Se fosse possibile, mi piacerebbe soffermarmi sul binomio HDR/naturalezza (naturalezza nel senso di fedeltà della/nella visione, di vicinanza con il mondo "reale")
Per estremizzare e semplificare al massimo, in casi simili a questi (tralasciando la mera realizzazione tecnica dell'effetto HDR):
http://www.smartworld.it/wp-content/uploads/2015/04/HDR_Example_Clean-720x333.jpg
http://www.mora-foto.it/altre_guide/guida_digital_photo_prof/09.jpg
mi pare ovvio e scontato che l'unica fotografia accettabile sia sempre quella più a sinistra, l'originale, perché è ciò che vedrei con i miei occhi, la più reale e naturale di tutte.
Avrà probabilmente un "impatto visivo" minore rispetto alle altre, ma in ogni caso rappresenta un "contrasto" veritiero, che esiste in "natura", il medesimo che vedrei ad occhio nudo.
Capisco che con l'HDR riesco a percepire maggiori sfumature, ma non sto portando alla luce quelle stesse sfumature che vedrei ad occhio nudo e che in una visione non in HDR mi perderei, bensì altre e maggiori rispetto alle realtà, che in una visione "normale" non esistono, che ad occhio nudo non vedrei.
Da fotografo posso apprezzare una "immagine" (immagine, non "fotografia") in HDR, ma la reputo essenzialmente un esercizio di stile (ovviamente in un concorso "fotografico" non potrebbe neppure essere presa in considerazione come tale).
Certi cieli, il verde di certi prati, i riflessi di certi mari visivamente possono risultare gradevoli ed impressionare, ma nella realtà non esistono, l'HDR non è che toglie una sorta di "patina" che i contenuti non in hdr fino a qualche anno fa castravano e non ci permettevano di cogliere. L'HDR, al contrario, aggiunge, mette in risalto colori, dettagli, sfumature, contrasti in più rispetto allo stesso occhio umano.
Poi è ovvio che qualsiasi fotografia, anche quella realizzata con un semplice "click" senza metter mano a nessuna impostazione manuale, sia in ogni caso un "ritocco" della realtà, la stessa fotocamera salvando in jpeg elabora ed opera una compressione secondo degli algoritmi suoi interni. Le stesse "fotografie" in bianco e nero sono una "falsificazione" delle realtà. Qualsiasi file raw trova la sua ragion d'essere nel poter gestire e regolare tutta una serie di parametri.
Ma in tutti questi casi, si può produrre una fotografia in cui nessun elemento venga "estremizzato", senza quindi aggiungere o togliere niente o comunque il meno possibile rispetto alla realtà.
Mi capita spessissimo di leggere articoli del settore sulla falsa riga di questo:
Per capire come funziona l’HDR sui TV, perché è una tecnologia rivoluzionaria e quali sono gli elementi di forza di questa tecnologia è bene partire da alcuni semplici concetti della vita reale. Quando guardiamo la realtà siamo abituata a vederla tramite i nostri occhi, due sensori “eccezionali” in grado di distinguere e di percepire le enormi differenze di luminosità che ci sono in natura.
Come possiamo guardare direttamente verso il sole, rischiando di venire accecati, possiamo scorgere dettagli incredibili dell’ambiente che ci circonda al chiaro di luna o in una scena illuminata da una flebile candela: i nostri occhi sono in grado di adattarsi a scene dove la differenze tra la luce e l’ombra raggiungono livelli esasperati, si pensi ad un fuoco di artificio che esplode nelle tenebre o ad un faro che illumina la superficie del mare con la sua potente lanterna. L’HDR vuole portare questa visione meravigliosa del mondo, oggi possibile solo tramite i nostri occhi, anche sugli schermi dei televisori, schermi che al giorno d’oggi sono in grado di rappresentare belle immagini ma non riescono per evidenti limiti dei pannelli a gestire gli estremi della gamma, ovvero tutte quelle sfumature di luci e di ombre che esistono nel mondo reale e che aiutano a percepire la realtà in quanto tale.
Non mi pare sia assolutamente così.
L'HDR non si avvicina al mondo reale, non ci avvicina alle potenzialità dei due sensori “eccezionali” chiamati occhi, va nella direzione opposta. Mi sembra voglia andare oltre l'occhio, ben oltre.
Premesso tutto ciò, volevo capire, da chi ha avuto modo di relazionarsi con tv hdr (come il Sony in oggetto) quali siano le emozioni che trasmette questa tecnologia durante la visione, se ci sia o meno il rischio di percepire una sensazione di artificiosità, di poca naturalezza, al di la dell'indubbio impatto e "spettacolarizzazione" dell'insieme ed in special modo in chi, negli anni, sia rimasto legato alla tecnologia plasma.
In conclusione, una riflessione anche sul 4K: ad oggi, l'unica televisione che ho visionato con questa tecnologia è stata una LG OLED 4K piatta agli Harrods a Londra il mese scorso. Si dice che il "limite" dell'occhio umano nella percezione dei dettagli si raggiungerà e si fermerà con l'8K.
Ora, premesso che con tutta probabilità (ma forse possiamo dire anche con certezza) il tv sarà stato settato nel peggiore dei modi, non esagero e non estremizzo nel dire che mi sono serviti 10 secondi per capire che ciò che stavo guardando non fosse un videogame di FIFA/PES, bensì una "reale" partita di calcio. Tralasciando che il commento dei due amici alle spalle (che, come forse la stragrande maggioranza della gente, non hanno la minima idea di cosa sia un oled, quale sia la differenza tra un plasma ed un lcd) sia stato unicamente "a me viene da vomitare". Personalmente, lasciando da parte il discorso calibrazione (e precisando che a livello di colori e resa, comunque, era già ampiamente accettabile così come era impostato) ho avuto una fortissima sensazione di artificiosità e di innaturalezza, anche ma non solo limitata ai movimenti.
Non so come spiegarlo, ma la grande (quasi "estrema" abituato io al full hd, ovviamente neppure quotidianamente ma solo nella visione di film blu ray) definizione dei dettagli, mi è sembrata per l'appunto quasi eccessiva.
Come detto, ok il discorso occhio umano e 8k, ma già con quel 4k mi sembrava tutto troppo definito. Questa sensazione, ad esempio, l'ho percepita bene sul pubblico negli spalti, dietro ai giocatori, anche quelli più in lontananza. Si vedeva bene, ma forse troppo bene: se fossi stato allo stadio, dubito che avrei visto tutto l'insieme così nitido e granitico. E paradossalmente, tutta quella definizione, invece di restituire una sensazione di tridimensionalità, appiattiva il tutto.
Non so, anche perché forse a parole è in parte difficile da spiegare, ma secondo voi la tecnologia tv/video non si sta spingendo fin troppo in là? HDR, 4K/8K non stanno portando ad una rappresentazione troppo perfetta, forzata, artificiosa, irreale? Non si sta estremizzando il tutto? E non si rischia di perdere un po' di poesia e, chissà, di portare in secondo piano gli stessi contenuti?
Davvero, la mia è una sana e non maliziosa curiosità, un sentito interesse da profano ed ignorante in materia, assolutamente non prevenuto in partenza verso l'HDR e UHD, anzi speranzoso di avere dei timori infondati.