A fine serata del terzo raduno romano (http://www.avforum.it/showthread.php?s=&threadid=14616) alcuni dei partecipanti hanno accettato l'invito al Princi's Village, per vedere il "SuperNec" in azione soprattutto con "Coral Reef" a 1280x720@75Hz..
In seguito, alcune prove di visione con vari DVD ("Il gladiatore", "Toy Story 2", "Wedding Planner") più il "Nokia Test" hanno evidenziato come, senza uno strumento, i gusti personali possano differire in modo così evidente che una colorimetria fatta ad occhio può risultare accettabile per me, totalmente sbagliata per M.Tonetti e passabile per Sergicchio: il punto della questione è stato il livello del nero.
Io, nelle scene di buio totale o con un'immagine dello spazio (da appassionato di fantascienza), non sopporto la presenza di una luminosità di fondo sullo schermo e tendo ad impostare un livello del nero piuttosto basso ma, inevitabilmente, ad affogare un po' i neri (per dei valori che, a seconda dei test, sono risultati di entità piuttosto diversa: 0-10% con il Nokia Test, 0-2% con DVD-Xperience di AFDigitale).
Per M.Tonetti la mia taratura era intollerabile e, sostenendo che se un dettaglio è inciso nel DVD si deve poter vedere per forza, abbiamo provato ad alzare la luminosità: nel momento in cui lui era soddisfatto, io vedevo un appiattimento globale della scena, una perdita di profondità tale che il miglioramento sui dettagli - ovvio, a mio gusto personale - era altrettanto intollerabile alla precedente calibrazione.
Premesso che dominanze di colore tenterei di eliminarle solamente con l'ausilio del colorimetro della Milori, senza il quale potrei forse avere miglioramenti ma anche peggioramenti, volevo a questo punto verificare un mio parere: ritenendo luminosità e contrasto delle componenti DERIVATE DALLA colorimetria, nel senso che dipendono da livello della g2, punto di lavoro e guadagno dei tubi, loro linearità, ecc. ecc., credo sia impossibile pensare di ottimizzare il comportamento di un proiettore solo in funzione appunto di brightness e contrast.
Quindi ho continuato a sostenere che, senza lo strumento adatto, il mio livello del nero e la sua cura per i dettagli non possano essere raggiunti, bensì al massimo si ottenga un compromesso causato da una "coperta troppo corta".
Anche se le istruzioni del Nokia Test sembrano avvalorare la mia taratura, consigliando più un livello del nero basso che preferisca mortificare i particolari sulle basse della scala dei grigi piuttosto che far perdere di tridimensionalità alla scena, secondo me senza colorimetro si rimane nell'ambito del gusto personale e del puramente soggettivo, dove non ha più valore il giusto e lo sbagliato - senza clamorosi errori, ovviamente (ma forse io esagero con il livello di compressione, sono pronto ad ammetterlo).
Avete pareri in merito? Meglio ancora se suggerimenti e/o soluzioni!!!
Un saluto. Leo!
In seguito, alcune prove di visione con vari DVD ("Il gladiatore", "Toy Story 2", "Wedding Planner") più il "Nokia Test" hanno evidenziato come, senza uno strumento, i gusti personali possano differire in modo così evidente che una colorimetria fatta ad occhio può risultare accettabile per me, totalmente sbagliata per M.Tonetti e passabile per Sergicchio: il punto della questione è stato il livello del nero.
Io, nelle scene di buio totale o con un'immagine dello spazio (da appassionato di fantascienza), non sopporto la presenza di una luminosità di fondo sullo schermo e tendo ad impostare un livello del nero piuttosto basso ma, inevitabilmente, ad affogare un po' i neri (per dei valori che, a seconda dei test, sono risultati di entità piuttosto diversa: 0-10% con il Nokia Test, 0-2% con DVD-Xperience di AFDigitale).
Per M.Tonetti la mia taratura era intollerabile e, sostenendo che se un dettaglio è inciso nel DVD si deve poter vedere per forza, abbiamo provato ad alzare la luminosità: nel momento in cui lui era soddisfatto, io vedevo un appiattimento globale della scena, una perdita di profondità tale che il miglioramento sui dettagli - ovvio, a mio gusto personale - era altrettanto intollerabile alla precedente calibrazione.
Premesso che dominanze di colore tenterei di eliminarle solamente con l'ausilio del colorimetro della Milori, senza il quale potrei forse avere miglioramenti ma anche peggioramenti, volevo a questo punto verificare un mio parere: ritenendo luminosità e contrasto delle componenti DERIVATE DALLA colorimetria, nel senso che dipendono da livello della g2, punto di lavoro e guadagno dei tubi, loro linearità, ecc. ecc., credo sia impossibile pensare di ottimizzare il comportamento di un proiettore solo in funzione appunto di brightness e contrast.
Quindi ho continuato a sostenere che, senza lo strumento adatto, il mio livello del nero e la sua cura per i dettagli non possano essere raggiunti, bensì al massimo si ottenga un compromesso causato da una "coperta troppo corta".
Anche se le istruzioni del Nokia Test sembrano avvalorare la mia taratura, consigliando più un livello del nero basso che preferisca mortificare i particolari sulle basse della scala dei grigi piuttosto che far perdere di tridimensionalità alla scena, secondo me senza colorimetro si rimane nell'ambito del gusto personale e del puramente soggettivo, dove non ha più valore il giusto e lo sbagliato - senza clamorosi errori, ovviamente (ma forse io esagero con il livello di compressione, sono pronto ad ammetterlo).
Avete pareri in merito? Meglio ancora se suggerimenti e/o soluzioni!!!
Un saluto. Leo!