• Confronto TV, proiettori e ampli al Roma Hi-Fidelity il 15 e 16 novembre

    Sabato 15 e domenica 16 novembre, all'hotel Mercure West, AV Magazine vi aspetta nella sala Domitilla dalle 10:00 alle 18:00 con un confronto tra TV OLED e tra amplificatori con un diffusore di riferimento. Nella sala adiacente di Gruppo Garman vi aspetta invece un confronto tra videoproiettori Epson LS9000 e QB1000 con un sistema home cinema Dolby Atmos con integrato Denon AVC-A1H e diffusori Focal EVO. Maggiori informazioni a questo link.

  • JVC NZ900 + NZ500 da Videosell il 14 e 15 novembre a Milano

    Venerdì 14 e sabato 15 novembre, presso la showroom di Videosell a Trezzano sul Naviglio, sarà possibile osservare all'opera il videoproeittore JVC DLA-NZ900 (alias DLA-RS4200) con il nuovo firmware 2.0 da poco disponibile. Sarà in funzione anche un eccellente DLA-NZ500 (alias DLA-RS1200) che è un campione del rapporto qualità prezzo. Appuntamento quindi a venerdì 14 novembre, dalle 15:30 alle 20:30 con aperitivo "videofilo" gratuito e anche sabato 15 novembre, sia la mattina dalle 9:30 alle 13:30 e poi il pomeriggio dalle 14:30 alle 16:00. Maggiori informazioni a questo link.

In viaggio con il camper: la Francia.

Barbamath

New member
Da circa una anno e mezzo io e la mia famigliuola abbiamo realizzato quello che era un po' il nostro sogno: acquistare un camper per girare l'Italia e l'Europa.
Dopo aver girato l'Italia in tenda, moto e sacco a pelo (prima che nascesse la bimba e quando gli anni pesavano di meno), passare al camper e' stata l'evoluzione piu' naturale.
La decisone dell'acquisto e' stata alquanto improvvisa, nel mese di giugno 2008, con i soldini pronti per finire casa (facciata e giardino) e cambiare auto, abbiamo deciso di comprare il camper. E' stata neccessaria una full immersion nei forum di camperisti (che continua tutt'ora per gli accessori e i consigli di viaggio) che, purtroppo mi ha sempre piu' allontanato da avforum (ma quest'estate, se realizzero' i lavori rinviati, tornero' a bazzicare qui, dovro' realizzare un nuovo impianto HD nel salone del piano terra). Nel giro di 15 giorni mi sono documentato e sono stato in grado di operare la scelta: Rimor SuperBrig 678 su meccanica Ford Trandit 2.400cc, 140cv, 6 marce, con trazione posteriore gemellata. Questo modello non ha il tanto gettonato garage posteriore, ma la disposizione interna e' la migliore in assoluto (almeno secondo me): 7 posti letto, 6 posti a sedere con tavolo (che potrebbero diventare anche 8), due armadi, cucina tre fuochi, frigo con freezer separato, bagno con doccia separata.
Gli accessori attualmente montati (oltre a quelli di serie:ABS, ESP, TC, EBD, cruise control e AC) sono: antifurto con combinatore telefonico, autoradio con bluetooth, doppia retrocamera posteriore, controllo pressione e temperatura di tutte le gomme, secondo serbatoio acque chiare, chiusure di sicurezza Fiamma alle porte della cellula e autocostruite alle portiere della cabina guida, sensori gas GPL, monossido e narcotizzanti, tv lcd con lettore dvd, parabola, gruppo elettrogeno, coperture esterne cabina.
La scorsa estate abbiamo fatto un giretto per l'Italia giusto per prendere la mano con la guida e la gestione del giocattolino. Tralasciando viaggi vari fatti nel mese di settembre, a Pasqua e a Natale, vorrei passare a fare un resoconto del viaggio fatto quest'estate in Francia: 7.000 km e 35 giorni di cui solo cinque passati in campeggio, i restanti 30 tutti di sosta libera.
 
Siamo partiti il 28 luglio e dopo due soste tecniche a Calenzano(FI) e Carpi (MO) per sistemare e/o montare accessori, e una a Genova per salutare parenti, finalmente la sera del 2 agosto entriamo in Francia attraverso il passo del Monginevro. Dopo aver consultato i vari forum, abbiamo deciso (io e mia moglie) di evitare tunnel ed autostrade francesi, preferendo passi e statali che ci avrebbero (ed effettivamente e' stato cosi') permesso di vedere piu' da vicino il paesaggio e le cittadine francesi. La prima notte francese l'abbiamo passata al passo del Monginevro in cui abbiamo trovato una temperatura che in Calabria abbiamo solo nei mesi di gennaio e febbraio.

Monginevro
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La prima tappa, Parigi, ha richiesto un ulteriore giorno e mezzo di viaggio, ma l'ingresso nella periferia di Parigi e' stato molto bello, con mia figlia che, seduta davanti, accanto a me, per prima ha avvistato in lontananza la Torre Eiffel. Ci siamo sistemati nel campeggio Paris Est, nella periferia est della citta' e nei successivi tre giorni abbaimo visitato la capitale parigina.

Piccole fotografe crescono (Louvre)
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Torre Eiffel
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e poi da bravo prof. di matematica, non potevo perdermi questa (tomba di Lagrange):
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ho stampato la foto e l'ho appesa nella classe quinta, nella speranza che possa aiutare loro a ricordare con minor difficolta' il relativo teorema ! :D
 
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Altre foto a Parigi:

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Mia figlia ammira i magnifici cammei (di fattura italiana) raffiguranti TUTTI i papi della Chiesa Cattolica
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Place de la Concorde, qui è stata ghigliottinata Maria Antonietta:

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La seconda tappa e' tutta dedicata a mia figlia: 5 giorni a Disneyland con visita completa dei 4 parchi tematici, degli studios e (purtroppo) anche dei vari negozi !!!

Arrivo a Disneyland
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Successivamente: castello di Versailles, Chartres e la sua bella Cattedrale, Rouen (con sosta camper lungo la Senna e una bellissima vista notturna sulla cittadina)

Versailles
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Versailles: la famosa galleria degli specchi:
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Versailles: Villaggio di Maria Antonietta
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Chartres
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Rouen
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Rouen: qui hanno bruciato Giovanna d'Arco
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Rouen: il bellissimo palazza di giustizia
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Lasciata Parigi, inizia il lungo periodo di sosta libera (ritorneremo ad utilizzare campeggi solo le ultime due notti in Francia).
C'e' da dire che, sopratutto la zona nord della Francia, e' il paradiso dei camperisti, con aree attrezzate e carico e scarico acque in ogni cittadina, anche le piu' piccole, anche se ultimamente i divieti di sosta per camper stanno aumentando anche li'.
 
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Ci dirigiamo verso la costa, arriviamo nel primo pomeriggio a Fecamp, troviamo numerosi divieti di transito per camper, per cui decidiamo di saltarla e di andare subito ad Etretat, li' ci aspetta la magnifica visione delle falesie (Falesia D'Amont e Falesia d'Aval), aspettiamo il tramonto e il paesaggio diventa mozzafiato. Vediamo anche, per la prima volta, le maree, che ci accompagneranno per tutta la nostra permanenza lungo la costa, fino al Golfo del Morbian (a sud della Bretagna).

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Ritorniamo in camper che e' ormai buio (ricordo che nella Francia del Nord, in agosto fa buio alle 22:30 circa), ci facciamo una doccia, ceniamo e partiamo per avvicinarci ai posti dello sbarco di Normandia della II guerra mondiale. Nel corso della notte passiamo sull'incredibile ponte di Normandia, sulla foce della Senna, alto piu' di 70 metri. Purtroppo (o per fortuna delle mie vertigini) e' buio, ma si riesce a percepire la notevole altezza del ponte sul fiume (serve a far passare le grosse navi per raggiungere porti sulla foce del fiume). La notte ci fermiamo in una piazzola di sosta lungo una statale, e dormiamo in compagnia di un altro camper, un furgone ed un'auto.
 
Ho fatto Normandia e Bretagna nell'estate del 2008, in camper.
Purtroppo, non ne ho un ricordo eccezionale. La vita da camper non fa per me... a parte la fatica terribile a guidarlo.. la difficoltà a trovare le piazzole nelle zone più belle (era agosto), gli spazi limitati, il lavoro per rifornirlo e scaricarlo continuamente...
Forse eravamo in troppi, anche se il camper era molto grande, due coppie e due cani.. ma non penso che lo rifarerei.
 
Com'e' buffa la vita. Pensa che per me mettermi alla guida del giocattolo mi rende l'uomo piu' felice del mondo. Tra camperisti si dice che la vacanza inizia nel momento in cui si mette in moto il mezzo.
Il piacere di partire con solo un percorso di massima che poi viene continuamente modificato a seconda delle esigenze del momento. Il fatto di non essere legati ad orari di nessun tipo se non solo alle esigenze proprie. Si mangia quando si ha fame, si dorme quando si ha sonno, ci si ferma quando si e' stanchi (e quando si trova un bel posto con un bel panorama), senza dover seguire orari di alberghi e ristoranti. Si visitano posti belli e poi la sera si torna a casa (cosi' chiamiamo il camper quando siamo in viaggio). La possibilita' di fermarsi sui posti che si intende visitare, di vederli in orari fuori dal comune, di poter aspettare un bel tramonto o un'alba!
Sono momenti impagabili che nessuna altro tipo di vacanza, se non quello "on the road", ti da'.
L'esperienza dei viaggi in camper arriva quasi ad eguagliare quella della moto, tenda e sacco a pelo! Ricordo che quando ci infilavamo nella tenda, mi rilassavo tenendo la testa fuori dalla canadese a rimirar le stelle, magari con l'accompagnamento della risacca del mare come e' accaduto in un fantastico campeggio sul mare a Cefalu'.
Al confronto, una stanza d'albergo, per quanto bella possa essere, per me diventa quanto di piu' squallido possa esserci. E poi, arrivare sul posto in aereo, visitare e ritornarsene con lo stesso mezzo, non permette di vivere un posto cosi' come si fa con una vacanza "on the road".
Ma questa e' solo la mia personale opinione (ovviamente condivisa anche da mia moglie).

Saluti,
Barbamath.
 
Il giorno successivo inizia la visita dei luoghi dello sbarco, la prima sosta e' Arromanches, con i resti di uno dei due porti galleggianti preparati dagli alleati per sbarcare la gran quantita' di materiali necessarie alle truppe sbarcate in Francia. E' mattina e c'e' la bassa marea, cosi' possiamo avvicinarci ad alcuni blocchi del porto arenati sulla sabbia.

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Accanto a questi enormi blocchi si formano delle grosse pozze di acqua di mare, da cui la gente pesca gran quantita' di gamberetti e granchi, utilizzando grossi retini.

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Anche noi abbiamo un incontro ravvicinato:

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Dopo Arromanches, ci dirigiamo ad Omaha Beach, una delle spiaggie in cui morirono piu' soldati alleati. E' piena di turisti che, sfidando la gelida giornata (almeno per noi abituati alle temperature delle giornate estive calabresi), fanno il bagno a mare. Si fa fatica ad immaginare lo stesso posto 65 anni prima.

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Alle spalle di Omaha Beach (direzione terra) c'e' il cimitero americano con le tombe di oltre 6000 soldati alleati morti durante lo sbarco. E' il momento piu' toccante di tutto il viaggio.

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Nel tardo pomeriggio arriviamo a Poin du Hoc. Qui si trovava un tratto di costa fortemente presidiato dai tedeschi, da cui controllavano un vasto tratto di costa. Il posto e' stato pesantemente bombardato dagli aerei alleati, prima dello sbarco dei Ranger che lo hanno conquistato con non poche difficolta' visto che si trova su una roccia a picco sul mare.
Il terreno e' tutto un groviera a causa delle bombe sganciate dagli alleati. Le dimensioni e la quantita' dei crateri presenti fa capire che chi si e' trovato qui durante il bombardamento, ha vissuto un inferno.

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belle foto
in FRANCIA ci andai nel 1999 (in ferie) spesso ci vado per lavoro​
Altri posti da andare a visitare sono POINTE DU RAZ in Bretagna-Mont-Saint-Michel,Saint Malò,CARCASSONE stupenda città fortificata come anche Langres
Quando vado a Caen per consegne mi faccio sempre un giro ad Arromanche e l'entro terra dove si trovano molti piccoli musei dedicati allo sbarco​
 
Questo e' la costa che i Rangers hanno dovuto conquistare sotto il tiro dell'artiglieria nemica

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La notte l'abbiamo passata nel parcheggio del sito appena visitato in compagnia di numerosi camper.

La mattina successiva, faccio un'altra rapida visita del sito, mentre moglie e figlia fanno colazione, e partiamo. Nell'uscire dal paese, siamo incuriositi da un'indicazione. "Maisy Battery", e la seguiamo. Arriviamo cosi' a visitare la seconda linea di fortificazioni tedesche, che non e' stata bombardata in quanto gli alleti non ne conoscevano l'esistenza. Questo sito era stato completamente ricoperto dalla terra e dalla vegetazione, ed era stato dimenticato, fino a quando un ostinato signore inglese ha raccolto testimonianze di reduci, ha localizzato il sito, comprato il terreno, ottenuto i permessi, scavato e riportato alla luce le fortificazioni. Il sito e' stato inaugurato nel 2006 alla presenza dei tre reduci che avevano dato le indicazioni per ritrovarlo, e che avevano fatto parte dei Ranger che lo avevano, a suo tempo, conquistato. la visita e' stata molto coinvolgente, e qui abbiamo potuto anche vedere uno dei mezzi da sbarco usati dagli alletai:

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Nel primo pomeriggio arriviamo a S.te Mère-Eglise, dove visitiamo prima una mostra di mezzi bellici e campi militari della II guerra mondiale, poi andiamo a vedere la chiesa con il manichino del famoso paracadutista

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Barbamath ha detto:
Ma questa e' solo la mia personale opinione (ovviamente condivisa anche da mia moglie).

Io la capisco benissimo... come magari ricordi.. a me piacciono i viaggi avventurosi e non cerco mai le comodità... anzi, a volte, esagero in senso contrario..:D

Comunque molto belle quelle zone... soprattutto per un appassionato di storia della II Guerra Mondiale come me. Mi ricordo di essermi commosso alla vista, all'alba, di Omaha Beach.
 
@ parlapa'
grazie per la segnalazione, ho corretto.

@ cobretti
mi ricordo benissimo i coinvolgenti racconti dei tuoi bellissimi viaggi. A quando il prossimo?

saluti,
Barbamath.
 
Barbamath ha detto:
Alle spalle di Omaha Beach (direzione terra) c'e' il cimitero americano con le tombe di oltre 6000 soldati alleati morti durante lo sbarco. E' il momento piu' toccante di tutto il viaggio.
Quoto, anche per me. E il Memorial è molto bello e coinvolgente..

Nel tardo pomeriggio arriviamo a Poin du Hoc.

Anche questo è un sito impressionante, che, a dispetto di altre zone profondamente mutate dal tempo e dal progresso, fa capire la ferocia e la violenza dei combattimenti nel D-Day.

Per quanto mi riguarda, sono stato in Tanzania a ottobre 2009.. da un mesetto sto preparando la prossima meta.. ma dovrò valutare la mia posizione finanziaria.... prima di decidermi.. :rolleyes:
 
Con la visita a St. Mère Eglise, finisce la nostra visita ai posti dello sbarco. Rimarrebbe da visitare ancora parecchio, ma il tempo e' tiranno e ci costringe ad andare avanti. Puntiamo verso il faro di Gatteville

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poi a quello di Cap Levy, ma dobbiamo desistere in quanto la strada è stretta e rischiamo di avere problemi con il camper. Raggiungiamo un bel posto sul mare non molto lontano dal faro

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ma prima ancora di poter iniziare a rilassarci e a goderci la vista, ci accorgiamo che il frigo non va, non si accende a gas. Evidentemente il cambio bombola avvenuto in giornata ha introdotto aria nei tubi. Inizio una noiosa procedura, sicuro di risolvere il problema (gia' presentatosi altre volte) ma dopo un paio di ore di tentativi, il frigo continua a non andare. Ringraziamo un camperista francese che ha cercato di aiutarci e andiamo alla ricerca di un campeggio per attaccarci alla 220 e non perdere il cibo nel frigo pieno di roba. La ricerca si rivela infruttuosa e alle 23, ormai stanchi, ci fermiamo a passare la notte in uno squallido parcheggio di un centro sportivo, pieno di camper. La mattina successiva trovo la batteria a terra a causa dell'utilizzo saltuario del frigo a 12v. Mi accingo a telefonare alla ditta per avere il nominativo di un centro di assistenza nelle vicinanze, quando riprovando per l'ennesima volta, il frigo parte a gas. Si conclude così l'unico inconveniente presentatosi in questo viaggio. Dopo aver attraversato Cherbourg (ed aver rischiato l'incidente con un idiota alla guida di un furgone che mi taglia la strada in una rotonda) puntiamo verso Cap de Le Hague, "la fine della terra" come la chiamano i francesi:

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Il posto rende bene l'idea del nome dato dai francesi, sembra di essere ai confini del modo: Questo e' il punto piu' lontano da casa, toccato durante il nostro viaggio, circa 2500 km da casa.
All'arrivo troviamo il porto così:

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Andiamo via dopo un paio d'ore lasciandolo così

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Giunti al camper decidiamo di pranzare fuori, sfidando il ventro alquanto freddino che soffia da queste parti:

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Nel pomeriggio partiamo alla volta di Mont St. Michel dove arriviamo verso la mezzanotte. Ci fermiamo in un parcheggio libero, facciamo in tempo a rimirare la località illuminata in notturna ed andiamo a ninna. La mattina successiva ci avviciniamo e parcheggiamo appena sotto il monte, con dei preoccupanti cartelli che ci avvisano che il posto dovrà essere lasciato entro le ore 17 a causa dell'arrivo della marea.

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Visiatiamo la localita', salendo fin sulla cima, con non poche difficoltà a causa della folla e delle calca impressionante. Ci godiamo la bella vista:

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Scendiamo giu' e ci inoltriamo verso il mare, passeggiando su quello che nel tardo pomeriggio diventa il fondo del mare:

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Ritorniamo dopo essere stati allertati dell'imminente arrivo dell' alta marea da un altoparlante che ripete l'avviso in TUTTE le lingue conosciute (?!), e rientriamo nel camper:

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Ci sistemiamo e partiamo per lasciare il parcheggio (ormai sono quasi le 17), ma la fila è lunga e praticamente immobile. Allora decido di fermarmi piu' avanti, accanto ad altri camper francesi, pensando: finche' non si muovono loro sono al sicuro e non mi muovo neanche io. La scelta che all'inizio poteva sembrare avventata, si rivela ottima, in quanto ci godiamo l'arrivo dell'alta marea (veramente il mare ritorna che sembra un fiume in piena !!!), con l'acqua che si ferma ad appena un paio di metri dal camper (i colleghi francesi sapevano il fatto loro ed io bene ho fatto a fidarmi).

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Nel tardo pomeriggio, dopo aver fatto carico e scarico acque presso un campeggio, partiamo in direzione St. Malò.
 
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