Ciao a tutti
E’ la prima volta che scrivo in questo forum (per mancanza di tempo) ma in questi giorni, sfogliando le pagine di questa sezione, non potevo rinunciare a “dire la mia” riguardo qualcosa che sento “di mia invenzione” ovvero i sub caricati in SP utilizzando i tubi di polietilene per alta pressione.
Intanto devo distinguermi da un altro forumista qui presente ovvero Ciuchino con una sola “c”.. Io sono il Ciucchino che scrive spesso in un altro forum (non so se si possa nominare). Non me ne intendo una mazza di nulla salvo qualcosa di elettroacustica.
Rivendico la paternità dal “tubwoofer” perché, al tempo, diedi consiglio a Denis di utilizzare i suddetti configurati come da sua realizzazione.. Sicuramente bisogna ammettere che Denis necessita di ben pochi consigli ma, in questo caso, ho avuto la possibilità di aiutarlo. Io stesso ne ho 4 a casa, sicuramente più piccoli di quelli di Denis, e posso assicurare che, considerando il costo in tempo e denaro, sono realizzazioni estremamente efficienti.
Non che sia il primo ad aver pensato di caricare un cono dentro “un tubo”.. Di sicuro non ho però mai visto in rete utilizzare quelli che io e Denis abbiamo usato.
Ritornando alla tematica del post mi sento di dare qualche consiglio a MDL riguardo la realizzazione del suo/suoi sub..
In primis mi pare di aver capito che cerchi un sub che “ti sposti” ovvero qualcosa di grande impatto dinamico. E qui può nascere una “discussione infinita”. Si perché un sub tipo i miei o quelli di Denis, per assurdo, non ti spostano! Non perché siano fatti a tubo, quello non c’entra nulla, ma perché sia io che Denis abbiamo cercato la minore/migliore interazione possibile con l’ambiente. Ipotizzare di creare un sistema di altoparlanti per basse frequenze senza considerare l’ambiente in cui verrà inserito è come progettare un’auto non pensando che correrà sopra una strada! Un sub correttamente “interfacciato” con la stanza non “sposta” nessuno, suona e basta. Questo in particolare riferito all’audio e non audiovideo. Nelle registrazioni “comuni” infatti la quantità di “energia” < 50 hz è relativamente bassa (analisi ovviamente da ponderare in base all’efficienza del sistema che deve riprodurre tale gamma ed all rapporto dell’andamento energetico in funzione della freq) . Se ascolti il mio impianto e anche quello di Denis ti accorgi subito di una gamma bassa presente ed estesa ma non da spettino. Ripeto, è quello che è inciso nel disco e nulla di più. Nell’audiovideo, penso, le cose cambiano. Da quanto (poco) so, il canale che gestisce le basse frequenze è ricco di segnali ad alto contenuto energetico (molto di più che nell’audio due canali). Questo può perciò portare ad un effetto sicuramente più “impressionante” ma non so quanto un sub con emissione corretta (priva, per quanto possibile, di distorsioni lineari e quindi decadimenti rapidissimi) possa “impressionare” un amante dei bassi da “sposto”.
Dico questo MDL perché penso che nell’approcciarsi alla realizzazione di un diffusore, bisogna aver ben chiari i risultati che si vogliono ottenere.
I consigli che ti posso dare sono perciò di leggere intanto questi:
http://www.harman.com/wp/pdf/multsubs.pdf
http://vbn.aau.dk/fbspretrieve/12831869/AC-phd.pdf
Come noterai entrambe gli articoli identificano quella che è una realtà ormai approvata dai più grandi “guru” elettroacustici ovvero che è conveniente, per avere una corretta riproduzione di basse frequenze in uno spazio d’ascolto più esteso possibile (classico dell’audiovideo dove, di solito, vi sono più persone a “godersi” l’evento) avere più fonti di emissione disposte in maniera “oculata” nella stanza e dotate di un discreto DSP . Ti è già stato infatti consigliato di mettere 4 sub agli angoli e non era, a mio avviso, un consiglio sbagliato.
Ti consiglio inoltre, visto che hai un sub “fatto al volo” di provarne vari posizionamenti e misurare i risultati. Questo ti aiuta molto nel decidere come realizzare e dove posizionare quello/lli definitivi.
Sconsiglio vivamente di crearne uno “grande e basta”. Questo ti preclude ogni possibilità di giostrare posizionamenti e pilotaggi differenziati per ottenere ottima linearità..
Riguardo i tubi poi, se ti interessa, sono in grado di darti tutte le dritte che ti servono ma prima è importante che tu comprenda cosa vuoi realizzare ovvero se cerchi l’impatto, la linearità, entrambe ecc..
Ciao