Con un luxmetro, un po' di fisica, un po' di matematica ed un pizzico d'ingegno si possono fare tantissime cose. Ma la questione fondamentale è... avere una precisa "finalità", uno scopo!
Supponiamo, allora, che tu voglia fare la cosa più semplice e banale: misurare il flusso luminoso a 100 IRE, ossia la "potenza" reale del proiettore.
Se vuoi avere dati comparabili da proiettore a proiettore, per sapere ad esempio se il proiettore "A" è più o meno luminoso del proiettore "B", devi cercare di "standardizzare" il più possibile le condizioni di misurazione. Allora:
1) imposti lo zoom a metà corsa (per sapere qual è la posizione mediana devi misurare la base di proiezione ai due estremi dell'escursione zoom e poi fare la media. Esempio: se, dalla tua distanza di proiezione, ottieni 4 metri di base in posizione
wide e 2 in posizione
tele, allora dovrai impostare lo zoom in maniera tale da ottenere 3 metri di base)
2a) azzeri entrambi i lens shift, se presenti (questo è già più facile: ti basta posizionare il proiettore perfettamente in asse con lo schermo, ossia centrato sia orizzontalmente che verticalmente rispetto ad esso);
2b) se il lens shift verticale è "asimmetrico", ossia solo verso l'alto, allora lo imposti nella posizione più vicina alla proiezione "in asse": generalmente è questa la posizione che comporta la minima perdita di luminosità, ma conosco almeno un'eccezione, descritta nel post scriptum di
questo post)
3) imposti la lampada nella modalità più luminosa: alcuni proiettori in m odalità "eco" riducono molto il flusso luminoso, altri meno... è una semplice scelta progettuale. Dunque, se la misurazione avviene a scopo comparativo, va fatta nella modalità più luminosa;
4) misuri
con precisione base ed altezza di proiezione, e calcoli l'area;
5) imposti il luxmetro perchè fornisca letture in lux (ripeto
lux, NON footcandles);
6) suddividi idealmente l'area di proiezione in 9 "quadranti" (3 di base per 3 di altezza) e, proiettando un "100 IRE", effettui le 9 letture (annotandole!) ponendo lo strumento o la sua testina separata di lettura al centro di ognuno dei quadranti, quanto più vicina possibile al telo o addirittura delicatamente poggiata su esso: un lettura un po' più distante dal telo si riferirebbe ad ad un'area di proiezione inferiore e non esattamente definita;
7) calcoli la media aritmetica semplice (ossia NON ponderata) delle 9 letture e la moltiplichi per l'area di proiezione espressa in metri quadrati.
Il valore ottenuto rappresenta il flusso luminoso "normalizzato" del proiettore, espresso in lumen, relativo alla
calibrazione corrente ed alle
correnti condizioni della lampada (ricordiamo che l'invecchiamento di quest'ultima incide
moltissimo sul flusso luminoso, arrivando spesso a dimezzarlo in 500 ore).
L'aver annotato le 9 letture dà anche una misura dell'
uniformità dell'illuminamento prodotto dal proiettore: rapportando le 8 letture periferiche a quella centrale, potrai farti un'idea "numerica" di questa uniformità o addirittura potrai calcolare calcolare la
varianza o lo
scarto quadratico medio, per una comparazione tra proiettori più "scientifica".
Se lo scopo della misurazione è solo quello di calcolare la
variazione di flusso luminoso al variare della lunghezza focale (posizione zoom) o del lens shift o della modalità lampada, allora sarà più che sufficiente la sola lettura centrale, purchè venga esattamente identificato il punto di lettura ed utilizzato sempre quello.
Francesco, considera che questo post, come mia deprecabile abitudine lungo e noioso, potrebbe essere solo... il primissimo capitolo di un libro su cosa si può fare con un proiettore ed un luxmetro!

Conoscendo le mie attuali "priorità", però, mi scuserai se mi fermo qui: il tempo da dedicare al forum per me è sempre più scarso e l'argomento, sebbene appassionante, richiede estremo rigore nella trattazione per non rischiare di prendere -è proprio il caso di dirlo-
"abbagli"!
Buonanotte!
