Ieri ho visto un servizio al tg1 riguardo la presunta pericolosità degli occhialini 3D, secondo un nuovo studio di un'Università della California (studio in realtà di qualche mese fa).
Colgo quindi l'occasione per fare il punto della situazione sul discorso salute, e magari con l'occasione Mike5 può scegliere se aggiungere queste informazioni in questa Panoramica sul 3D.
Dalla Società Oftalmologica Italiana:
Nessun pericolo per genitori e figli. Gli occhiali in 3D non provocano alcun danno all’apparato visivo. Importante non creare allarmismo.
Andare insieme al cinema, dichiara Matteo Piovella -Presidente della SOI- è una situazione particolarmente importante e deve essere limitata solo per motivi di reale pericolo e non per un eccesso di prudenza.
Roma, 17 marzo 2010 - La Società Oftalmologica Italiana, in merito all’allarmismo diffusosi circa la visione dei film in 3D nel nostro Paese, ritiene necessario poter esprimere le proprie valutazioni per l’attivazione di comportamenti “controllati” e sicuri privi di possibili effetti collaterali negativi.
La visione in 3D è una tecnologia introdotta nei cinema da oltre 40 anni ed è stata utilizzata senza specifiche difficoltà da centinaia di milioni di individui.
“Oggi il 3D è scientificamente valutato -spiega Matteo Piovella, Presidente della SOI- privo di effetti negativi sull’apparato visivo delle persone se utilizzato nel rispetto di queste semplici regole e indicazioni:
A ) Necessario l’utilizzo di occhiali polarizzanti monouso (o di occhiali controllati, puliti e disinfettati con appositi prodotti antibatterici ed antiallergenici, n.d. koshien)
(Fossimo in un paese perfetto, con gente che rispettasse la legge, e con la legge che si facesse rispettare, fioccherebbero multe salate per quei pochi cinema che non pulissero adeguatamente gli occhialini...visto che purtroppo non siamo tale paese, consiglio di portare salviettine disinfettanti per pulire gli occhiali nel caso andassimo in cinema che utlizzano l'altrettanto valida soluzione degli occhialini multiuso...n.d. koshien)
B ) Informare le persone affette da penalizzazioni visive in uno dei due occhi circa l’impossibilità di usufruire a pieno della qualità della visione 3D (Oltre un milione di persone in Italia conducono una vita normale compresa la guida della macchina vedendo solo da un occhio).
C ) Reintrodurre i classici 15 minuti di intervallo tra un primo ed un secondo tempo (oggi le proiezioni 3D durano oltre le due ore, anni fa il costo della tecnologia limitava la durata a poco più di un’ora)
La SOI evidenzia come il momento di aggregazione procurato dall’andare insieme al cinema, tra padri e figli, sia situazione particolarmente importante, da limitare solo per motivi di reale pericolo e non per un eccesso di prudenza, ma ricercando la sola applicazione del semplice buon senso.
La SOI esprime inoltre delle riserve circa l’indicazione di limitare la visione 3D ai bambini sopra i 6 anni per queste motivazioni:
1) Il senso di stereopsi e di visione binoculare si sviluppano a 4 mesi d’età (tali caratteristiche di sviluppo sono necessarie per apprezzare in serenità la visone 3D).
2) I bimbi di 3 anni hanno una capacità automatica di accomodazione (messa a fuoco) 10 volte superiore rispetto ad una persona di 21 anni e questa caratteristica deve essere considerata una “protezione” positiva.
3) Portare i bimbi a vedere un film in 3D non è pericoloso ma può essere considerato un vero e proprio test di “provocazione” che produce precisa indicazione per l’effettuazione di una visita oculistica, se non effettuata in precedenza, nel caso il bambino dimostri specifici disagi.
La Società Oftalmologica Italiana con forza desidera tranquillizzare tutti i genitori che hanno già portato i propri figli al cinema per assistere ad una proiezione in 3 D.
Questi genitori non hanno procurato alcun danno all’apparato visivo dei propri figli ed invita, se questo è il loro desiderio, a continuare ad assistere a proiezioni in 3D con serenità e sicurezza.
A supporto di questa indicazione precisa che la maggior parte dei bambini, seguendo le linee guida di prevenzione visiva attive da oltre 15 anni, vengono sottoposti a visite da parte di un medico oculista entro i tre anni d’età.
fonte:
società oftalmologica italiana
E ancora:
(ANSA) - ROMA, 4 FEB - Gli occhiali che si usano per la visione dei film in 3D hanno una tecnologia semplice e consolidata, che non crea danni permanenti alla vista ma al massimo provoca fastidi momentanei in alcuni soggetti predisposti. Lo afferma Matteo Piovella, presidente della Societa' Oftalmologica italiana (Soi) commentando l'avvio di una indagine dei Nas sulla loro pericolosita'. Secondo Piovella anche nel caso di occhiali privi del marchio europeo non si corrono gravi rischi: ''Dal punto di vista delle lenti la tecnologia e' talmente semplice e poco pericolosa che e' difficile ipotizzare problemi gravi. Un altro discorso si deve fare se ad esempio sono stati usati materiali tossici nella fabbricazione''. 'Si puo' fare un parallelo con lo schermo del Pc - spiega l'esperto - che di per se' non e' dannoso, ma in persone che hanno gia' dei difetti alla vista puo' dare da subito qualche piccolo fastidio. In questo caso si parla di una tecnologia conosciuta da decenni e ben studiata, e non ci sono evidenze di problemi creati dagli occhiali. In alcuni soggetti, come ad esempio quelli che poggiano la capacita' visiva prevalentemente su un solo occhio o quelli che hanno piccoli difetti visivi, si puo' avere qualche disturbo, che non va mai pero' oltre un leggero mal di testa o, nei casi piu' gravi, un senso di nausea che spariscono in breve tempo''. (ANSA).
Ma un'università della California la pensa diversamente:
According to a new study from the University of California Berkeley, the (3D) effect causes headaches and blurred vision. That’s because it forces viewers to focus on things in the foreground (which causes eyes to converge) and distance (which causes them to separate) simultaneously. The effect is called “vergence accommodation conflict,” and its unwanted side effects tend to be strongest in younger people.
(quotatura di una news del 23 febbraio 2010)
Quindi, c'è chi ha un parere, chi ne ha un altro, anche tra gli studiosi.
Soprattutto quando ci sono di mezzo i soldi è sempre meglio essere prudenti.
E' vero che è bene non fare allarmismi, ma è anche vero che bisogna approcciare alle nuove cose con moderazione (per quanto sia una tecnologia consolidata, non è mai stata utilizzata da un gran numero di persone e per molto tempo, per essere sicuri che non porti problemi).
Il consiglio più spassionato che si possa dare è di godersi film e videogiochi 3D con moderazione (non penso che una o due ora al giorno possa dare problemi sul lungo periodo...), e di interrompere immediatamente se si hanno disturbi.
Fra l'altro, la situazione si potrebbe completamente capovolgere... chi lo dice che il 3D non faccia addirittura bene alla nostra vista?
Magari siamo anche noi esseri umani ad essere un pò fuori allenamento...
Indossiamo le scarpe e i piedi perdono di sensibilità.
Passiamo la vita in luoghi chiusi, quando invece dovremmo "guadagnarci" da vivere in spazi aperti e tenere sempre ben pronta ed allenata la vista, magari durante la caccia.
D'altronde abbiamo la visione stereoscopia proprio per cacciare.
Gli animali a muso lungo (cavallo, cane...) e, in generale, gli animali vegetariani non predatori (coniglio, gazzella) hanno un campo di visione molto ampio a svantaggio della visione binoculare.
In questo modo hanno la possibilità di tenere sotto controllo una eventuale situazione di pericolo, anche se percepiscono l'ambiente in maniera appiattita.
I predatori carnivori (tra cui noi esseri umani), come i felini o le volpi, hanno invece un apparato visivo più stabile: hanno gli occhi posti più frontalmente, un campo visivo meno ampio lateralmente, ma una più fine visione tridimensionale, al fine di poter meglio individuare la preda e valutarne la distanza.
In particolare il ghepardo ha una vista molto acuta, perché possiede una forte concentrazione di coni sensibili alla luce, mentre il camaleonte ha un apparato visivo molto caratteristico: gli occhi si muovono in maniera completamente autonoma secondo diverse direzioni, ma, una volta individuata la preda, sono in grado di interagire molto bene garantendo così una buona visione stereoscopica.
Secondo me è quindi possibile che ci stiamo anche un pò impigrendo a causa della nostra vita agiata, e chissà che il 3D non faccia fare un pò di salutare ginnastica ai nostri occhi.
E' solo una teoria ovviamente, ma chissà.
I veri effetti del 3D immagino non li vedremo prima di 10 anni.
Per ora non resta altro da fare che affidarci agli oculisti, che bene o male il loro percorso di studi di minimo 10 anni lo hanno fatto...
In ogni caso, godiamoci il 3D, ma con moderazione.