Switch HiFi / HT - Sistemi sul mercato

Max1987

New member
Buongiorno a Tutti, chiedo scusa se ho sbagliato sezione.
Non lesinate a segnalarmelo e provvederò a spostare il thread nella giusta sezione.

Il problema è sempre lo stesso che da anni affligge molte persone.

Per problemi di spazio vorrei collegare un solo paio di diffusori frontali a due amplificatori; un Sinto HT ed un ampli valvolare. Girando sui vari forum si trova di tutto, dall'autocostruzione agli accrocchi "fuffa" a basso costo ai sistemi un po' più costosi e "forse stabili".

Vorrei, se possibile, avere info sui sistemi attualmente presenti sul mercato (non mi sembra che ce ne siano molti) con magari una breve descrizione e delle impressioni di chi li ha posseduti o ne fa attualmente uso.

So che esiste una "seconda soluzione" al problema ed è quella, se non ho capito male, di collegare il Sinto HT ad un integrato escludendo il pre dello stesso per l'utilizzo in HT ed utilizzare pre e finale per l'HiFi ma, a detta di molti, usare integrati a valvole per HT mi sembra un po' forzato e non mi risultano ci siano degli integrati con finali ibridi transistor e valvole switchabili (se ho sparato cavolate chiedo scusa).

Mi chiedo solamente perché le case costruttrici di amplificatori o sintoamplificatori di medio/alto livello, tipo Denon, Anthem, Rotel, e più su, non abbiano mai pensato di produrre un sistema del genere che farebbe gola a molti.

Grazie a tutti per futuri contributi.
 
Ultima modifica:
Sul mercato si trovano diversi esempi di commutatori per altoparlanti, che è quello che serve a te, per lo più manuali, tramite commutatore o pulsanti.

Posso solo consigliarti di sceglierne uno in cui la commutazione avvenga tramite un deviatore levetta o a bilanciere, scartando quelli a pulsanti o rotativi.

Quelli a pulsante o rotativi solitamente sono realizzati in modo che i contatti avvengano tramite lamelle scorrevoli, per lo più di dimensioni non molto elevate ed anche la "forza" di contatto non è mai elevatissima.

In una mia precedente installazione usavo appunto due ampli sulla stessa coppia di diffusori ed utilizzavo un banalissimo box autocostruito il cui cuore era un deviatore a scatto (a levetta) di dimensioni generose che, appunto, soddisfava ai requisti fondamentali di questa funzione.

Nella evoluzione successiva del mio impianto il finale sui frontali è diventato unico e commuto invece l'uscita di due pre (uno stereo e l'altro multicanala) sull'ingresso di questo finale tramite un commutatore a relè comandato dall'attivazione di uno dei due pre, anche questo realizzato in proprio.

Il box di cui sopra l'ho spostato sull'uscita del finale per commutare dai diffusori al sistema adattatore/pilotaggio per le cuffie (una elettrostatica più una uscita per le dinamiche).

Nessuno problema anche in questo, come è ovvio che sia.

L'unica cosa di cui devi assicurarti è la stabilità del contatto, attenendoti al consiglio dato in precedenza.

Se avessi un pochino di manualità e sapessi fare delle semplici saldature potresti realizzarlo tu stesso.
 
Ultima modifica:
Potrei anche autocostruirmelo, non credo di aver problemi a fare un paio di saldature o a reperire un parente (che già ho in mente) che faceva il saldatore di professione per farmele fare. Grazie per il riscontro. Ora cercherò sul web degli esempi di deviatori a levetta o a bilanciere, giusto per farmi un'idea. Se non erro poi sarebbe possibile anche farlo in modo che il commutatore stesso sia a rilevare quale finale è acceso e commuti da solo sul canale giusto.
 
Certamente puoi automatizzare il tutto, ma devi allora usare dei relè attivati da un trigger esterno, che deve essere generato da almeno uno dei due ampli.

Alcuni ampli, specialmente quelli HT, sono dotati di questa uscita ed allora la cosa diventa facile, si preleva il segnale da 12 V presente su questa uscita quando l'ampli è acceso e si commutano i relè per deviare i diffusori su questo ampli, in posizione di risposo, in questo esempio, il segnale viene prelevato dall'ampli stereo.

Se non è disponibile il segnale trigger bisogna crearselo in qualche modo, qualche ampli, ad esempio, ha una uscita a 230 V per alimentare una apparecchiatura ausiliaria, si può usare questa, tramite trasformatore a 12 V, per alimentare i relè, se non c'è questa presa si può realizzare un circuito che rilevi l'assorbimento di corrente da parte di uno dei due ampli (io anni fa avevo usato questo metodo), le soluzioni sono tantissime, però presuppongono già un minimo di conoscenze di elettronica, anche elementare.
 
Sembra uguale al mio, compreso il commutatore a levetta, che lascia ben sperare, quando lo aziono si sente un bel "clack" in tutta la casa, l'unica differenza è che io ho usato un case di plastica (avevo quello su uno scaffale del laboratorio e tanto non deve essere in piena vista).

L'unica cosa è che il prezzo che per 12 connettori, un deviatore ed un case è assolutamente da fuori di testa. :rolleyes:
 
Sembra uguale al mio, compreso il commutatore a levetta, che lascia ben sperare, quando lo aziono si sente un bel "clack" in tutta la casa, l'unica differenza è che io ho usato un case di plastica (avevo quello su uno scaffale del laboratorio e tanto non deve essere in piena vista).

Sono felice che Ti abbia fatto una buona impressione; mi hanno poi risposto alla mail che ho inoltrato al produttore dello scatolotto che, in soldoni e senza riportare tutta la risposta, mi indica che per canale la portata massima è di 200W (ho già chiesto se sono continui o di picco e dovrebbero informarmi a breve), che i connettori sono dorati e che le spese di spedizione costano (si fa per dire e per fortuna) 10€ (te credo, visto quanto costa la versione base).
Per la levettina, nel caso fosse instabile o poco sicura, si può certamente sostituire con un interruttore più stabile e "clakkoso" tipo il tuo :p
Mi hanno anche allegato un'immagine del cablaggio interno che non mi sembra malaccio (spero si veda, non sono molto ferrato in queste cose). Sarei curioso di vedere quelli dello scatolotto in versione automatica con trigger ma per ora non le ho richieste.

P1010457efb3.JPG


L'unica cosa è che il prezzo che per 12 connettori, un ..........[CUT]

Lo so, il costo è altino, ma come fattura mi sembra migliore rispetto agli altri che girano con tastini e selettori rotativi vari.

Ma è possibile che le marche più "affermate" non abbiano mai pensato di realizzare un sistema del genere?
 
Ultima modifica:
Credo che il motivo per cui marche famose non hanno in catalogo accessori di questo tipo, oltre al fatto che essendo, appunto, accessori esulano magari dal loro target, è che per una certa categoria di appassionati l'inserire un commutatore sui cavi dei diffusori è cosa foriera di disgrazie seconde, ma di poco, solo alle Piaghe d'Egitto, pertanto se un famoso produttore dovesse proporre simile aggeggio ai oro occhi scadrebbe di credibilità e perderebbe tutto il credito che si è magari conquistato in decenni di onorata attività.
 
Come pensavo, grazie.

Vediamo se qualche altro utente ha novità se no credo proprio che questo scatolotto sia il migliore sul mercato per chi, come me, non ha molto spazio e denaro per mettere quattro torri, due per ogni impianto.
 
Ultima modifica:
Grazie del contributo ma quanto hai postato serve per collegare due coppie di diffusori ad un amplificatore. Il mio intento è il contrario: pilotare una coppia di diffusori da due amplificatori.
 
No, essendo i collegamenti interni degli switch esattamente diretti e passivi non ti cambia nulla, basta attaccare i cavi di uscita dei 2 amplificatori ai connettori segnati come Speaker 1 e Speaker 2, e i cavi delle casse ai connettori segnati come Amplificatore.
;)
 
Grazie per l'info. Mi ricordavo di aver letto su qualche altra discussione che utilizzare uno switch al contrario era sbagliato per qualche motivo che ora non mi ricordo. Resta comunque il fatto che lo scatolottino della Dodocus sembra più stabile.
 
Uno switch per speaker deve essere assolutamente elettromeccanico, usando solo semplici contatti elettrici, senza l'utilizzo di alcun componente elettronico inserito sulle linee del segnale (e ci mancherebbe pure!!).

Pertanto e' un deviatore assolutamente passivo e quindi bidirezionale, cioe' puo' essere usato per entrambi gli scopi:
1 amplificatore, 2 coppie di diffusori
2 amplificatori, 1 coppia di diffusori

Quello che conta in questi switch e' quindi solo la qualita' dei contatti elettrici interni e dei connettori esterni.
 
Grazie a tutti per le risposte.
Ricevuto mail dalla Dodocus, mi confermano portata del selettore a 200W RMS per canale. Sembra buono.
 
Mi intrometto per un parere tecnico inerente alla questione switch: a me invece piacerebbe poter usare i finali in classe D del sinto Pioneer in firma con un pre decente, che già posseggo. Il Pioneer permette di usare una coppia dei 7 finali interni separatamente (speaker B), e permette anche di scegliere se utilizzare il controllo di volume o se lasciarlo fisso, il che lascia supporre che in tal caso bypassi il pre.
In questo caso, per usare le 801 col secondo pre, dovrei interporre fra queste e i finali del sinto uno switch come quello oggetto del 3D. E' corretto o sto sparando una cavolata?
 
Detto in altre parole: vorresti usare un finale con due pre diversi?

Se è così il concetto base rimane il medesimo, cambia solo il fatto che come connettori dovrai usare degli RCA ed i collegamenti interni dovrebbero essere fatti con cavetto schermato, in questo caso sarebbe meglio usare un case metallico, collegato a massa.

Sempre in questo caso non ci sono problemi di portata per il commutatore, quindi ne va bene uno di qualsiasi tipo purchè con contatti di buona qualità, ad esempio rodiati o simili.
 
Top