AVMAg Roman Panel plana nel magico teatro che appaga tutti e 5 i sensi!
In effetti parlo di AVMag Roman Panel, ma del nutrito drappello del pannello romano alla fine sono rimasto solo io. Gli altri avevano impegni oggettivamente non prorogabili e Claudio/gnagno, quello che più di tutti avrebbe voluto partecipare, proprio all'ultimo è stato costretto a dare
forfait per accertati motivi familiari.
Questo 4 dicembre passato a Roma col
referendum in corso mi stava un po' stretto: lì invece avrei goduto della piacevole compagnia di Mimmo, Mike, Stazza e Nordy

flower

e, non ultimo, avrei visitato il teatro di Salvatore, che (non me ne voglia nessuno) a me è sempre sembrato il più bello e curato, tra quelli visti sulle pagine di AVMag.
Tant'è che alla fine ho deciso di confermare la pazzia, non senza il "compatente" sguardo di prammatica di mia moglie, che ormai si è abituata alle mie follie: una in più... Prenoto dunque gli aerei e l'auto.
Sveglia all'alba per recarmi al seggio. Ero lì di fronte agli scrutatori alle 7

eek

pronto a votare. Alle 7,10 ero in auto. Corsa a scapicollo verso l'aeroporto romano di Fiumicino. Parcheggio, gate: finalmente prendo fiato. Decollo alle 9. Arrivo a Milano Linate (eh sì, era il lato sbagliato della città, me l'avranno ripetuto in cento, ma così guadagnavo un'ora di tempo) verso le 10. Solite lungaggini per prelevare una macchinetta e un'ora dopo (praticamente un tempo analogo a quello del viaggio aereo) verso le 11 finalmente salgo fisicamente in auto e mi avvio alla volta del Metropolis. Traffico scorrevole, ma lato della città, in effetti, dannatamente sbagliato. A metà strada mi fermo per acquistare una grappetta barricata non industriale ricavata da un vitigno d'area (Nebbiolo) suppostamente pregiato e invecchiato in botti di rovere, che poi farà la sua sporca figura... Insomma, arrivo lì (guarda caso) giusto in tempo per... mettere i piedi sotto al tavolo, operazione che - non so perché - a me riesce sempre straordinariamente bene.
Il padrone di casa è gentile e accogliente. Col finestrino aperto, mentre parcheggio, mi chiede preliminarmente come abbia votato. Sudore freddo. Farfuglio qualcosa, poi sparo la verità. Mi abbraccia. La giornata promette davvero benissimo!
Giunto nel
parterre reincontro persone con le quali ho una consolidata amicizia, altre con cui sto creando rapporti più stretti e forumer che conoscevo solo per il loro nick e per quanto scrivevano su AVMag. Ambiente rilassato-informale, l'ideale in situazioni del genere.
Elisabetta, la padrona di casa, mi stupisce davvero: lei AMA guardarsi i film in saletta con il marito: donna da applauso a scena aperta e, purtroppo, rara mosca bianca... Anche Alex, il piccolo, mostra di gradire la passione del padre!
Tanto per non dare l'idea del mangione che anela di abboffarsi al desco di Salva, con
nonchalance mi soffermo ad ammirare quella meravigliosa macchina da proiezione d'epoca che tante volte avevo scrutato sulle belle foto pubblicate da AVMag: da vicino è ancora più bella! Breve discussione sulla pericolosità della corrente ad altissima tensione che ci viaggiava dentro. Il padrone di casa ci ha spiegato la fatica per rimetterla a nuovo come è ora e la ricerca del giusto obiettivo, poi andata a buon fine.
Ma ben presto si passa ad appagare intanto ben quattro dei cinque sensi: odorini meravigliosi pervenivano da "di là", ci mettono nelle mani ogni ben di Dio, tutta roba che era una goduria solo a vederla e che al gusto si rivelava la leccornia che sembrava. Le focacce calde di Michele/Micas, tartine di vario genere forma e colore, la lasagna fatta con le sante mani di Elisabetta (come ci ha rivelato il figlio, grande, Manuel: la moglie di Salva è rimasta in piedi tutta la notte vicino al focolare per prepararle in tempo!), uno squisito salame dolce di Mirko/Pela73 e per finire la mia grappetta barriccata, tutto inaffiato da buoni vini e caffè conclusivo.
Gli argomenti di discussione sono stati i più disparati e sapidi, ma per discrezione rimarranno tutti là dove sono stati pronunciati.