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Su queste parole potremmo aprire un bel capitolo e sevuoi sono disposto a farlo in privato. Ci sono fior di sentenze che hanno scagionato persone che le hanno aggirate dimostrando di averlo fatto per uso personale..., e questo a cuasa dei buchi normativi presenti nella nostra legge sul copyright.
Invito a leggere qui: http://www.avmagazine.it/forum/71-d...e-di-backup-dei-blu-ray?p=3697879#post3697879Riguardo la copia personale, ci sono una marea di leggi e provvedimenti in vigore che in un ricorso fino alla corte costituzionale, si scioglierebbero come neve al sole. L'idea di proibire di tenermi una copia che non presto a nessuno, è una di queste.
Certe norme mi ricordano Minority Report e la precrimine... Il concetto del libero arbitrio ( ..........[CUT]
Se ti riferisci a questo http://www.siae.it/documents/BG_Normativa_DM30dicembre2009.pdf?178692 (decreto del 30 Dicembre 2009 e in vigore dal 14 Gennaio 2010) è già stato citato nel post che avevo invitato a leggere, e li non si fa menzione circa la possibilità di aggirare le misure di protezione.Ed io invece invito a leggere il decreto sull'equo compenso emanato il 15 gennaio del 2010
L'equo compenso era già presente nel Decreto Legislativo n. 68 del 9 Aprile 2003 (in vigore dal 29 April 2003) http://www.siae.it/documents/BG_Normativa_DecretoLegislativo_n682003.pdf?785061 in accordo ad una Direttiva Europea del 2001; anche questo era già stato citato nel post che avevo invitato a leggere, e anche li non si fa menzione circa la possibilità di aggirare le misure di protezione.Dal decreto 2010 in poi ogni volta che compro un CD, un DVD, un bluray, una chiavetta, un HDD, ecc..., pago una tassa alla SIAE che compensa gli autori di tutte le copie private digitali che mi farò...
Ci sono fior di sentenze che hanno scagionato persone che le hanno aggirate dimostrando di averlo fatto per uso personale..., e questo a cuasa dei buchi normativi presenti nella nostra legge sul copyright.
In mancanza di una legge in tal senso (o di sentenze a supporto) non sono sicuro di quanto sostieni...Obbiettivamente non ci sono sentenze che affermano a caratteri cubitali che si possono aggirare le protezioni anticopia, ma ciò che intendo dire è che fino al 2009 era chiara l'illegalità della copia personale digitale mentre oggi non più.
Ecco quanto scrivono i giudici amministrativi al riguardo: “non può che giungersi alla conclusione che il pagamento dell’equo compenso per copia privata, pur avendo una chiara funzione sinallagmatica e indennitaria dell’utilizzo (quanto meno potenziale) di opere tutelate dal diritto di autore, deve farsi rientrare nel novero delle prestazioni imposte, giacché la determinazione sia dell’an che del quantum è effettuata in via autoritativa e non vi è alcuna possibilità per i soggetti obbligati di sottrarsi al pagamento di tale prestazione fruendo di altre alternative”.
Nonostante il rigetto del ricorso, quindi, il TAR ha, almeno chiarito, che l’equo compenso è un autentico balzello.
@robertocastorina
nessuna sentenza ha forza di legge in Italia
quello del Consiglio Costituzionale dello scorso anno... una del TAR del Lazio sempre dello scorso anno
Ma neanche ieri, è quello il punto: non è cambiato niente e in Italia, comunque sia, ogni sentenza fa storia a sé, quello che ha stabilito un giudice a Milano è totalmente ininfluente in qualsiasi altro procedimento.Oggi una Sentenza di quel tipo non finirebbe nella stessa maniera