mi limito a riportare una recensione trovare in rete di qualcuno che la pensa come me:
Non ho parole. Mi accingo a scrivere queste mie riflessioni con una stretta al cuore. Sì perchè stasera ho assistito a qualcosa di estremamente triste. Penoso direi. Ho visto la creatura che amo fatta a pezzi davanti ai miei occhi inorriditi. L'ho guardata in faccia mentre moriva, mentre agonizzava sotto gli sguardi inebetiti di una platea becera e chiassosa, incurante del delitto che si perpetrava nel buio di quella sala. Sì perchè al costo di 7,50E ho avuto l'onore di essere inerme spettatore dell'assassinio del Cinema. Tropic Thunder è quanto di peggio abbia visto negli ultimi decenni, sotto ogni punto di vista. E'la suprema rappresentazione della totale carenza di idee e di una seppur minima forma di intelligenza che affligge le moderne produzioni "comiche". Far ridere è un'arte, la più difficile, ben più ardua che commuovere l'ingenuo spettatore, arte che Hollywood sembra aver dimenticato o accantonato del tutto. Certo i soldi non mancano, perchè una produzione del genere, con un cast di tutto rispetto, deve aver bruciato milioni di dollari, ma quello che manca è la sostanza. Il cervello non si compra purtroppo. Deludente come parodia, imbarazzante pseudo-critica di tutto l'ambiance Hollywoodiano, il film è un'accozzaglia di clownesche gag malriuscite, di un'idiozia deprimente, che lasciano poco spazio ad ogni ulteriore commento. Non mi esprimo sul maldestro tentativo di doppiaggio, che da sempre affligge le produzioni comiche (e non solo) ove molto è affidato allo slang e ai giochi di parole. Ma la mia critica non si rivolge solo alla macchina mangia-soldi produttrice di tale scempio. E'il pubblico ad essere corrotto. Se in rete fioccano commenti positivi, si sprecano recensioni entusiaste, se "consigliatissimo", "w ben stiller", "esilarante" risultano quelle più discusse, allora credo sia il momento di fare un attimo il punto della situazione. Stiamo davvero diventando la società dell' "idiocrazia"? Davvero siamo tornati allo "zero comico" della torta in faccia o del calcio negli zebedei? La questione è di fondamentale importanza perchè se l'intorpidimento mentale è giunto a questi livelli è arrivato il punto di fermarsi a riflettere. Anche nella demenzialità, e forse più che in altri generi, è di fodamentale importanza l'intelligenza. L'ironia e l'arguzia che si celano dietro una battuta ben congegnata possono aprire infinite porte. Tropic Thunder le chiude tutte. E' parodia che non riesce a parodiare, demenzialità non abbastanza demente, non nel modo giusto per lo meno. Sconclusionato, senza senso, quest'inutile opera del pur simpatico Ben Stiller si riduce a qualche trovata simpatica nei primi 5 minuti (vedi trailers finti e scena di guerra iniziale) per poi trascinarsi inesorabilmente verso la noia più totale. Appena il materiale per produrre un trailer d'effetto, per creare l'hype tra gli appassionati del genere, le smorfie di Jack Black nella sua peggiore interpretazione, qualche attorucolo travestito a fare da cameo, ed ecco confezionato l'ennesimo blockbuster dei nostri giorni. Davvero ce lo meritiamo? Se la risposta è sì, siamo condannati ai Vanzina e Boldi per sempre. I Fichi d'India. Enzo Salvi. Zohan a confronto è cinema d'essai. Concludo con il commento, a mio avviso memorabile, del mio amico in sala:"...ho provato ad addormentarmi, ma putroppo non ci sono riuscito; se non altro una cosa buona in fondo ce l'ha questo film..." "Quale?" "Che è finito..."