Finalmente ho trovato il tempo di scrivere qualche riga in merito alla prova del Luxman 590 effettuata ieri a casa di Luca (che saluto e ringrazio) con le sue Cm9.
Non sto a descrivere tutti i componenti utilizzati in quanto è sufficiente dare uno sguardo alla sua firma.
Come lettore abbiamo utilizzato il mio Marantz Ki Pearl Lite.
Innanzitutto abbiamo ascoltato con il suo impianto alcuni brani di riferimento per entrambi (pink floyd, petra magoni, phil collins e alcuni altri).
Premetto che conosco molto bene la serie Cm in quanto prima delle Liuto utilizzavo le Cm7.
Le Cm9 le reputo grandi diffusori, soprattutto in relazione al prezzo, però mi piacciono di più le Liuto.
Credo che Luca avesse una gran fretta di provare il 590, infatti dopo solo alcuni brani abbiamo collegato il 590.
Quando lo collegai la prima volta con le Liuto accadde ciò che ho scritto nel mio post che si trova a pagina 8 di questa discussione:
http://www.avmagazine.it/forum/92-pr...uto?highlight=
Questa è la parte saliente (
http://www.avmagazine.it/forum/92-pr...-liuto/page8):
"...Ho atteso un po’ prima di postare le prime impressioni sul 590 per evitare di farmi influenzare troppo dall’euforia del nuovo acquisto. Lo sto ascoltando quasi ininterrottamente da ieri (per fortuna sono in ferie) e più suona e più mi rendo conto di essermi messo in casa un vero e proprio gioiellino. Esteticamente è quasi identico al 550AII, però quando lo accendi ti lascia a bocca aperta. Il 550 è un ampli di tutto rispetto, però questo è davvero un altro pianeta (purtroppo anche nel prezzo).
Dopo averlo collegato e aver premuto play ho avuto la sensazione di aver sostituito i diffusori. Le Liuto si sono davvero trasformate. Non pensavo potessero arrivare a restituire un sound del genere. Ora, sinceramente, la voglia di passare alle 802 si è un pochino (solo un pochino) attenuata. Qualcuno mi ha già fatto notare che forse sarebbe meglio rivedere prima la sorgente…
Veniamo al sodo: innanzitutto il suono è più caldo rispetto a quello del 550AII, direi quasi vellutato. Non pensavo di rilevare questa differenza in quanto entrambi gli ampli sono in classe A. Inoltre appare molto più arioso e raffinato. Il soundstage risulta allargato ed è chiaramente avvertibile la separazione tra gli strumenti. La gamma medio-alta è più presente e trasparente. Un'altra caratteristica molto evidente è il controllo in gamma bassa: mi sentirei di definirlo pazzesco. I bassi risultano più rotondi, fermi e precisi.
Mi ha anche stupito il fatto di non scomporsi minimamente a volumi molto alti. Sembra quasi che più alzi e più spinge, mantenendo nel contempo il suono cristallino…".
In questo caso il raffronto è stato effettuato utilizzando due ampli con la stessa filosofia progettuale ma con diverse caratteristiche in termini di potenza, erogazione di corrente, ecc.
Ieri invece sono stati utilizzati dei grintosi Audio Analogue (peraltro configurati per picchiare ancora più duro), con le restanti caratteristiche completamente diverse.
All'atto del collegamento la mia impressione è stata circa la stessa descritta nella parte virgolettata. Un suono molto caldo e raffinato, in particolar modo medio-alte molto più dolci, basso più presente e controllato, una scena più ampia. Anche alzando il volume l’ampli non si è scomposto minimamente.
Credo che anche Luca sia rimasto piacevolmente sorpreso.
Il Marantz è certamente un buon lettore, però riconosco che non è all'altezza dell'ampli che dalla sua ha una capacità di pilotaggio davvero notevole ma ha sicuramente bisogno di una sorgente più adeguata.
Fortunatamente oggi sono riuscito a tenerlo acceso quasi tutto il giorno e solo sostituendo i cavi di segnale (colorado al posto dei king cobra) dopo qualche ora ho percepito miglioramenti significativi…..spero presto di potergli dedicare dei cavi di potenza adeguati per poi passare a provarlo con altre sorgenti.
Ps: il controllo dei toni non era attivo.
Abbiamo solo provato un paio di volte ad attivarli (nella funzione loudness) giusto per renderci conto di cosa accadesse.