gli esperti dicono che per avere i corrispondenti watt in classe A/B si debbe moltiplicare per tre
Se lo dicono "gli esperti" allora siamo a posto, possiamo dormire sonni tranquilli.
Siamo sempre alle solite, un tizio qualsiasi scrive la prima amenità che gli passa per la testa, però la scrive bene, con dovizia di aggettivi oscuri, ma di contenuto reale nullo, i suoi amici lo osannano, altri leggono e spargono il verbo.
I Watt, quelli elettrici, da che mondo è mondo, sono identificati da una formuletta chiara, semplice e precisa: W=VxI (e relative derivazioni tirando in ballo anche la Resistenza), è una delle conseguenze della Legge di Ohm, che non è mai cambiata ed è universale (anche se un paio di giorni fa ho letto che pare c'entrino anche le vibrazioni, ci sarà qualche nuovo esperto in circolazione).
Poi, se passiamo nel mondo dell'acustica c'è la pressione sonora (SPL), che si misura in dB.
Cosa capita nella realtà di tutti i giorni?
Semplice: un segnale elettrico, ricavato da un microfono e "congelato" in un disco (CD o vinile non fa differenza) viene fatto passare in un amplificatore che, ovviamente, lo amplifica portandolo a tensioni più elevate e, cosa importanmte, fornendo a queste tensioni elevate la possibilità di essere erogate con correnti pure loro elevate. (Il termine "elevato" è relativo, lo sono rispetto ai valori del segnale in ingresso).
Come questo sia ottenuto all'interno dell'ampli, ossia con quale tecnologia, non influisce sul risultato, se in uscita l'ampli è in grado di erogare 30 V su un carico di 8 Ohm con una corrente di 5 A non cambia nulla se questo è ottenuto con un circuito push-pull in classe AB1 oppure con un single-ended in Classe A.
Perchè allora si sparano delle emerite "inesattezze" come quelle che amano tirare fuori "gli esperti"?
Molto probabilmente perchè i due ampli usati per la prova che ha provocato la formulazione di quella nuova Legge dell'elettronica, avevano un comportamento diverso.
Una volta, quando esistevano meno esperti (pochi ma buoni) tra le altre cose si era convenuto di stabilire che per poter assegnare la potenza di uscita di un amplificatore bisognava seguire una certa metodica, quella più stringente (qualcuno direbbe "quella vera") stabiliva che la potenza di un ampli era quelle che l'ampli poteva erogare indefinitamente con la distorsione dichiarata dal costruttore, su tutta la gamma.
Ovvero: se il costruttore dichiara 100 W con distorsione dello 0,1% l'ampli deve essere in gradi di poterli erogare per sempre, ossia lo si collega ad un carico, lo si accende e si regolano i livelli sino a leggere il valore di 100 W e una distorsione di 0,1%, questo anche per una settimana di fila; dovrà scaldare ma nulla più.
Poi i costruttori hanno scoperto che seguire questa strada era costoso, anche perchè il primo parametro che impressiona l'acquirente è la potenza e per poterla dichiarare "nei termini di legge" bisognava costruire ampli necessariamente costosi.
Pertanto i geni del marketing, per i quali Dante avrebbe creato ora un girone apposito, ne inventarono una delle loro: non serve fagli erogare la potenza X per sempre, mica serve, basta che la eroghi solo per qualche brevissimo istante.
In questo modo lo stadio finale può essere tranquillamente sottodimensionato, si aumenta solo la capacità dei condensatori di filtro così che per un millesimo di secondo l'ampli riesca dare una potenza mostruosa (poi si siede miserevolmente), tanto basta per poter dichiarare potenze fantasmagoriche e tutti contenti.
Tornando a bomba, se io faccio il confronto tra un ampli che dichiara 100 W di quelli "markettari" ed uno di 30 W, ma di Watt "vecchia scuola" molto probabilmente se i diffusori richiedono molta corrente è probabile che il primo ampli si sieda, l'altro, no.
Se una era in classe AB e l'altro A il gioco è fatto.
Gli esperti hanno sentenziato.
Che poi la Classe A sia migliore, sonicamente parlando, di quella AB è cosa tutta da dimostrare.
E' lo stesso discorso de: "le valvole suonano meglio dello stato solido", anche queste "sentenze" sono inappellabili, credenze mistiche create dai soliti "esperti".
La spiegazione tipica (le valvole distorcono principalmente di seconda armonica che è più piacevole") la dice lunga.
Io preferirei un apparecchio (a valvole o SS) che non distorce, non che "distorce piacevolmente".
Ciao