Perdonatemi non capisco questo entusiasmo e questa gioia nel vedere come sta procedendo la philips. Più che altro ci sta meravigliando della normalità. Cioè è normale che se c'è un problema su un prodotto la casa produttrice debba procedere per la risoluzione: è previsto dalle leggi.
A sostegno di questo, vi posso comunicare che ho la conferma che al mio tv sia stato sostituito il pannello, uno di quelli che dovevano essere più performanti e che all'atto pratico non risultavano essere tali, come già avevo notato. Già qua la philips non si è mostrata all'altezza, ma più di tutto una volta capito questo e che, dunque, la strada da percorrere era un'altra mi chiedo perchè tali clienti non siano stati ricontattati per informarli che il precedente intervento non era risolutivo e che si sarebbe proceduto ad un ulteriore intervento?
In definitiva perchè non è stato fatto il recall?
Al di là dello stupore del fanciullo pascoliano, se lasciamo spazio alla fredda razionalità non ci si può non accorgere che la philips ha fatto il minimo.
Tutte le grandi multinazionali, ma anche le piccole imprese giocano su tre fattori fondamentali che sono le nuove linee guida del marketing:
1) non esiste più il cliente, ma solo il consumatore, ossia lentamente le aziende non hanno più considerato la persona come cliente, ma solo come consumatore. Al di là della differenza fonemica, è il differente significato semantico che ci deve colpire. Il cliente è una persona fisica, di solito un soggetto, con gusti, opinioni e diritti. Il consumatore è un termine più astratto, di solito usato anche in senso dispregiativo, per indicare un'entità o una persona fisica che ha la sola finalità di consumare. Quest'ultimo, non ha gusti, opinoni, è solo uno che vuole le ultime novità, perchè di solito è un frustrato che spende nella tecnologia per sentirsi più importante. Per quanto riguarda le fonti bibliografiche, basta che vi compriate un qualsiasi libro di studi sociologici o filosofia sociale, mi sembra che anche Popper ne abbia parlato in questi termini.
2) dissonanza cognitiva: principio cognitivo, più o meno conscio, per la quale la mente non può conservare due opinoni in contrasto fra loro sullo stesso argomento nello stesso momento. Ho speso tot soldi, per questa cosa deve essere per forza buona, perchè se non la è allora sono un pò tocco. Fu Benjamin Franklin a scoprire questo principio e credetemi oggi è alla base delle più comuni ed elaborate tecniche di vendita: dal chiudere fra 4 mura, al piede nella porta.
3) oggi non conosciamo i nostri diritti. La legge dice che la legge aiuta chi la conosce. Principio più o meno giusto, sul quale non voglio discutere, ma sarebbe carino che ci fosse anche la possibilità di conoscerla. Ossia che stampa, tv o meglio ancora la scuola ci desse la possibilità di conscere quelli che sono i nostri diritti, partendo dallo studio della Costituzione in poi. Poichè dubito che molti abbiano in casa il codice penale e civile e i relativi codici di procedura.
Tutto questo per dirvi, che va bene accettare la vita con un sorriso, ma è anche giusto soffermarsi un attimo su quello che siamo noi stessi, e guardare intorno a noi come il mondo si muove. Un grande problema della società moderna è l'assenza di una visione critica.