IBC: Inside Out in REC.2020
Questa sera alle 18:30, al RAI Theater, in collaborazione con Disney Dolby e Christie, sarà proiettato "Inside Out" di Pixar con tecnologia DLP-laser 3P, con uno spazio colore molto vicino ai limiti del REC.2020
Amsterdam, 14 settembre 2015. A due giorni dall'uscita nelle sale italiane (16 settembre) in circa 700 copie, in contemporanea con l'anteprima italiana, presso l'auditorium in via della Conciliazione a Roma, in occasione dell'IBC che è ancora in programma ad Amsterdam, il film di animazione "Inside Out" sarà proiettato in una particolare versione con codifica colore secondo le specifiche REC.2020 dello spazio colore previsto per lo standare Ultra HD 4K e 8K, quindi con gamut colore ben più ampio rispetto a quello DCI-3P del cinema digitale.
La proiezione sarà accessibile a tutti i visitatori dell'IBC provvisti di regolare badge, fino ad esaurimento posti. La proiezione sarà effettuata con un proiettore Christie DLP Laser 3P, con primari estremamente vicini ai limiti dello spazio colore REC.2020, il tutto con audio in Dolby Atmos e installazione di un sistema QSC con più di 40 diffusori (esclusi i sub-woofer). La proiezione sarà preceduta da un keynote di Dominic Glynn, Senior Scientist di Pixar.
Per maggiori informazioni: ibc.org - pixar.com - sito ufficiale del film
Commenti (26)
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Ciao ti ho inserito il link alla pagina sorgente. Come dici anche tu la prima immagine lascia il tempo che trova, il concetto che si vede nella seconda è che il limite percettivo sia sugli 11 bit
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Originariamente inviato da: Alberto Pilot;4433043Sono d'accordo, Alberto. Però bisogna levare il mi sembrano.Claudio mi sembrano quelle immagini rafforzative per far comprendere meglio un concetto ....[CUT]
La verità è che l'immagine più a destra (quella migliore) è ad 8 bit, ipotizzando che tu sia vedendo il forum con un normale monitor o smartphone, con un browser comune, con scheda grafica comune etc.
Sono le altre due che sono state posterizzate, diminuendo il numero di sfumature.
Insomma: sono immagini che servono solo per far capire il concetto.
Ma non dimostrano assolutamente un bel niente. Anzi: fanno più danno che altro.
Originariamente inviato da: kabuby77;4433091Non è proprio così. Non è possibile descrivere il nostro sistema occhi-cervello con i classici parametri di una fotocamera, videocamera o immagine digitaleCiao ti ho inserito il link alla pagina sorgente. Come dici anche tu la prima immagine lascia il tempo che trova, il concetto che si vede nella seconda è che il limite percettivo sia sugli 11 bit
Il nostro sistema visivo è molto complesso ed è fatto da vari elementi (es. diaframma pupillare, varie classi distinte di fotorecettori, cervello, etc.), senza dimenticare quelli psicologici, molto importanti. Anche se volessimo parlare di sensibilità e gamma dinamica dell'occhio umano sarebbe molto difficile quantificare il tutto. E anche se volessimo farlo, ogni dato dovrebbe essere preceduto (o seguito) da molti dipende.
Anche la capacità di percepire le sfumature dipende da molte cose. Dipende ad esempio dal livello di luminanza osservato e anche dal colore osservato, oppure se stiamo usando la visione centrale (che abbonda di coni) oppure quella periferica (che invece abbonda in bastoncelli), quest'ultima più sensibile sulle basse luci. Non ci credete? La notte, con cielo terso e possibilmente senza luna piena, provate a guardare le stelle, quelle più piccole e meno luminose: se guardate qualche grado di lato, saranno molto più visibili. Alcune, addirittura, se guardate direttamente saranno assolutamente invisibili. Questo succede a causa della distribuzione dei bastoncelli che non è regolare e che causa delle vere e proprie zone d'ombra...
Tornando alla capacità di visualizzare le sfumature, si stratta comunque di dati già a lungo analizzati secondo la tecnica del JND (Just Noticeable Difference) e ci sono anche tool per analizzare la propria capacità e risoluzione. Appena ritrovo la pagina test, la pubblico qui.
Tornando a bomba, anche limitando l'analisi alla visione fotopica (quindi usando solo i coni) e senza considerare la visione mesomica (coni e bastoncelli insieme) o anche quella scotopica (solo i bastoncelli), secondo alcuni ricercatori la gamma dinamica dell'occhio dovrebbe essere compresa tra di circa 15 e 18 stop (anche se alcuni mettono il paletto fino a quasi 20 stop, come Bernd Hoefflinger), al netto del diaframma pupillare che non può essere eliminato dal conteggio. Non può essere tolto per un semplice motivo: anche osservando una singola immagine, il nostro occhio la scansiona guardando molti dei punti dell'immagine stessa e modificando l'apertura (il diaframma) anche a seconda della zona che stiamo inquadrando. In ogni modo, visto e considerato che la gamma dinamica è di circa 16 stop, verrebbe da dire che servirebbero 16 bit di quantizzazione. Ma non è così. Poiché siamo più sensibili al cambio di livello sulle basse luci invece che su quelle più elevate, è possibile codificare un segnale risparmiando molti bit e 10 o 11 bit possono tranquillamente bastare. E se non bastassero, grazie all'elevata risoluzione, entrerebbe in gioco anche il dithering a dare una mano.
Emidio -
ovvero circa 500:1 di rapporto di contrasto intra-frame.
I DLP cinema hanno un contrasto ON/OFF richiesto di 1200:1 (1500:1 per post produzione e 2000:1 nominale cioe' quello che la macchina deve fornire per essere DCI). Il contrasto ANSI richiesto per un cinema e' di 100:1 con un valore nominale di 150:1.
Concordo con il 500:1 risultante ma ON/OFF, non ANSI.
Se non erro i Christie 6P usano due macchine sempre e comunque. E' Barco ad avere tutto in una. -
Originariamente inviato da: Tony359;4435247E infatti NON ho parlato di ANSI ma solo di intra-frame. Il rapporto di contrasto ANSI è una cosa abbastanza inutile. Ci sono tanti modi per misurare il rapporto di contrasto intra-frame e quello ANSI è sicuramente il peggiore perché non dice assolutamente nulla.... Concordo con il 500:1 risultante ma ON/OFF, non ANSI.......[CUT]
Emidio -
Prima hai citato il contrasto on/off di 2000:1, poi hai detto che scende. Ergo parlavi del contrasto on/off. Se cosi' non e' secondo me dovresti correggere perche' non si capisce.
Il contrasto ANSI e' uno standard ben definito che ha un ben preciso valore. Non ha un valore assoluto ma rappresenta determinate capacita' della macchina di gestire l'immagine in un certo modo - ok, vuol dire poco ma quello che voglio dire e' che non sono d'accordo quando si dice che il contrasto ANSI non dice nulla.
Puoi linkarmi uno standard di misura del 'contrasto intraframe per favore? Se avessi avuto un colorimetro/spettrometro come avresti misurato quel valore di 500:1? -
Partiamo dal rapporto di contrasto ANSI che è meglio:
Originariamente inviato da: Tony359;4446705Il rapporto di contrasto ANSI utilizza un pattern con APL al 50%. Ebbene per me (e sottolineo il per me anche se sono in ottima compagnia) non ha valore poiché misura una condizione in cui i proiettori - ormai - si assomigliano quasi tutti. Inoltre, c'è anche da considerare che in quelle condizioni (quindi con scacchiera e APL al 50%) un rapporto di contrasto superiore a 200:1 non è praticamente più rilevabile dall'occhio umano in una sala normale, con luminanza di 50 NIT e rapporto di visione di 1:1. In altre parole una immagine con CR ANSI di 200:1 e un'altra con CR ANSI di 2.000.000.000:1 (due miliardi a uno) in quelle condizioni sono molto vicine. Certo, il tutto dipende da molti fattori, come le dimensioni degli scacchi del pattern ANSI e le riflessioni della sala.... Il contrasto ANSI e' uno standard ben definito che ha un ben preciso valore. Non ha un valore assoluto ma rappresenta determinate capacita' della macchina ...[CUT]
Invece, secondo me, sarebbe il caso di misurare il rapporto di contrasto intra-frame con APL molto più basso. C'è chi usa un APL del 5%, altri invece del 10%, altri fino al 20%. La premessa è che il livello medio di luminanza di tutti i fotogrammi di un film (ebbene sì: c'è chi li ha analizzati) raramente è superiore al 20% e in molti film è inferiore al 15%. Inoltre, nelle scene più scure (es la famigerata intervista in Oblivion) ci sono fotogrammi con il massimo della gamma dinamica (quindi particolari con nero assoluto e anche con il bianco al 100%) ma con un APL che raramente supera il 5% e in alcuni casi sono anche al di sotto del 2%.
Questo è il motivo perché alcuni esponenti della fotometria applicata alla videoproiezione, pensano che la metodica ANSI con APL al 50% sia una roba totalmente inutile. Ed io sono tra questi. Questa misura alternativa purtroppo non è stata ancora standardizzata ma sono certo che riceverà presto la benedizione dall'ICDM. Qui in AV Magazine facciamo questo tipo di misura da più di 5 anni, con varie metodiche e con APL al 5%, 10% e 15%.
Originariamente inviato da: Tony359;4446705Prima hai citato il contrasto on/off di 2000:1, poi hai detto che scende. Ergo parlavi del contrasto on/off. Se cosi' non e' secondo me dovresti correggere perche' non si capisce...[CUT]
Cito me stesso:
Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;4431609... un DLP a 3 chip, con un rapporto di contrasto nativo che non può andare oltre gli 11 stop (ovvero circa 2.000:1). Se poi ci mettiamo anche le lenti dell'obiettivo, la finestra di proiezione e - soprattutto - la sala, ecco che il rapporto di contrasto sarà sceso probabilmente nella zona dei 9 stop di gamma dinamica, ovvero circa 500:1 di rapporto di contrasto intra-frame....[CUT]
Mi riferisco ad un CR di 2.000:1 misurato in modalità full-on:full-off, con proiettore in dark room, con il miglior obiettivo possibile e con il miglior proiettore possibile. Mi riferisco invece al rapporto di contrasto intra-frame a quello misurato con APL al 5%, al netto dell'obiettivo normale (spesso a tiro lungo), della finestra di proiezione e della sala. E comunque, in queste condizioni, il full-on:full-off non sarebbe poi molto più elevato.
Per alcuni proiettori da cinema, es. quelli laser, è possibile che venga modulata la potenza dell'emissione luminosa, tale da rendere molto elevato il rapporto di contrasto misurato con la metodica full-on:full-off. Ecco perché è sempre meglio misurare il CR intra-frame ma non con il metodo ANSI. Meglio usare un APL molto basso.
Spero che così sia un po' più chiaro
Emidio