Rodaggio diffusori.

Sergicchio

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Scusate se apro questa discussione, ma ho provato con il tasto search e non ho trovato niente sull'argomento.
Io ho in casa una serie di difusori Yamaha NS200 e un centrale NSC300 che utilizzo sia per HT ma prevalentemente per musica.
Anche se sono cosciente che la qualità di questi diffusori non sia eccelsa volevo operare il rodaggio. Avevo sentito parlare che alcuni diffusori, da nuovi suonano in un certo modo, ma dopo un periodo di rodaggio riescono a migliorare. In effetti ho notato che le due NS200, che uso prevalantemente per la musica suonano molto meglio ora di quando erano nuove. In particolare sulla velocità e rotondità della riproduzione delle basse frequenze. Quindi a questo punto chiedo a chi ha esperienza in tal senso come posso effettuare un accurato rodagio ai diffusori considerando che sono collegati ad Htpc e quindi posso utilizare qualche software come generatore di segnali.
Ringrazio anticipatamente.
Sergio.
 
Oramai, a quanto ho capito, lo hai già effettuato, alcuni diffusori necessitano di almeno un centinaio di ore di funzionamento, ad altri ne bastano una decina.
Esistono in commercio dischi creati appositamente a tale scopo, e il metodo più veloce consite nel mettere uno di fronte all'altro e in controfase, i due diffusori.

Le mie si sono stabilizzate dopo circa due mesi di funzionamento.

Ciao
 
Puka,
sai darmi una spiegazione fisica del perche` tale metodo debba essere migliore rispetto al semplice lasciare suonare i diffusori per un determinato periodo di tempo? Intendo, per quale motivo il posizionare i diffusori uno di fronte all'altro dovrebbe "accelerare" il rodaggio, cosi` come il collegarli in controfase?

Ciao
 
...forse perchè affacciandoli l'uno all'altro in controfase si rende massima l'escursione e nello stesso tempo si riduce l'emissione sonora? Penso che due woofer affacciati e collegati in controfase, pilotati con un segnale a 50Hz dovrebbero emettere un suono minore a confronto degli stessi woofer posizionati distanti e con fase uguale. Comunque non sono soddisfatto. Qualcuno sa a quale frequenza, intensità, forma d'onda e tempo bisogna pilotare gli altoparlanti per rodarli al meglio. Mirko help me please.
 
Rodaggio diffusori

Ciao Sergicchio,
ti riporto, di seguito un testo trovato in rete....... ;)
<<....Parliamo di rodaggio nel senso esatto del termine, tipo quello che una volta si doveva fare alle automobili.
Alcuni componenti HiFi hanno necessità di *suonare* per un certo periodo prima di fornire il meglio di sè.
Si tratta principalmente di componenti dove sono presenti parti meccaniche in movimento o sospensioni di qualche tipo: diffusori e sorgenti, principalmente.
Gli altoparlanti sono nient'altro che delle membrane più o meno rigide accoppiate al cestello con delle sospensioni elastiche in materiale gommoso (il caso dei tweeters non è sostanzialmente diverso).
Ora, tali sospensioni, da nuove, hanno una certa cedevolezza che tende ad aumentare nel tempo e con l'uso (avete presente le scarpe nuove?) modificando il comportamento dell'altoparlante stesso.
Se si tratta di woofers essi col tempo avranno la tendenza a scendere di più in frequenza e ad acquistare un po' di dinamica.
Ascoltarli da nuovi può non fornire un'idea precisa del comportamento in gamma bassa. Nel bene e nel male, come dicevo. Nel senso che, se quel diffusore vi sembra avere una gamma bassa un po' troppo *in avanti* per i vostri gusti non sperate che col tempo la cosa possa migliorare...la quantità di bassi potrà solo aumentare, al limite potranno migliorare l'articolazione e la dinamica.
Per i tweeters ed i midrange il discorso non è diverso, visto che col tempo tendono a perdere una certa freddezza e metallicità che talvolta possiedono da *nuovi*. Mutatis mutandis, un diffusore troppo sornione e *caldo* sulle alte frequenze raramente recupererà col tempo, a parte un po' di estensione ed un pizzico di dinamica.
Quindi occhio a giudicare una cassa nuova da imballo, si possono prendere delle *sonore* cantonate.
I Costruttori più seri o provvedono in fabbrica ad un certo rodaggio prolungato dei propri altoparlanti oppure consigliano nel manuale d'uso di far suonare le casse almeno un certo numero di ore prima di esprimere un qualsiasi giudizio.
Il perchè tale rodaggio non viene effettuato in fabbrica è semplicemente una questione di costi: soprattutto i grossi produttori di diffusori avrebbero dei seri problemi a tenere in funzione per 40-50 o più ore TUTTI i loro prodotti.
I metodi per rendere il rodaggio più *efficiente* sono vari.
Si può decidere di farlo con la Musica, le sweppate di segnale da 20 a 20.000 Hz dei dischi test, utilizzando appositi CD per *precondizionare* o *ricondizionare* un impianto HiFi oppure ancora, se avete un impianto Home Theater, collegando i diffusori all'impianto HT e rodandoli con l'audio della TV, dai telegiornali ai video musicali.
Ammetto che quest'ultimo metodo mi piace particolarmente perchè evita lo stress del sentire la Musica preferita in modo non ottimale...poi, si sa, le prime impressioni generate dall'ascolto di un qualsiasi componente HiFi sono molto difficile da cancellare.
Ben venga quindi l'HT che tra parlato e forti escursioni dinamiche permette di mettere a dura prova gli altoparlanti nuovi.
Fatto questo comunque ritengo ancora utile un rodaggio finale con la Musica HiFi o con qualche disco test.
Io preferisco la Musica ma talvolta una sweppata da 20 a 20.000 Hz in *ripetuta* grazie all'onnipresente feature dei lettori CD può risultare estremamente comoda, soprattutto in vostra assenza....

E se pensavate che il rodaggio si fa una volta sola e poi basta...bè vi sbagliate: soprattutto se non si ascolta l'impianto ogni giorno le sospensioni degli altoparlanti tendono ad irrigidirsi nuovamente, richiedendo alcuni minuti prima di tornare all'elasticità consueta.
Questa procedura però rientra nel preriscaldamento dell'impianto HiFi ....
>>

Spero ti possa tornare utile.
Ciao.
Amedeo
 
andrea aghemo ha scritto:
Puka,
sai darmi una spiegazione fisica del perche` tale metodo debba essere migliore rispetto al semplice lasciare suonare i diffusori per un determinato periodo di tempo? Intendo, per quale motivo il posizionare i diffusori uno di fronte all'altro dovrebbe "accelerare" il rodaggio, cosi` come il collegarli in controfase?

Ciao



Ti hanno già risposto, posso solo aggiungere che, il mettere un diffusore in controfase, uno di fronte all'altro, quasi a contatto, equivale al fenomeno del push-pull (tira e molla) e ciò aumenta l'escursione dei coni, con una minor potenza applicata, minor rischi di "bruciare" i diffusori riducendo la potenza che transita nella bobina mobile e infine minor rumore ambientale.

Scusa, dal primo post, si poteva intendere di mettere tutte e due in controfase.

I segnale test per rodare i diffusori non comprendono solo sweppate, ma anche impulsi a varie frequenze contemporaneamente, il mio spacciatore di fiducia, ha un tale disco e se a qualcuno interessa, possa informarmi meglio, su titolo e caratteristiche tecniche.

Ciao
 
Ultima modifica:
Puka ha scritto:
I segnale test per rodare i diffusori non comprendono solo sweppate, ma anche impulsi a varie frequenze contemporaneamente, il mio spacciatore di fiducia, ha un tale disco e se a qualcuno interessa, possa informarmi meglio, su titolo e caratteristiche tecniche.
Sapendo quali dovrebbero essere queste frequenze e come devono essere riprodotte si potrebbe crearle con un generatore di segnale che gira sotto Windows. Vorrei provare.
 
Allora, posso essere d'accordo sul fatto che cosi` posizionati possano generare una pressione sonora inferiore in bassa frequenza ( a frequenze piu` elevate dipende dalla distanza che lasciamo tra i pannelli frontali), ma non mi convince il discorso della maggiore escursione delle menbrane, cosi` come non vedo perche` la potenza circolante nelle bobine dovrebbe essere inferiore: semplicemente, a parita` di escursione della membrana, il trasduttore sara` sottoposto alla stessa dissipazione di energia termica, punto, indipendentemente dal collegamento elettrico o dal posizionamento reciproco degli altoparlanti.
Se l'obiettivo e` quello di rodare il trasduttore, significa che vogliamo fargli raggiungere i limiti di escursione delle membrane, o "slegarli" un po`? Personalmente, lascio andare notte e giorno i trasduttori per un paio di giorni con musica di sottofondo a volumi moderati(radio, principalmente) per un ascolto casuale, e poi mi metto a valutare: francamente, date le caratteristiche costruttive di un altoparlante, di qualsiasi tipo esso sia, "rodaggi" piu` spinti mi sembrano superflui. Non dico dannosi, per carita`, ma semplicemente ridondanti e non apportanti miglioramenti udibili, contro il fatto non certo piacevole di ascoltare sweppate di toni sinusoidali od altro, tutto fuorche` eufonici!
Ciao
 
andrea aghemo ha scritto:
Allora, posso essere d'accordo sul fatto che cosi` posizionati possano generare una pressione sonora inferiore in bassa frequenza ( a frequenze piu` elevate dipende dalla distanza che lasciamo tra i pannelli frontali), ma non mi convince il discorso della maggiore escursione delle menbrane, cosi` come non vedo perche` la potenza circolante nelle bobine dovrebbe essere inferiore: semplicemente, a parita` di escursione della membrana, il trasduttore sara` sottoposto alla stessa dissipazione di energia termica, punto, indipendentemente dal collegamento elettrico o dal posizionamento reciproco degli altoparlanti.
Se l'obiettivo e` quello di rodare il trasduttore, significa che vogliamo fargli raggiungere i limiti di escursione delle membrane, o "slegarli" un po`? Personalmente, lascio andare notte e giorno i trasduttori per un paio di giorni con musica di sottofondo a volumi moderati(radio, principalmente) per un ascolto casuale, e poi mi metto a valutare: francamente, date le caratteristiche costruttive di un altoparlante, di qualsiasi tipo esso sia, "rodaggi" piu` spinti mi sembrano superflui. Non dico dannosi, per carita`, ma semplicemente ridondanti e non apportanti miglioramenti udibili, contro il fatto non certo piacevole di ascoltare sweppate di toni sinusoidali od altro, tutto fuorche` eufonici!
Ciao

Tengo a precisare che il sistema non è di mia invenzione, forse è su un articolo di tnt.

La questione "termica", è dovuta al fatto che per ottenere lo stesso spostamento del diaframma, devo far circolare meno corrente all'interno della bobina mobile, quest'ultima poi nel suo movimento, non è a contatto con nessuna parte del trasduttore nè con la piastra superiore e tantomeno con il magnete, a parte diaframma e centratore, che sono solidali e hanno lo stesso movimento (a meno delle deformazioni) a pistone della bobina, quindi niente attrito e di conseguenza calore.
Un caso a parte possono essere le bobine immerse in ferrofluido, dove l'attrito possiamo avercelo tra la bobina e il liquido, ma possiamo ritenerlo trascurabile.
Il movimento maggiore del cono serve dunque, a migliorare (portare a regime) la cedevolezza della sospensione e centratore, doppio centratore, ove ci fosse, ecc.


Poi anch'io adopero della musica, non di sicuro un assolo di clarinetto :D , ma generi che abbiano un pò tutte le frequenze, solo per il sub, ogni tanto, gli inviavo sweeppate 20-200hz, tanto per farlo funzionare molto in basso di frequenza.
L'altoparlante non sà , se i toni sinusoidali sono eufonici o no, è come la storia del volo del Calabrone :D , ovviamente sta a noi torturarci con questi suoni.

Ciao
 
Mah, per il rodaggio dovrebbe bastare un normale utilizzo. E' un po' una regola generica, le prestazioni di un componente nuovo mutano nelle prime fasi di lavoro, per poi stabilizzarsi abbastanza, fino ad un più o meno lento degrado.

Ho visto un progettista di diffusori rodare gli altoparlanti di un suo prototipo con normali cd di musica che utilizzava per i suoi ascolti, dunque il normale utilizzo dovrebbe andare più che bene in ogni caso.

Dischi "speciali" servono più che altro a sveltire la fase di rodaggio, quando non si ha pazienza di aspetattare, ma non credo portino vantaggi apprezzabili. Certi segnali ripetuti di test, o cd particolari, potrebbero invece essere deleteri per gli altoparlanti, perchè li sottoporrebbero a sollecitazioni fuori dal normale utilizzo che potrebbero "alterarne", pur senza danni evidenti, il comportamento per il quale erano stati progettati.


Ciao
 
Puka,
perdonami, ma la fisica e` fisica, e da certe cose non si sfugge:almeno questo e` quello che ho imparato studiando, e su un forum tecnico come questo credo sia importante dare fondamento alle affermazioni.

Allora, la dissipazione termica della bobina non c'entra niente con nessun attrito di parti in movimento. E` il conduttore stesso che , per effetto del passaggio della corrente, essendo dotato di una resistenza non nulla, data dalla resistenza intrinseca dell'avvolgimento e dalla resistenza allo spostamento della membrana dovuta alla cedevolezza delle sospensioni e al carico acustico, dissipa in calore parte dell'energia che lo attraversa.
Si parla, infatti, di massima potenza elettrica dissipabile dall'avvolgimento proprio come limite intrinseco del trasduttore oltre il quale l'innalzamento di temperatura diviene tale da causare la distruzione della bobina stessa. Il ferrofluido, nei tweeter, veniva proprio utilizzato a tale scopo: dovendo realizzare bobine di massa contenuta per garantire la prestazione in alta frequena, e quindi conduttori di microscopico diamentro, la superficie esposta all'aria non garantiva un adeguato raffreddamento, e , conseguentemente , tenuta in potenza.

Ora, l'affacciare due altoparlanti l'uno all'altro in opposizione di fase non modifica minimamente ne` l'escursione della membrana ne` la resistenza della stessa, e la corrente che coinvolge la singola bobina e` esattamente la stessa (cambia la considerazione del sistema, non del singolo trasduttore): due elementi in serie sono percorsi dalla stessa corrente, legge di Ohm. E l'impedenza di radiazione, a meno che l'altoparlante sia montato in un diffusore la cui pressione esterna e` diversa da quella interna, e` assolutamente la stessa in entrambi i casi, sia che li affacciamo che li allontaniamo.
In poche parole, se ci vogliono 2 ampere per smuovere la membrana di x mm nel caso del trasduttore singolo, sempre 2 ampere ci vorranno per smuovere di analoga entita` la singola membrana di uno dei componenti del gruppo serie.

Piuttosto occorrera` fare attenzione a far si` che l'escursione durante il rodaggio non superi certi valori di Xmax dell'equipaggio mobile, a rischio di stressare il componente: l'ideale sarebbe di non oltrepassare il punto di corsa in cui il fattore BL scende al di sotto del 70% del valore nominale con bobina a riposo nel traferro, un po` come si ottiene la determinazione di Xmax con il metodo DuMax.

Per questo ti dico che concordo se mi dici che forse si genera meno rumore in ambiente, ma il resto mi sembra poco fondato, francamente.
Se pero` mi indichi il link dove sono spiegati questi concetti, andro` a vedere e, se del caso, faro` pubblica ammenda...
Ciao
 
Il rodaggio....... in due parole.

Il rodaggio delle nostre apparecchiature é fondamentale per un buon ascolto, tutti gli apparecchi solo dopo qualche ora di funzionamento, in media una trentina di ore, alcuni produttori indicano anche 200 ore, ci danno il loro vero suono,i diffusori un rodaggio elettrico per i componenti passivi del crossover e rodaggio meccanico per gli altoparlanti, i cavi per assestare il dielettrico del materiale isolante, cosi' tutti gli altri componenti il nostro sistema. Per far questo esistono in commercio cd che danno delle tracce che rodano sia le parti meccaniche sia quelle elettriche emettendo suoni che non sono confortevoli ascoltare; allora un trucchetto é quello di posizionare i diffusori affacciati il più vicino possibile,meglio se a contatto, con il cavo di uno dei due fuori fase(rosso col nero/nero col rosso), poi coprirli con una coperta. Il collegamento fuori fase di uno dei diffusori darà un quasi cancellamento del suono prodotto, il rimanente lo fa la coperta.Ovviamente é possibile usare anche i nostri comuni cd musicali,l'unica differenza ovvia é che in questi ultimi non sempre sono rappresentate tutte le frequenze utili allo scopo.
Ciao
Rosario
 
Secondo me se non si ha fretta il modo migliore per rodare le casse è ascoltare musica; se si hanno esigenze di velocità del processo allora si può utilizzare il sistema dei diffusori in controfase. Come segnale non utilizzerei sweeppate di sinusoidi da 20 a 20KHz, chè potrebbero essere anche pericolose per l'integrità di wf e tw, piuttosto trovo utilizzabile il rumore rosa, che per chi non lo avesse mai sentito non è assolutamente aggraziato come potrebbe far pensare il nome:D

ciao
 
Aiuto, qui ci vuole Gianpy :D

Ricapitoliamo, perchè stiamo affrontando troppi discorsi insieme, l'argomento può diventare talmente vasto, che ogni volta che tiriamo in ballo un nuovo termine/concetto, dovremmo svilupparlo a fondo per non essere fraintesi, vedi ferrofluido.

Il discorso base, verteva sui due diffusori in controfase, il motivo era che tale accorgimento può accelerare il rodaggio, il motivo, da come l'ho inteso io, era che se un altoparlante spinge l'aria in un senso, l'altro, essendo di fase contrapposta, si sposta nello stesso senso, tutto questo solo per effetto della corrente circolante nelle bobine, comportandosi come un pistone, ora se tutti e due i coni spingono nello stesso senso, minore sarà la forza necessaria allo spostamento, e quindi occorrerà minor corrente nelle bobine per esercitare tale spostamento, di qui il discorso della minore potenza necessaria, spero di aver espresso chiaramente il concetto.

Ciao Antonio
 
Si vabbe' ma dovresti mettere i due diffusori "affacciati", mi pare un'idea poco fruibile per permettere alle membrane di muoversi di piu' con minor potenza, e poi secondo me, se effettivamente di muovono di piu' lo sara' veramente di poco a meno che non le sigilli tra di loro per evitare trafilaggi d'aria che renderebbero la spinta dell'uno sull'altro troppo flebile. (oddio non mi sono capito nemmeno da solo speriamo che voi mi capiate:D )
 
In effetti ogni tanto ci facciamo delle sege mentali senza senso, forse lo possono utilizzare le case produttrici, che hanno un grosso quantitativo di altoparlanti da rodare, se le rodano?

Ciao
 
Quindi da quanto ho capito devo solo buttarci dentro tanta tanta musica e godermeli così senza stare a impazzire con generatori di segnali. Grazie a tutti per i preziosi consigli. ;)
 
Esatto, Sergicchio...

Paolo, Giovanni, mettere i diffusori "affacciati" non cambia nulla...
dal punto di vista dell'altoparlante, il fatto che di fronte ad esso vi sia una membrana che si muove in senso opposto non riduce la resistenza allo spostamento che esso incontra...perche` la faccia posteriore del cono e` comunque frenata dalla rarefazione o compressione dell'aria dell'ambiente o del volume d'aria contenuto nel diffusore stesso!
E` il concetto del push pull, dove le caratteristiche del "sistema" composto dai due altoparlanti sono identiche a quelle del singolo trasduttore, al netto di volume acustico equivalente e sensibilita`.
Per capirsi, un push pull produce esattamente lo stesso "baccano" o output acustico del singolo trasduttore, ma consnete l'uso di un diffusore di volume piu` piccolo, per effetto della riduzione del Vd (P.Viappiani, Bass-reflex, pg. 38).

La corsa effettiva e` esattamente la stessa del singolo trasduttore, punto, non cambia di una virgola.

A seconda se collegati in serie o in parallelo cambia la sensibilita` del sistema, ma non la corrente circolante nelle bobine, a parita` di escursione del diaframma.

Ciao
 
CD

Per Sergicchio.

Mi sono informato sul cd, per il rodaggio che ti dicevo, tutto quello che ho trovato sul titolo è: Purist audio design system, Enhancer rev-B

Non è molto, ma mi ha detto che lo ha preso anni fà, via internet, negli Stati Uniti, al prezzo di circa 100 $, e lo vedevo al quanto perplesso sull'utilità, cmq, lui lo lascia funzionare tutta la notte.


Tra le istruzioni ho letto che serve anche a rodare amplificatori, cd e udite, udite, i cavi :rolleyes:

Ciao
 
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