Il setting di Homer è strumentalmente corretto: su questo non ci piove !!!
Poi, ciascuno, a seconda della propria catena video può apportare leggerissime modifiche per adattare l’impostazione al suo contesto ambientale di visione (es.: si può agire lievemente sul comando colore o sulla luminosità…. in ogni caso di qualche punto).
Cambiamenti sostanziali per gusto personale direi proprio… NO ….. altrimenti si snatura la caratteristica strumentale della taratura.
Altro conto è l’impostazione occhiometrica: lì il gusto personale è padrone incontrastato e ciascuno può ritenere valido il suo setting (Veronica – Aletta, ecc.) proprio perché soddisfa il suo modo di vedere .
Oggi pomeriggio incuriosito dai colori guardavo Twilight e mi sono soffermato a considerare certi particolari della pellicola (neri, colori, dettagli ecc.); poi ho lasciato perdere in quanto questo genere di film non incontra il mio gradimento finchè poco fa ho lette le considerazioni di Veronica:
“…il film, per chi non lo sa, ha per precisa scelta del regista una fotografia luminosa ma fredda…..appena ho selezionato questa Av Film, il quadro visivo che mi sono trovata davanti era sconfortante….dopo 20 minuti , ho preso il telecomando, ho selezionato la mia Av Utente e... all'improvviso sul mio viso e sul pannello del mio amato gioiellino è riapparso un bel sorriso”
e da ciò esprimo il mio parere:
qualunque setting non definirebbe al max le scene azzurrognole di quel film, con quel colore tendente ad una sorta di bluastro (azzurrognolo), un azzurrognolo opprimente e volutamente tetro; luminoso e cupo nello stesso tempo. Colori indistinti. Colori della carnagione indefinibili (azzurri cadaverici), tinte indecifrabili. Colori inverosimili e intenzionalmente innaturali ma prescelti dal regista come base di cromatura del film tantè che in New Moon (il film successivo) la tinta, da parte della produzione, è stata cambiata (adesso mi risulta sul dorato). Scene, colori, luci, immagini volutamente nate di proposito.
Un setting ricco di rosso probabilmente restituisce meglio certi colori alterando però il progetto di esecuzione del film. Il film, si vede benissimo, è basato su precise scelte tipologiche e sicuramente Il blu/azzurro è una dominante che incuriosisce e forse infastidisce.