...Mi spaventa solo un pò la resa con DTT, ma se dici che siamo almeno al pari con il VT60 allora sono davvero a posto.
A parer mio, la resa della Digital Terrestrial Television su contenuti non Full HD è comunque sgradevole su tutti i TV moderni ma, comunque, "guardabile" (nel senso che si vede) ed è anche giusto che sia così, in fondo parliamo di una risoluzione e una tecnologia di trasmissione obsolete. Per quanto riguarda contenuti FULL HD, sempre
a parer mio e come già scritto, il VT60 se la cava meglio poiché, tra l'altro, non deve up-scalare. In ogni caso, ribadisco, stiamo parlando di contenuti compressi e interlacciati che vengono de-interlacciati e che, come nel caso dei TV a risoluzione 4K, subiscono anche un up-scaling. Insomma, non baserei la scelta su questo aspetto, a meno che non sia l'unico aspetto che m'interessa. A quel punto, perché comprare una Ferrari se devo andare a seminare il campo?
Cosa intendi per calibrazione delle LUT? Scusa la mia ignoranza
Cercherò di essere più chiaro possibile e per fare ciò, ovviamente, ometterò tecnicismi e spiegazioni troppo approfondite. Mi scuso da subito con gli esperti.
Gli OLED LG dal 2018 (e anche 2017 con un aggiornamento firmware non ufficialmente rilasciato a tutti) consentono la calibrazione delle Look Up Table (1D e 3D).
Ma cosa è una LUT?
Semplificando e banalizzando l'argomento, una LUT è una tavola/indice che (appunto) indica al TV qual è la corretta rappresentazione a video di uno stimolo. Esempio: un'immagine è composta da tanti pixel, ognuno ha un colore (certamente alcuni avranno lo stesso colore in base all'immagine da trasmettere a video); ogni colore è determinato da una tripletta RGB (Red, Green, Blue) o stimolo. La tripletta (in questo caso a 8 bit) del rosso al 100% di saturazione e luma (luminanza) è 255,0,0 (in una scala 0-255). Il TV riceve dalla sorgente questa informazione e, passando per le LUT, mostra a video il rosso. Se le LUT sono calibrate a modo, leggendo con una sonda il rosso ne misurerò le coordinate esatte, le quali sono "imposte" da una carta/documento chiamato "riferimento". Ogni trasmissione TV/contenuto visivo ha il suo riferimento in base alla risoluzione, ecc. Un Bluray Full HD userà il riferimento Rec.709 come anche una trasmissione TV Full HD. Ometto, per non mettere troppa carne al fuoco, il discorso sulla curva del gamma.
Una LUT può essere ad una (1D) o a tre (3D) dimensioni. Nel primo caso si occupa del bianco che, ricordo a tutti, non ha saturazione ma solo luminanza. La scala dei grigi (o del bianco) non è altro che il bianco espresso a diversi livelli di luminanza che nelle TV analogiche venivano indicati in IRE e che nelle TV digitali vengono indicati in percentuale di luminanza/stimolo o in IRE digitali. Nel secondo caso (la 3DLUT) si occupa di tutti i colori (compreso il bianco). Una LUT ha una dimensione in base ai colori che possono essere manipolati dall'utente, gli altri saranno interpolati o estrapolati. Nel caso di LG, la 1DLUT ha 1024 gradazioni di bianco (o grigio) e la 3DLUT 35.937 colori manipolabili (33x33x33 o 33^3).
Sì vabbè, ho capito ma che cambia rispetto a una calibrazione manuale?
Con una calibrazione manuale puoi gestire al massimo 42 livelli di grigio, i 3 primari e i 3 secondari (ometto, per semplicità, le conseguenze dell'agire su questi), quindi 48 "colori" in tutto, contro i quasi 37.000 delle LUT LG. E' chiaro quindi che la migliore calibrazione manuale non potrà mai essere a livello di una LUT calibrata. Anche perché, su i TV moderni, una calibrazione manuale va a modificare le LUT di fabbrica, la cui manipolazione porta con se conseguenze più o meno sgradite.
Che fico! Compro subito una i1 Display Pro, CalMan e faccio da me!
La faccio breve: No,
a parer mio, non otterresti risultati migliori di quelli che già hai con la calibrazione di fabbrica e no, neanche sul gamma che è in funzione della luminanza e che, come per la parte cromatica, non viene letta come andrebbe dal colorimetro in questione. Per ottenere una calibrazione (che sia manuale o delle LUT) degna di questo nome, occorrono
sempre a parer mio: uno spettroradiomentro di riferimento (€ 6.700 circa), una i1 Display Pro e tanta esperienza, studio e conoscenza della materia (senza prezzo). Oppure qualcuno che abbia tutto ciò.