Durante la penultima legislatura è stata approvata una modifica alle norme che regolano la legittima difesa. Non sono un esperto e vi riporto solo uno stralcio di un articolo di repubblica (da prendere quindi con tutte le precauzioni del caso):
"La riforma varata autorizza l'uso di armi per difendere la vita e la "borsa". Nell'ipotesi di violazione di domicilio, infatti, non sarà più punibile chi spara contro il malvivente o lo colpisce con un coltello per difendere la propria o altrui incolumità. E non sarà più punibile nemmeno se gli spara per difendere i (propri o altrui) beni, a due condizioni però: che vi sia "pericolo d'aggressione" e che non vi sia "desistenza" da parte dell'intruso. Ossia che di fronte all'intimazione del proprietario di casa, ad esempio, invece di scappare reagisca minaccioso.
Le nuove norme sulla legittima difesa valgono non solo all'interno delle abitazioni privata, ma anche nei negozi e in ogni luogo dove sia svolta attività commerciale e imprenditoriale."
Questo il link all'intero articolo:
http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/politica/legdif/legdif/legdif.html
Sarebbe interessante conoscere il parere di qualche esperto, se presente sul forum.
Per quanto riguarda invece la questione di trattenere qualcuno che si è introdotto nella nostra abitazione tutto ruota intorno a questo principio: il privato cittadino può procedere all'arresto in flagranza per i reati perseguibili d'ufficio e per cui è previsto l'arresto obbligatorio da parte della polizia giudiziaria.
Quindi ancora una volta tutto dipende da come vengono considerati la violazione di domicilio e il furto. Per la rapina si può fare, ma se troviamo qualcuno in casa oppure entra quando siamo all'interno non credo si possa parlare di rapina fino a quando non tenta di estorcerci un bene con la forza.