Ma son nate per suonare, e diamo loro la possibilità di farlo nel miglior modo possibile.
Come Ampli Av receiver, anche se la scelta sarebbe alquanto ampia ed eterogenea…

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in questo, almeno in questo, visto soprattutto la nota idiosincrasia dell’Eugenio con Yamaha(qualche difetto ogni umano ce l’ha, magari non tutti soffrono di difetti così gravi….), lascio decidere il tipo di ampli: sarà un inconsueto Luxman. Sul lettore Marantz, anche se piccolino(a parte un telecomando orripilante) non mi dolgo, mentre sugli integrati Arcam (questo è da 40 watt) non posso che convenire sulla scelta(almeno per la fascia di prezzo che oggi vogliamo affrontare).

Non che ci fosse la scelta, ma se lui preferisce così; cerchiamo in altri termini di scoprire anche i gusti di Eugenio.
Connessioni di ottima qualità terminate a banana per tutti i diffusori

Il software lo porto io da casa, e non posso che esordire con il dvd di Michael Bublè, “Caught in Act”, un dvd musicale che consiglio assolutamente a tutti, nessuno escluso, per la sua eccellente qualità sonora. La voce del Ragazzone è a pieni polmoni(come eccellente cassa armonica) sontuosa e diaframmatica ancora più di quella di R.Williams, e scuote i medi ed i woofer a dovere quando richiesto: se poi l’incisione è stereofonica in PCM 48KHZ e 24 bit, allora capite che il dvd in questione DEVE essere posseduto, se non per altro come Dvd da atteggio e di test.
Ovviamente, tralasciando il dolby digital, e per questo quasi infastidendo Eugenio che si aspettava subito un test in Multicanale, parto con uno “SWAY” stereofonico che è talmente travolgente che fa entrare nella sala molti avventori casuali.
Il test l’ho portato con il Luxman quasi sempre a -14 db, cioè quasi al suo carico limite.(il negozio ha dovuto praticamente chiudermi dentro per poter lavorare)
Inizia quindi nel mio cervello l’analisi ed il raffronto a memoria con altre esperienze di ascolto sempre con lo stesso Dvd.
Ecco la sensazione sgradevole che vi accennavo all’inizio, con una impressione che mi coglie del tutto inaspettato.
Una capacità di analisi, di introspezione, di profondità, e dettaglio sulle alte che non mi sarei mai aspettato, col supertweeter che rende arioso e setoso l’intero palcoscenico, come nemmeno a casa mia ricordavo.
I bassi rotondi morbidi e corposi, (
ma non secchi e precisissimi invero), aiutano una fruizione sonora di una classe che fino ad oggi era assolutamente sconosciuta per una coppia di diffusori a torre sotto i 1000 Euro…
“
CAVOLO” – penso tra me e me – “
ma queste cacchio di JBL suonano meglio delle mie!!” .
Entrano le trombe esattamente dove dovrebbero, e con l’aria attorno a loro che mi distanzia esattamente dal palco, come mi potrei aspettare solo da tweeter ultra raffinati e dal costo decuplo..
Insomma quel super tweeter è una scelta progettuale azzecatissima, non lo ripeto più, ma lo continuerò a pensare per tutto il resto della prova.
Entra il Violino, e la corda vibra esattamente con il Pathos fedelissimo che uno si aspetterebbe da una Cassa Inglese e non certo da una JBL… Cavolo, ma queste casse son geniali!!
Son stati capaci di non rinnegare il loro DNA “Yankee”, eppure hanno la soavità e la sobrietà delle britanniche!!
Adesso capisco quando DvdLuca parlava di suono caldo e al contempo arioso!!!!(Visto Luca, che anche tu, nel tuo piccolo, ci capisci?)
Resto sconcertato, passo in un battibaleno in rassegna almeno 4 canzoni e non riesco a staccarmi dall’ascolto tanto che è pieno di nuances e di microdettagli che fino ad oggi mi ero perso: ma il tempo stringe, devo passare al Multicanale, e così passo all’AC3, non aiutato in questo caso da Bublè, mixato anche in MCL con preponderanza solo dei frontali(sarebbe prova non probante).
Entra allora in scena la regina del pop britannico ( eccellente lavoro di DIDO, Live at Brixton Theater, dts eccelso) e così ho modo di riscontrare che l’LC2 fa il suo lavoro esattamente come le L880-
Faccio una digressione per chi è in procinto dell’acquisto.
Questo trittico è perfetto! Hanno tutti i trasduttori identici tutti e tre i diffusori, e una coerenza timbrica così è il Nirvana dell’ascolto multicanale..(le L890 hanno il woofer molto più grande, e servirà solo per sale molto più grandi di questa), e ciò che non guasta con poco più di un 1kEUro avete un suono “yankee cinema like” insuperabile. Per me il BEST BUY del 2006, senza dubbio alcuno!
L’LC2 è piattissimo, e col caricamento in sospensione, quindi non aspettatevi un punch debordante, ma il calore della voce è tutto lì dove deve stare, e con queste 4 vie tagliate in modo così setoso e poco affaticante non manca nulla, dal diaframma al naso alla saliva della cantante…(spero che rendano l’idea tali metafore)
Parte la traccia 14 del dvd e decido di salire molto su di volume e di ascoltarla tutta.
Finalmente ascolto anche le L820 dietro entrare dove si dovrebbe; seduto entri in una dimensione spaziale alternativa, dove loro sono le padrone incontrastate dell’universo, che tu ti puoi limitare solo a constatare.
Ed è qui che vinto dalla curiosità di percepire nel dettaglio i tagli del mid, del tweeter e del stweeter, che scopro un elemento che sottovalutavo: il taglio è posto molto in alto nei stweeter , il che fa fargli davvero solo il lavoro sporco degli alti, tutti delegati al medio e in misura molto ridotta al tweeter.
Ecco spiegato il perché del calore della esibizione.
Ma dove volevo arrivare era altrove.
Alzatomi dalla poltroncina, scopro che il stweeter caricato a tromba, ahimè, mantiene in se il DNA di tale tipo di caricamento. Aria e calore, ma purtroppo, finestra acustica molto orientata e ristretta!
E si, spostatomi dal divanetto, quella tridimensionalità del suono si perde tutta. Il microdettaglio c’è tutto ancora, ma manca il palco, manca il pubblico manca la posizione.
Tenete nella debita considerazione questo: se comprerete un divano mooolto largo, non pensate di poter mettere le torri di fronte a voi strette a solo un 1,5 m perché non avrete profondità e3d; in altri termini patirete quell’appiattimento estremo della scena sonora che fa tanto diffusore da Supermercato: in pratica perdete un po’ del fascino che queste L sanno offrire….
Finiamo con una scena di Star Wars 2, ed è tutto lì dove deve essere con un impatto ed una dinamica non spettinatamente devastanti, ma che avanzano di corpo e un po’ di petto, il che non dispiace affatto.
Il sub dimenticavo di dirVi che è un Northridge E150.
E francamente devo confermare quello che dicevo per supposizione già a molti: queste L(soprattutto le Torri) esigono il loro SUB!
Questo Northridge è ottimo, caldo e quasi impercettibile, se non dove serve, nelle esibizioni musicali, e più poderoso nella visione filmica: ma queste L per avere quell’arrotondamento che uno si aspetta di fronte ad una setosità ed una fedeltà così marcate, devono avere alle loro spalle tutti i 600 watt e il woofer da 30 cm dell’L8400. nulla di meno!!(ecco il perché della mancata offerta di una sub serie L più piccolo)
Penso anche a voi, e quindi prego Eugenio di passare al centrale LC1 ed alle piccole L810 anche per il frontale.

Ripasso Bublè e Didio: che dire, tutto il pezzo di diffusore che c’è in meno, è esattamente il pezzo che manca!!
Il Tweeter e il Stweeter stanno lì anche loro nelle L810, ma il medio mancante, manca davvero!
Il woofer deve andare più su, quindi muoversi + velocemente, e senza l’aiuto di un gemello e di un volume adeguato fa quel che può: dall’altro lato, il tweeter deve scendere più giù ad abbracciare anche parte del lavoro lasciato dal medio assente.
Ed ecco che la magia resta, ma si ridimensiona.
Insomma, se avessi sentito prima questo trittico non mi sarei esaltato così come con le torri.
>>>CONTINUA>>>