Ci sono alcune cose da tenere presente.
Una è già stata detta, ovvero che i microfoni di un certo livello, quindi anche quelli di misura, sono a elettreti (più comuni) od a condensatore (di qualità elevata e più costosi) pertanto devono essere alimentati o tramite lo standard "Phantom" a 48 V su linea bilanciata, oppure con altre tensioni, tipo 12 V, su linea non bilanciata.
Non è tanto un problema di connettore, io ho un microfono di misura, calibrato e di buon livello, che utilizza un connettore RCA, pur dovendo essere alimentato, ma il pre cui va collegato è fatto in modo da inviare questa tensione su quel connettore.
Non puoi pertanto collegare un micro che deve essere alimentato direttamente ad una scheda audio per PC (economica o di alto livello) oppure entrare direttamente in un DAC. come vorresti fare tu.
Bisogna, quanto meno, inserire un alimentatore adatto a quel particolare microfono, esistono alimentatori poco costosi da interporre tra micro e scheda o preamlificatore.
Il secondo punto da tenere presente è la sensibilità dell'ingresso cui si collega il micro.
Questi escono solitamente con segnali molto bassi per cui ci vuole un ingresso molto sensibile (e poco rumoroso), quelli denominati "di linea" per segnali provenienti da altre apparecchiature, quali decoder, pre, player, ecc.
Ci vuole pertanto un preamplificatore microfonico, che, tra l'altro può fornire, come già detto, anche l'alimentazione al micro.
Il setup esatto dovrebbe essere, pertanto: microfono -> pre micro con alimentazione -> scheda PC.-
Come vedi ho scritto scheda PC e non DAC con uscita USB, come credo sia il tuo caso, poichè c'è un ultimo aspetto da considerare.
La maggior parte dei programmi di misura ricorrono ad un piccolo espediente per minimizzare i problemi causati dalla eventuale scarsa linearità della scheda audio: usano l'altro canale per fare un confronto in tempo reale del segnale in ingresso e quello in uscita.
In poche parole: ad un canale si collega il micro, tramite il suo pre, all'altro viene invece inviato un segnale direttamente dal programma di misura che ne monitora poi l'uscita dalla scheda, in questo modo si ricavano le variazioni di livello eventuali alle varie frequenze e se ne tiene conto nel fornire i risultati della misura tramite ìmicrofono (ovviamente questo non risolve il problema della linearità del microfono).
Spero di essere stato sufficientemente chiaro.
Ciao