• La seconda tappa del confronto tra TV OLED e proiettori Epson si sposterà a Padova, in occasione del Gran Galà dell'Alta Fedeltà. Nella suite 235 porteremo di nuovo a confronto il TV Sony Bravia 8 II con tecnologia QD-OLED con i due campioni dotati di pannello OLED-WRGB, ovvero il Panasonic Z95B e il Loewe Stellar, tutti con diagonale da 55", mostrati sia in default che dopo una accurata calibrazione. Sessioni il sabato 22 novembre dalle dalle 10:30 alle 18:30 e la domenica 23 dalle 10:30 alle 17:30.

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THX certifica i tablet? Che tristezza!

quoto Don_Zauker.

per nostra fortuna i sistemi casalinghi hanno raggiunto un rapporto qualità prezzo invidiabile 10 o 20 anni fa.
è vero che il logo THX può essere usato come mossa commerciale e certamente ci sono prodotti non certificati uguali o migliori di quelli che han pagato (e superato, ricordiamolo) la certificazione.
però è anche vero che avere ancora questo marchio sul prodotto che voglio prendere mi da una garanzia in più, mi dice che nonostante le millemila caratteristiche esaltate dal produttore, c'è anche un ente esterno che mi assicura una qualità di un certo tipo.
il fatto che sempre più prodotti hanno questo marchio non vuol dire che si stia svendendo ma semplicemente che anche prodotti di fascia medio/bassa ormai possono permettersi materiali e DSP di una certa qualità...
anni fa per avere un sinto con certificazione THX dovevi sborsare almeno 2,5/3 milioni di lire, oggi a parità di prestazioni lo paghiamo poche centinaia di euro.
scusate ma la certificazione ISO o l'EURONCAP, nei loro settori, non sono la stessa cosa?
 
Don_Zauker ha detto:
Se THX significa garantire al consumatore finale prestazioni "certe" (ovvero oggettivamente 'soddisfacenti') nei diversi settori di applicazione - siano essi acustici, visivi o prettamente tecnici - ben venga tale "garanzia"

Ecco, il punto é proprio questo.
Una certificazione di prestazioni "certe" non potrà mai esistere, poiché le prestazioni non derivano solo dai singoli apparecchi, ma soprattutto dagli abbinamenti, dall'ambiente e quant'altro.

Quali sono i parametri per dire che un prodotto è "certificato"?
E quali sono i parametri per i livelli di certificazione (ultra, ultra 2, ecc..)

A mio avviso una certificazione dovrebbe essere studiata e rilasciata da un ente fuori dalle parti e che comunque consideri quantomeno un'accostamento di apparecchi.
Se una certificazione viene data a pagamento sul singolo apparecchio, solo per il prestigio di avere il marchio, trova indubbiamente consensi nella "massa", ma perde ogni valore tecnico reale.
Avrebbe più senso certificare i film o la musica.

Spesso sento discutere di questi temi nei termini "meglio che sia certificato thx" o robe simili, come se un apparecchio non certificato potrebbe andare male.
Nella mia esperienza, i migliori impianti che ho sentito non avevano un solo componente certificato THX.... ;)

La certificazione THX, a mio parere, avrebbe più senso "tecnico" sui compatroni all-in-one, piuttosto che su ampli, pre e componenti distinti che non si sa come verranno abbinati.

Ciao,
edo
 
EdoFede ha detto:
Una certificazione di prestazioni "certe" non potrà mai esistere

Infatti usavo "certe" tra virgolette e in senso lato (ovvero 'garanzia di un certo tipo di prestazioni'). ;)

EdoFede ha detto:
Quali sono i parametri per dire che un prodotto è "certificato"?
E quali sono i parametri per i livelli di certificazione (ultra, ultra 2, ecc..)

Oltre ai DSP proprietari (caratterizzati da parametri quali Re-EQ, Timbre Matching, Adaptive Decorrelation e Advanced Speaker Array), le differenze qualitative e quantitative fra Select e Ultra vengono illustrate dettagliatamente in nella sezione THX apposita.

EdoFede ha detto:
A mio avviso una certificazione dovrebbe essere studiata e rilasciata da un ente fuori dalle parti e che comunque consideri quantomeno un'accostamento di apparecchi.

Quoto, ma sarebbe un'altro tipo di valutazione. THX è discrezionale e, come già detto, viene intesa come "certificazione" in senso molto lato.

EdoFede ha detto:
Se una certificazione viene data a pagamento sul singolo apparecchio, solo per il prestigio di avere il marchio, trova indubbiamente consensi nella "massa", ma perde ogni valore tecnico reale.

Tra i produttori di hardware THX si possono annoverare, tra gli altri, Arcam, Lexicon, Denon, Mark Levinson, McIntosh, Rotel, Krell, NAD, Meridian... non sono proprio prodotti popolari e sono destinati a un pubblico piuttosto attento, in tal senso. ;)

EdoFede ha detto:
Avrebbe più senso certificare i film o la musica.

E infatti... ;)

EdoFede ha detto:
Spesso sento discutere di questi temi nei termini "meglio che sia certificato thx" o robe simili, come se un apparecchio non certificato potrebbe andare male.

Personalmente non ho mai detto questo. Anzi, mi sembra che da diversi post tutti siano d'accordo sul punto. :)

Ciao!
 
Ciao.

Anche se ho quotato una tua frase, era solo per "agganciarmi" al discorso e dire la mia, non era per controbattere. :)

Siamo d'accordo su tutto. ;)

Unica cosa...la certificazione di un singolo apparecchio, io la trovo un po' fine a se stessa.
DSP a parte, è un po' come i dati di targa di un ampli. Lo prendi, ma non hai la sicurezza che suonerà bene con le tue casse.

Vabbè, sto andando OT ora :D
 
Da che io mi ricordi, le certificazioni THX si davano esclusivamente alle SALE cinematografiche e ai FILM: alle prime perché il tutto, complessivamente, è/era tarato perfettamente per garantire la miglior esperienza audio-visiva possibile, quella che in teoria è immaginata dall'autore (o chi per lui) del film, quindi oltre alla qualità degli apparecchi e dei diffusori, nonché dei proiettori, è stata eseguita una perfetta taratura di tutto, compreso il posizionamento degli altoparlanti. Ai secondi perché devono rispettare dei parametri nel segnale da riprodurre.
Quindi IMHO certificare un singolo oggetto "THX" come già detto da qualcuno qui, lascia il tempo che trova, e puzza molto di operazione commerciale. Specie poi se si parla di un Tablet che di sicuro non può garantire un'esperienza cinematografica audio-visiva ai livelli di una sala di proiezione (ma neanche di un sistemino HT con tv al plasma/lcd per dire...).
 
lupetto2k ha detto:
anni fa per avere un sinto con certificazione THX dovevi sborsare almeno 2,5/3 milioni di lire, oggi a parità di prestazioni lo paghiamo poche centinaia di euro.

Mi permetto di dissentire, visto che posseggo ancora un sinto-ampli certificato THX e pagato ai tempi la cifra da te indicata e ti posso assicurare che non c'è sinto-ampli da poche centinaia di Euro e con tanto di THX stampato sul frontale che suoni lontanamente come il mio in configurazione 5.1 (grazie a questo lavoro, di sinto-ampli da provare con il medesimo set di diffusori nonché ambiente d'ascolto ne ho avuti diversi, quindi so di cosa parlo). La questione è che ai tempi di certificazione ce n'era solo una, ora con la frammentazione che c'è stata (Ultra, Ultra2, Select, Select2, ecc...) e di cui ho perso il conto...THX ha una certificazione per qualsiasi categoria di prodotto...ma non venitemi a parlare di "parità di prestazioni", vi prego!!!...offendete il mio udito! :D

Gianluca
 
Ultima modifica:
Gian Luca Di Felice ha detto:
non venitemi a parlare di "parità di prestazioni"

Gianluca, come dicevo precedentemente ho posseduto dal 1997 al 2004 un Technics SA-TX50 (THX Pro Logic), pagato quasi due milioni delle vecchie lire. Dopo un Pioneer VSX-AX2AV (pagato 1.100 Euro nel 2005, THX Select) oggi utilizzo l'Onkyo in firma (TX-SR876, THX Ultra 2 Plus, pagato nel 2009 800 Sterline online... più o meno 930 Euro). Diciamo che il prezzo dell'Onkyo si era un po' abbassato (era quasi a fine serie) e ho beneficiato delle tariffe online, ma la cifra spesa per il Technics si riferisce a 14 anni fa e oggi sarebbe inevitabilmente lievitata.

Ipotizziamo, comunque, che questi tre apparecchi costassero la stessa cifra.

La potenza erogata era 120W su 6 Ohms e 5 canali per il Technics, 200W su 6 Ohms e 7 canali per l'Onkyo, che si traducevano - rispettivamente - in ca. 60W e 140W su 8 Ohm (i dati Technics erano ancora indicati in DIN). Non considero Pioneer poiché tutti sappiamo che i numeri da loro dichiarati sono spesso farlocchi... :D e tralasciando le features A/V di molti sintoampli (autocalibrazione, processore video, etc.) che un tempo erano pura fantascienza.

Personalmente ritengo, almeno nel mio caso, che non solo le prestazioni dei prodotti THX siano assimilabili, ma a parità di costi decisamente incrementate. Non escludo, ovviamente, che la mia esperienza sia un'eccezione e che esistano paralleli decisamente differenti. ;)

Ci stiamo peraltro concentrando, pur in modo interessante e costruttivo, solo sul settore musicale/amplificazione. Continuo a ribadire che i supporti certificati (materiale filmico su DVD) qualitativamente rimangono al top, almeno dal mio punto di vista.

(E' comunque importante sottolineare che, almeno in ambito sintoampli, sia fondamentale considerare solo l'opzione THX Ultra, dove i prodotti per definizione devono garantire anche una certa "sostanza". L'opzione Select è, praticamente, rappresentata solo dalla presenza dei DSP proprietari).
 
Don_Zauker ha detto:
Personalmente ritengo, almeno nel mio caso, che non solo le prestazioni dei prodotti THX siano assimilabili, ma a parità di costi decisamente incrementate.

Allora, io ho dissentito in merito al confronto tra sinto-ampli da 2,5/3 milioni di lire e attuali prodotti da "poche centinaia di Euro" con prestazioni paragonabili :confused: :eek: :confused: :rolleyes:

Venendo a te, peccato che siamo così lontani, altrimenti ti avrei proposto un confronto puramente sonoro tra il tuo Onkyo 876 e un "vecchio" Onkyo 989 (allora certificato THX Ultra e che dovrebbe equivalere all'attuale Ultra 2 Plus del tuo 876)....ti posso garantire che andresti poi di corsa su ebay a cercarne uno usato!!!! Mi dispiace ma siamo su due livelli di costruzione nonché di "sostanza" (per usare il tuo termine) agli antipodi! Provare per credere! (lo dico seriamente e senza alcun intento polemico, credimi!..vorrei tanto fosse come dici tu, ma ahimé mi sono reso conto negli anni che non è così!)

Gianluca
 
Gian Luca Di Felice ha detto:
Provare per credere!

Si, forse 900 Euro non sono proprio "poche centinaia" ;) e mi piacerebbe sentire suonare un 989, che appartiene a un'epoca in cui non conoscevo molto Onkyo. (E' comunque un'Ultra2)

Venendo al parallelo, sarebbe comunque più corretto comparare le prestazioni del 989 al 906, in quanto modello flagship.

Spulciando qualche vecchio prezzo in giro per la rete leggo che il 989, all'esordio, sfiorava i 4.500 Euro contro i 2.200 del 906. Quindi, considerando anche la rivalutazione monetaria, dal punto di vista prettamente numerico il prezzo si è progressivamente e decisamente abbassato (per seguire il "solito" ragionamento proposto da Lupetto).

Tralascio la valutazione acustica, che per me è appunto (e a malincuore) impossibile e che sono certo sia lusinghiera come tu affermi (i modelli top erano oggettivamente tali, un tempo. Penso anche all'AX10 Pioneer). Ho dato solo una sbirciata online e ho visto che, come spesso accade, ci sono opinioni piuttosto differenti sulla resa degli anziani nei confronti dei più giovani... ;)

Ma per quello che riguarda, invece, la costruzione, leggo che molte caratteristiche (come la tanto celebrata alimentazione WRAT, poi ereditata dall'876, mentre il 906 addirittura è passato all'upgrade toroidale e a un bel salto di potenza) sono state traghettate di peso - ovviamente - nei modelli successivi high-end a marchio (876 e 906). Probabilmente è degradata complessivamente la qualità della componentistica, ma purtroppo questa è una caratteristica generalizzata degli ultimi dieci anni di mercato - non solo nel settore A/V - e ritengo c'entri poco THX, che si limita a ricevere ciò che bene o male i grandi marchi producono sempre più lontano dalla propria sede (e io mi tengo ben strette le mie vetuste B&W ancora "made in England".....).

Ciao!
 
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