Nuova serie Indiana Line Diva 3 vs Elac Debut Reference DBR62

Marcello0

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Buongiorno ragazzi, volevo porvi un quesito, attualmente ho delle Indiana Line Tesi 260 collegate ad un ibrido valvolare (non mi uccidete, a me piace così), ma sento la necessità di "un qualcosa in più", come da voi suggerito in passato ero praticamente pronto ad acquistare le Elac, ma ho notato questi nuovi altoparlanti IL e volevo sapere che ne pensate, anche le Diva 262 non sembrano male, grazie.
 
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Temo che nella sezione "due canali" avresti trovato più audience.

Forse per altri sarà scontato, vorrei comunque chiedere conferma che per "ibrido" intendi che i tubi sono nel preamplificatore mentre il finale è a stato solido - d' altro canto indicare il modello completo dell' amplificatore aiuterà anche i rispondenti più esperti di me nella questione dell' abbinamento timbrico.

In ogni caso credo sia utile evidenziare la differenza di -4dB a svantaggio delle Elac nella sensibilità dichiarata (86dB contro 90db); anche se confermato che non è il finale ad essere a valvole credo che se ne debba tenere conto.
 
Buonasera, hai ragione, chiedo gentilmente se è possibile spostare la discussione.

Il modello in questione è un AIYIMA T9 PRO con valvole RTC 5654RT, le valvole sono nella sezione Pre ☺️
 
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Ho un "cugino" del tuo Aiyima, lo A04, che è praticamente un finale, che piloto direttamente con un DAC esterno (IFI Zen dac).

Nel caso del T9 pro credo che sia crituca la qualità del DAC interno dal quale non mi aspetterei miracoli visto che l'intero amplificatore costa come un DAC hi fi economico, come ad esempio un Ifi come il mio, o vari Topping s.m.s.l. ecc Ma è evidente che è solo un pregiudizio non avendolo io ascoltato e non essendo di per sé il prezzo un parametro tecnico.

Purtuttavia sarei dubbioso nell' abbinare casse da oltre 500 euro (le Diva) e forse anche da 450 (le Elac).

Non vorrei addentrarmi in ragionamenti sull' abbinamento timbrico, comunque il tuo ampli è un classe D (TPA3250), ed a meno che a prevalere non sia la timbrica del preamplificatore (DAC+valvole) mi aspetterei un suono neutro / analitico, come pure neutre mi risultano essere le Elac che pure dalla loro (rispetto alle Diva) hanno un woofer leggermente più grande (165mm contro 150).
Non conosco le Diva in particolare, in genere da Indiana Line mi aspetto un suono più riposante, con la gamma medio-bassa in evidenza. Se ciò fosse confermato questi sarebbero i reali poli del problema.

Attendi pareri (che mi potranno anche smentire) di utenti più esperti riguardo la parte timbrica delle casse, mentre temo che questo Aiyima è difficile che qualcuno lo abbia ascoltato.
 
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Ho un "cugino" del tuo Aiyima, lo A04, che è praticamente un finale, che piloto direttamente con un DAC esterno (IFI Zen dac).

Nel caso del T9 pro credo che sia crituca la qualità del DAC interno dal quale non mi aspetterei miracoli visto che l'intero amplificatore costa come un DAC hi fi economico, come ad esempio un Ifi come il mio, o..........[CUT]

Il suono riprodotto è molto caldo, con le valvole che ho montato (RTC 5654RT) il suono mi piace veramente tanto, voci in avanti, alti che non stancano e un basso "lungo" ma controllato, confermo che le IL danno il meglio di se sul medio-basso, ho le Tesi 260 da ormai più di 8 anni ed è solo per questo che vorrei fare un aggiornamento, vorrei qualcosa di più "arioso", più "aperto" perchè nonostante il suono sia davvero piacevole le trovo un po' "cupe", sia utilizzando Aiyima e sia utilizzando il mio sintoamplificatore (un Denon AVR2313)

Leggo sempre ottime recensioni sulle Elac, so che sono molto neutre, come lo è l'Aiyima, le Diva personalmente non le ho mai ascoltate, tuttavia anche queste godono di ottime recensioni.
 
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Secondo voi, le Elac sono "troppo difficili da pilotare" per il mio amplificatore ?

In alternativa rimarrei volentieri su IL, anche la serie Diva "classica" è interessante, attendo come sempre la vostra opinione e grazie :)
 
Ho ascoltato le nuove diva a Padova al Gran Galà. Il suono è tendente al morbido anche se, a naso, mi sembra leggermente meno eufonico rispetto al passato. Ovvio fare confronti in ambienti diversi può ingannare, si tratta solo di impressioni “a memoria”.
Visto che l’ampli sulla carta non dispone di eccessive capacità di pilotaggio, resterei su diffusori facili da pilotare (possibilmente sopra i 6 ohm nominali e 4 minimi, con buona sensibilità). Il progetto ibrido mi suggerisce come primo nome, anche come possibile buon abbinamento a livello timbrico, acoustic energy.
 
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Termine inusuale (almeno sul forum), l' eufonia è qui intesa come caratteristica naturale quindi positiva o artificiosa, quindi negativa?
In quest' ultimo caso potremmo tradurre "meno piacione"?

Può essere intesa sia nell’accezione positiva che negativa.
Dipende come al solito da ambiente, abbinamenti, gusti musicali, abitudini di ascolto, ecc.
Per chi ascolta incisioni spesso scrause direi che è una caratteristica positiva.
Per chi si dedica più che altro a quelle audiophile e cerca il massimo della fedeltà è negativa.
 
Grazie per le risposte, diciamo che io cerco qualcosa di un po' piu', come dire, "aperto" sui medio-alti rispetto alle Tesi che comunque adoro, però sento che manca qualcosa.
 
cerco qualcosa di un po' piu', come dire, "aperto" sui medio-alti rispetto alle Tesi che comunque adoro, però sento che manca qualcosa.

Le acoustic energy che ti ho consigliato prima vanno in questa direzione. Soltanto che i modelli da stand montano altoparlanti da 13 cm e mi sono accorto ora che, ad esempio, le AE100 sono date per 4 ohm. Meglio le colonnette (sempre serie 100, oppure serie aegis e radiante) che almeno hanno il doppio wf, ma i prezzi salgono non poco. In alternativa da stand vedo benissimo le Tannoy Platinum b6, che hanno tutte le carte in regola compreso il prezzo.
 
Le acoustic energy che ti ho consigliato prima vanno in questa direzione. Soltanto che i modelli da stand montano altoparlanti da 13 cm e mi sono accorto ora che, ad esempio, le AE100 sono date per 4 ohm. Meglio le colonnette (sempre serie 100, oppure serie aegis e radiante) che almeno hanno il doppio wf, ma i prezzi salgono non poco. In alternativ..........[CUT]


Molto belle, ma ho bisogno del reflex frontale, la posizione è un po' infelice
 
Questo è un problema per la maggior parte dei diffusori, indipendentemente dalla posizione del reflex. Se mi viene in mente qualche modello progettato ad hoc, te lo segnalo.
 
Se le Tesi stanno in un vano (spero di no) aperto solo davanti e magari non ampio non mi stupirebbe che semplicemente tirandole fuori da lì ci fosse già un netto miglioramento.

In discussioni precedenti è sempre emerso che non basta una apertura del reflex anteriore per tenere una cassa praticamente attaccata al muro.

Ad esempio le Dali Oberon 1 e le Zensor 1 hanno il reflex posteriore ed anche una attaccaglia per appenderle alla parete:

https://www.adamsandjarrett.com/wp-...Oberon-1-Bookshelf-Speaker-Light-Oak-Back.jpg

la spiegazione che mi do è che con la cassa attaccata alla parete potrebbe essere indicato (suppongo che lo sia nel caso delle piccole Dali) tappare il reflex per contenere la risposta sui bassi.
 
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Interessante, la mia paura è che con il reflex posteriore si crei solo "rumore basso", la posizione è esattamente quella che hai descritto tu, attenzione, torno a ripetere, io adoro le Tesi, vorrei solo qualcosa di più "limpido" ma che mantengano comunque un bel punch, avevo notato le "Elac Debut 2.0 B6.2" e chiesi infatti consiglio qui sul forum, mi dissero che probabilmente avrei fatto più che un passo avanti un passo di lato e saltarono fuori le "Elac reference dbr62" di cui sento sempre parlare in maniera splendida, il dubbio è se il mio ampli è "adatto", leggendo di qua e di la lo vedo pilotare casse a torre ben più importanti senza problemi, però il dubbio rimane.

Altro fattore importante che ho dimenticato di dire, è tutto collegato comunque ad un impianto HT (tramite switch), quindi i "frontali" come linea di produzione, devono avere anche una centrale di riferimento
 
Se ne hai tempo e voglia (sempre che non l'abbia già fatto) prova a sentire il suono delle Tesi in aria libera (ben staccate dalla parte e fuori da qualsiasi vano). Una prova utile a mio avviso è anche, lasciando le Tesi dove sono, tappare il condotto delle Tesi con una spugnetta da imballaggio (a volte "tappi" simili sono forniti a corredo delle casse, in un caso sono stato fornito di un vero e proprio tappo in gomma) e prova a capire se i bassi così sembrano più "puliti". Come accennato sopra si suppone che l'ostruzione del condotto compensi il rinforzo sui bassi dovuto all' eccessiva vicinanza della parete posteriore.
 
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