali.

    3) Il design: secondo un sondaggio del 2011, gli uomini gay possiedono in media 1,4 volte un iPhone rispetto agli etero. Complice anche il design elegante e sexy così come il packaging di tutti i prodotti della mela.

    4) La beneficienza alle cause lgbt: 100,000$. A tanto ammonta la cifra donata dalla Apple per la celebre campagna che chiedeva di votare no all'abolizione dei matrimoni gay in California con il referendum Proposition 8. Parallelamente Apple non ha mai finanziato campagne antigay.

    5) Tim Cook come suo successore: Steve Jobs ha personalmente indicato Timothy Cook come suo successore al vertice dell'azienda. Oggi è la persona gay più potente del mondo.

    http://youtu.be/iWYqsaJk_U8
  • rossoner4ever

    08 Ottobre 2011, 13:40

    Stay hungry, stay foolish!
    Ciao Steve....
  • Don_Zauker

    10 Ottobre 2011, 12:56

    La migliore riflessione, a mio parere, per sintesi ed equilibrio sulla scomparsa del CEO Apple: San Jobs, un articolo di Massimo Gramellini apparso su La Stampa dell'8 ottobre scorso...
  • guest_101415

    17 Ottobre 2011, 05:52

    L'aspetto straordinario dell'esperienza che un uomo di questa portata ha saputo lasciare non riguarda secondo me tanto il lato geniale e visionario del suo esempio, ma, al contrario, il lato umano; il fattore scatenante della santificazione non nasce a mio avviso dal considerarne l'aspetto creativo, imprenditoriale o dittatoriale: capitani di ventura magnati ed illuminati se ne sono visti passare, e non pochi. Qui si parla della forza che ha avuto un uomo colpito da più disgrazie durante l'intero arco di una vita, forza che gli ha permesso non solo di camminare (e forse sarebbe stato sufficiente per considerarlo già così un grand'uomo), ma addirittura di volare, di spiccare il salto; e non all'altezza degli altri: al di sopra degli altri. Insomma ha fatto il botto in termini di vita, nonostante le difficoltà.

    Forse il Forum è popolato da tecnici esperti ed attenti che guardano più all'invenzione e dicono Meno male che oppure In fondo l’idea non era neanche sua o anche Avrei potuto farlo io se, ma mi sorprende che nessuno abbia parlato dell’uomo sofferente che decide testardamente di parlare alle platee nonostante riesca a mala pena a reggere con le braccia l’ultimo gioiellino sfornato.

    Questa è la lezione, questo è esempio, questi sono fatti: paragoni e valutazioni di varia natura mi sembra puntino al dito (il prodotto finito e il confronto con altre invenzioni esistenziali) e non alla luna (la strada tracciata e aperta); per il solo fatto che i nostri figli cambieranno radicalmente il loro approccio alla cognitività, all’apprendimento, all’esperienza (che poi determina il futuro stesso delle generazioni a venire) bisognerebbe non dico inchinarsi, ma togliersi il cappello di fronte a ciò che abbiamo la fortuna di testimoniare.
    In quest’ottica, evitare di dare commenti di altro tipo non mi sembra tanto ipocrita quanto indice di buon senso: saranno altri i luoghi e i tempi che chiameranno la critica a dare il proprio giudizio.

    Gramellini dice bene: la fame di valori e modelli porta a risultare eccessivi e a sfiorare la pateticità, ma non so perché il suo articolo mi ha fatto tornare alla mente una frase di Churchill che recita più o meno: “A volte l'uomo inciampa nella verità, ma nella maggior parte dei casi si rialza e continua per la sua strada”.
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