Per fare la biamplificazione ci vogliono, come dice il nome stesso, due amplficatori finali stereo, uno piloterà, ad esempio, i woofer dei due diffusori e l'altro la via medi-alti.
In un amplificatore stereo ci possono essere anche due coppie di morsetti di uscita per collegarci due coppie di diffusori, posti solitamente in due ambienti diversi, ma è solo una comodità, all'interno del telaio le due coppie sono collegare assieme, non ci sono 4 stadi finali separati.
Pertanto se in un amplificatore ci sono due coppie di morsetti potrai collegare due cavi per canale (quindi 4 in tutto) ed andare alle due coppie di morsetti di ciascun diffusore, togliendo i ponticelli, come è già stato perfettamente spiegato.
Se vuoi fare una biamplificazione dovrai invece acquistare un pre e due finali stereo, collegando un finale alle due vie di un diffusore e l'altro alle due vie del secondo diffusore.
Per fare però un lavoro completo in questo caso sarebbe l'ideale usare anche un crossover attivo e bypassare quello passivo interno ai diffusori.
Per quanto riguarda il biwiring personalmente ho molti dubbi circa la sua reale efficacia, ovvero che si senta una reale differenza rispetto al collegamento tradizionale fatto con cavo di sezione opportuna.