Nuove interessanti informazioni sulle caratteristiche tecniche dei nuovi pannelli 2017 da hdblog:
"pannelli TV OLED della gamma 2017 (li ritroveremo quindi anche sui prodotti realizzati da terzi, come ad esempio Sony e Panasonic). A fornire le informazioni è Neil Robinson di LG Electronics. Partiamo dai picchi di luminosità. Si conferma un valore massimo di circa 1.000 cd/m2 - nits, ottenuto tramite ottimizzazioni ai pannelli OLED e all'elettronica di controllo. Si è inoltre lavorato per mantenere più costante la luminosità, agendo in particolare sull'ABL (Average Brightness Limiter). Questo sistema (presente anche sui Plasma) limita la massima quantità di luce emessa quando si visualizzano immagini molto luminose (specialmente se completamente bianche).
Il suo intervento è legato al cosiddetto "APL" (Average Picture Level). Di cosa si tratta? Con questo termine si indica il rapporto tra basse luci ed alte luci all'interno della stessa immagine. In parole più semplici si può descrivere l'APL come la percentuale di schermo illuminata rispetto ad una schermata completamente bianca. Mediamente troviamo un alto APL (cioè una maggior percentuale di schermo illuminata) con le applicazioni per ufficio su PC e con lo sport. Le trasmissioni TV e i film sono invece caratterizzati da un APL più basso (buona parte dell'immagine tende ad essere più scura).
ABL interviene maggiormente quando l'APL si alza. Le ottimizzazioni integrate sui nuovi OLED hanno permesso di raggiungere picchi di 1.000 cd/m2 - nits su APL al 5%. A seconda delle situazioni si può raggiungere una luminosità superiore fino al 40%, rispetto ai modelli del 2016. In media LG dichiara che i nuovi OLED sono più luminosi del 25%. La modalità Cinema è stata calibrata con un incremento del 10% rispetto all'anno precedente. La gestione dell'ABL è migliorata anche in SDR (Standard Dynamic Range). I prodotti del 2017 non dovrebbero mai scendere sotto le 150 cd/m2 - nits, anche su schermata completamente bianca (quindi con APL al 100%).
Un altro aspetto migliorato dal produttore coreano è la gestione del tone mapping. Questa tecnica permette di compensare la gamma dinamica di un display per approssimare quella presente nei contenuti. I video in HDR vengono attualmente realizzati con una luminosità di 1.000 cd/m2 - nits per HDR10 e di 4.000 cd/m2 - nits per Dolby Vision. Cosa succede quando un TV non può raggiungere questi picchi? Ovviamente la dinamica su schermo sarà inferiore e si avrà anche una compressione del volume del colore, ovvero la rappresentazione di tutte le componenti cromatiche a tutti i livelli di luminosità. LG ha rivisto gli algoritmi che regolano il tone mapping nella gamma 2017. Le prestazioni dovrebbero migliorare soprattutto per quanto riguarda il numero di dettagli visibili sulle alte luci. Si potranno quindi apprezzare maggiori dettagli nelle porzioni più luminose delle immagini (sui picchi di luminosità dunque).
I contenuti in HDR potranno essere ottimizzati tramite l'Active HDR, un sistema che simula l'utilizzo dei metadati dinamici. Le sorgenti vengono analizzate fotogramma per fotogramma, esattamente come avviene quando si ricorre al Dolby Vision, sul quale Active HDR non opera poiché i metadati sono già dinamici all'origine. Anche la gestione dei primissimi livelli della scala dei grigi, quelli prossimi al nero assoluto, dovrebbe presentare alcune migliorie (sui TV OLED attualmente in commercio questo aspetto è ancora perfettibile: ne abbiamo parlato nella recensione del B6V). A concludere l'elenco delle migliorie è una maggior copertura dello spazio colore DCI-P3, ora giunta al 99%"