CES: JVC cuffie con Exofield a 7.1.4 canali
Il nuovo sistema di Home Theatre di JVC con tecnologia Exofield che offre un’esperienza di ascolto multi-canale calibrata sull’ascoltatore direttamente in cuffia
JVCKENWOOD Corporation presenta un nuovo sistema wireless che permette la ricostruzione della scena sonora multicanale durante l’ascolto in cuffia. JVC XP-EXT1 utilizza la tecnologia proprietaria Exofield ("exo" come in "esterno", e "field" in riferimento al campo sonoro) di localizzazione spaziale del campo sonoro, per consentire agli utilizzatori di cuffie di sperimentare appieno l’effetto delle sorgenti audio multicanale come Dolby Atmos e DTS:X. Inoltre, il campo sonoro è ottimizzato a seconda dell’ascoltatore e dell’ambiente di ascolto per garantire l'esperienza più realistica e coinvolgente possibile.
Il sistema si compone di due parti, cuffie e processore digitale associati a un'app mobile. Le cuffie sono dotate di un'unità driver al neodimio da 40 mm e si collegano al processore tramite una trasmissione wireless a 5GHz di banda. Inoltre, il processore ha un terminale di ingresso/uscita HDMI che supporta l'uscita su display e proiettori compatibili con 4K e tre ingressi HDMI per consentire la connessione di un massimo di tre dispositivi.
Utilizzando i microfoni integrati nelle cuffie e l'app per smartphone è possibile misurare le caratteristiche acustiche dell’ambiente di ascolto, Queste vengono confrontate con un database che raccoglie svariate misurazioni acustiche e viene selezionato un algoritmo corrispondente per fornire un'esperienza di ascolto costruita su misura a seconda dell’ambiente sonoro circostante. Di conseguenza, gli appassionati di home theater possono sperimentare l'audio multicanale fino a 7.1.4 canali utilizzando le cuffie, ma con la sensazione che il suono provenga da altoparlanti virtuali.
Le cuffie XP-EXT1 saranno disponibili dalla primavera 2020 al prezzo di € 1000.
Per maggiori info: JVC Exofield
Commenti (7)
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Sembrerebbero interessanti per un uso condominiale e serale .Qualcuno è riuscito a trovare il manuale? Piuttosto care ma dovrebbero essere diverse spanne sopra le Sony.
Franco -
Secondo voi si arriverà mai a eguagliare le performance dei migliori HT tramite cuffie?
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Dipende da cosa intendi per performance.
L'ascolto in cuffia ha, da sempre, tantissimi vantaggi rispetto all'ascolto tramite diffusori, ad esempio una distorsione minore, una risposta in frequenza molto buona, lo svincolo dall'acustica ambientale e suoi difetti, analiticità maggiore, ascoltando con un buon paio di cuffie un brano di grande orchestra od anche solo di jazz (incisi bene, ovviamente) si scoprono particolari che si perdono nell'ascolto dei diffusori o, comunque, ascoltabili solo con quelli di costo moooolto elevato.
Il lato negativo è quello, ben noto, dell'ascolto in testa, manca la spazialità che offrono i diffusori classici, non si ha l'esecutore davanti a noi, per quanto riguarda poi il materiale HT manca il coinvolgimento, una esplosione che su un buon impianto ti fa vibrare il diaframma con le cuffie manca completamente.
Da molto tempo i vari costruttori si sono impegnati a cercare di risolvere il primo problema, ovvero la spazialità, da un po' Sony produce un modello per HT che pare risolvere un po' il problema, ma per i rumori che ti avvolgono e ti fanno vibrare credo che ci sia poco da fare, magari integrando il tutto con dei bass shaker, chissà. -
Sinceramente non riesco a capire la funzione dei microfoni che misurano le caratteristiche acustiche dell'ambiente di ascolto (parliamo di correzione acustica ambientale in cuffia?
)...a cosa mi dovrebbe servire avere un esplosione suonante come se fosse nel mio soggiorno e non nell'ambiente in cui l'ha piazzata il regista del film?
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@Nordata: grazie per la spiegazione, molto esauriente. Probabilmente in futuro la tecnologia legata alle cuffie evolverà ulteriormente visto che si iniziano ad affiorare le primissime esperienze VR decenti. Effettivamente l'udito sarebbe totalmente riproducibile anche da delle cuffie visto che gli attori in gioco sono solo i nostri 2 timpani e onde sonore (cioè movimento di aria).
Anche la parte più fisica (tatto) è potenzialmente riproducibile -
E' un po' riduttivo.
Entrano in gioco molti fattori quali il diverso tempo di arrivo del suono ai due timpani, la fase con cui arrivano,l'attenuazione a certe frequenze, anche i padiglioni auricolari concorrono al risultato.
Il meccanismo è abbastanza noto da diverso tempo e ci sono algoritmi che simulano abbastanza bene il fenomeno, specialmente ora, in tempi digitali, anche se è da molto che si sono studiati e testati circuiti da collegare sul segnale da inviare alle cuffie per cercare di imitare il comportamento delle onde sonore nella realtà, ma i risultati non sono mai stati moto convincenti.
Bisogna anche tenere conto, come con tutti gli altri sensi, dell'intervento del cervello, che integra ed interpreta tutti i dati che gli arrivano.
Non è neanche esatto affermare che entrano in gioco solo i timpani, molte volte anche la vista contribuisce, non vi è mai capitato di sentire un suono e non riuscire a determinarne la direzione di arrivo poichè ignorate dove sia la sorgente? Non appena la individuate anche con la vista anche la scena sonora diventa di più facile interpretazione. -
bhà io non capisco che ci vuole a fare delle buone cuffie Dolby atmos headphones con HDMI eARC sui 200-300€ , c'è già sui smartphone e PC possibile che nessun produttore si è accorto di questo buco nel mercato?!? ma...
neanche questo mostro e ARC... https://smyth-research.com/
fine off topic.