Il plasma di Panasonic perde il nero

Mi dispiace, ma non posso essere più preciso di quanto sia stato: non conosco il funzionamento in dettaglio del sistema adottato da panasonic.
Ad ogni modo, no, non dovrebbe essere così, dato che il sistema vuole proprio prevenire la naturale perdita di luminosità del pannello, è per questo che agisce sui voltaggi, ed ecco perché si innalza, nelle intenzioni di poco, il nero, ergo non dovrebbero esserci aggiustamenti alla luminosità globale dati dall'usura, perché questi aggiustamenti sono proprio quelli che il sistema vuole evitare.
 
mi sembra che non diciamo cose differenti

questa tecnologia vuole mantenere la luminosità costante, spesso però non funziona adeguatamente perché interviene ad aumentare di un tot il voltaggio quando ancora non si è verificato alcun decadimento di luminosità o quando un decadimento della luminosità si è verificato in misura inferiore a quel tot, in questo modo "la luminosità aumenta e il nero si innalza".
 
Onslaught ha detto:
[...] il sistema vuole proprio prevenire la naturale perdita di luminosità del pannello [...] questi aggiustamenti sono proprio quelli che il sistema vuole evitare.

Secondo me (con tutto il rispetto :D ) ti confondi un po'...in questo senso: il sistema vuole evitare (sarebbe meglio dire meglio bilanciare) la naturale perdita di luminosità del pannello apportando aggiustamenti nel voltaggio, e quello che dice Fede 77 (adesso che ha corretto) torna.
 
No, affatto, è proprio come ho scritto: col passare del tempo la luminosità si abbassa gradualmente (per tutti i pannelli, di qualunque tecnologia), ed il sistema di panasonic vuole proprio evitare questi livellamenti progressivi della luminosità verso il basso (il nero, nelle intenzioni, si innalza a livelli impercettibili, non torna come all'inizio, ma si stabilizza ad un livello poco più alto), ergo previene il problema alla radice alzando gradualmente la luminosità in automatico, prima che diventi visibile ad occhio.

Per il resto non so dire se i problemi siano riscontrati da pochi o molti utenti, e perché capitino, non avendo dati alla mano.
 
Ultima modifica:
Onslaught ha detto:
(il nero, nelle intenzioni, si innalza a livelli impercettibili, non torna come all'inizio, ma si stabilizza ad un livello poco più alto)

mi arrendo... scopro adesso che nelle loro intenzioni vi è quella di aumentare il livello del nero (seppure solo a livelli impercettibili) e perché mai dovrebbero voler alzare il livello del nero?
credevo che nelle loro intenzioni vi fosse solo quella di innalzare il livello di luminosità (per mantenerla stabile) e che l'innalzamento del nero fosse una conseguenza di un intervento intempestivo sul voltaggio (una conseguenza non voluta insomma)
 
Onslaught ha detto:
[...] sistema di panasonic vuole proprio evitare questi livellamenti progressivi della luminosità verso il basso [...]

Ah, se per "evitare aggiustamenti" intendi evitare "livellamenti progressivi della luminosità verso il basso" siamo d'accordo e tutto torna :)

Per Fede77: l'aumento del livello del nero è appunto un "effetto collaterale" dell'aumento della luminosità generale, non è che fosse un obbiettivo, credevo questo fosse chiaro...
 
Esatto, basta leggere il comunicato: è un effetto dell'aumento della luminosità, secondo panasonic il tutto rimane entro livelli impercettibili.
 
Perfetto, a questo punto l'unica considerazione che mi interessava fare era quella iniziale, della possibilità cioè che questa impercettibilità sia tale o meno a seconda del momento...
 
ancora non ho capito dove è l'errore

" parto da questa tua affermazione ("il nero si innalza perché la luminosità aumenta, e chiaramente le tv col tempo non acquistano luminosità, ma la perdono") e dal fatto che questo aumento di voltaggio dovrebbe compensare la "fisiologica" perdita di luminosità del pannello, al fine di mantenere inalterato il livello di luminosità.

Se questa tecnologia non funziona adeguatmente e - ad esempio - il voltaggio si alza in misura eccessiva rispetto a quanto sarebbe necessario per compensare la perdita di luminosità, il livello di luminosità diventa superiore a quello iniziale e si riscontra un decadimento (rectius : innalzamento) del livello del nero....
mi verrebbe da dire però che questo innalzamento del livello del nero non è per sempre, ma permane fino a quando il livello di luminosità del pannello non si conforma a quello che - sulla base di stime sull'usura del pannello - si è ipotizzato dover essere compensato da questa tecnologia.

In questo senso dovrei trarre la conclusione che il livello iniziale del nero non si perde definitivamente, ma solo temporaneamente e cioè per tutto il tempo in cui il quantum di luminosità fisiologicamente perso non è compensato (in egual misura) dal quantum di luminosità "assicurato" dall'aumento del voltaggio. "
 
Perché parti dal presupposto di una tv che non funziona bene?
Se non funziona bene bisognerebbe sapere COSA non funziona bene, ma in questo caso non si sa come funziona esattamente il sistema quando tutto va bene, tentare di capire cosa fa quando non funziona bene equivale a tirare ad indovinare, ergo lascerei perdere.
Quando funziona bene, invece, aumenta la luminosità tramite l'innalzamento dei voltaggi, onde sopperire al naturale decadimento della luminosità stessa, e nel farlo aumento un pochino anche il nero (per forza di cose), nero che non può tornare come prima (si dovrebbe assestare a livelli impercettibilmente più alti e comunque ottimi), dato il funzionamento del sistema stesso.
 
oldbrand7 ha detto:
se l'aumento di tensione alza il livello del nero, significherebbe che la tua tv a causa dell'usura avrebbe avuto un livello del nero ancora più basso se non fosse intervenuto questo "stratagemma".

leggendo il tuo commento mi hai fatto ricordare un mio post, scritto in tempi non sospetti, nella discussione ufficiale del V10

http://www.avmagazine.it/forum/showpost.php?p=2326651&postcount=1577

Praticamente il mio occhio sembra essere abbastanza allenato anche senza condizionamenti esterni :cool:

Invito chiunque a prendere un caffè a casa mia mentre si analizza/studia/verifica/critica/misura con i propri occhi/strumenti il non non nero del V10 in questo caso
 
se sostieni che il livello del nero del tuo V10 è migliorato nelle 1800 ore, quando panasonic afferma che il loro sistema di compensazione aumenta impercettibilmente il livello del nero, i casi sono sempre 3:

- la tua tv è guasta (cioè quel sistema non funziona)

- gli step sono ogni 2000 o più ore

- te ne sei autoconvinto

perchè se non fosse una di queste tre sarebbe a dire che il sistema di panasonic MIGLIORA il livello del nero aumentando la luminosità, cosa impossibile.
 
@oldbrand7, non intendevo questo, assumendo che non sia il punto 3 (l'ho scritto può essere un auto-convincimento :eek:), magari mi sono ritrovato proprio a cavallo dello step notando un leggero abbassamento del nero e magari anche della luminosità (giusto quella volta non avevo una sonda nel portafoglio per verificare... scherzo) che il circuito poi ha compensato.
 
Fede77 ha detto:
Traducendo (stavolta lo faccio io, e lo dico :D), Panasonic Italia sostiene che l'aumento del voltaggio ha delle conseguenze sul livello del nero.

Al contrario, se ho capito bene quanto affermato da alcuni utenti - satoh, post. 422, pag. 29 di questa discussione - e confermato da Onslaught (post. 425, pag. 29 di questa discussione), l'innalzamento del voltaggio, e la conseguente compensazione della perdita di luminosità del pannello, non possono essere causa di un innalzamento del livello del nero.

C'è una contraddizione tra le due affermazioni o sono io che non ho capito qualcosa?
Sei tu che hai commesso un piccolo ma importantissimo errorino quando hai detto: "non possono essere causa di un innalzamento del livello del nero".

Devi sostituire la parola "possono", con la parola "devono" :)

Come avevo ripetuto più volte, fino allo sfinimento, era stato confermato da diverse fonti attendibili (D-Nice in primis) che una compensazione della perdita di luminosità del pannello non deve comportare un innalzamento del livello del nero. Se lo fa, vuol dire che l'approccio tecnico usato per la compensazione può essere considerato "non buono", o trovate voi altro termine più consono.

Già diverso tempo fa, nella disc di AVS, terminata l'analisi del metodo indicato da quel "famoso" brevetto di panasonic, ci fu un utente che taccio di "asinite" chi decise di adottare quel tipo di approccio (e io sono concorde), perchè è lampante che si tratta di un metodo economico basato su modifiche predefinite di variazioni di tensione, quando invece è noto che non è possibile stabilire a priori il grado esatto di decadimento di luminosità (ma non solo) di un pannello al plasma, dal momento che varia in funzione di parametri modificabili dall'utente, quali: il Contrasto, l'uso o meno del Contrasto dinamico, la Luminosità, ed il livello di risparmio energetico settato, il quale influisce direttamente ed in egual misura sul consumo di tutti i fosfori.

Inoltre non si devono dimenticare altri importanti aspetti di questa faccenda, che anche in questo caso avevo già segnalato in passato:

1. D-Nice aveva confermato che in tanti altri plasma (di altri brands) da lui calibrati e ricontrollati nel tempo, non aveva rilevato innalzamenti del livello del nero. E ha sempre sottolineato che un innalzamento del livello del nero col passare delle ore di utilizzo, non è da considerarsi "normale", bensì una cosa che sta riguardando solo i panasonic, e solo alcuni modelli in modo specifico.

2. A me, per adesso, nessuno è riuscito a togliere dalla testa che l'approccio usato da panasonic ha un secondo fine: quello di ottenere migliori performances iniziali sul livello del nero, che combinazione sono quelle che poi vengono rilevate durante le recensioni eseguite dalle varie riviste di settore, su TV nuovi.

Mi spiego meglio: su un pannello che viene dato per 100.000 ore di durata prima di raggiungere un decadimento della luminosità pari al 50% (la quale, nota bene, non dovrebbe mai comportare un innalzamento del livello del nero, nemmeno quando la luminosità massima sarà solo il 50% del valore iniziale), non vedo per quale motivo dovrebbe essere necessario cominciare ad eseguire modifiche al voltaggio applicato già durante le prime centinaia di ore di utilizzo. L'unica spiegazione tecnica soddisfacente che ho trovato, e che avevo già riportato in precedenza, è che la tensione applicata inizialmente sia inferiore a quella minima che invece normalmente dovrebbe essere applicata, e siccome è noto che se si scende al di sotto di un certo livello di tensione il pannello potrebbe spegnersi del tutto e non riaccendersi, ecco la necessità di cominciare a ritoccarla dopo poco tempo. Quindi, a che pro applicare inizialmente una tensione "a rischio"? Che beneficio porta una simile decisione? Porta il beneficio di ottenere un livello più basso del nero. Livello che però resterà tale solo per un periodo limitato di tempo, visto che poi sono costretti a rialzare la tensione. Quindi qual'è il vero vantaggio di una simile idea? Lascio a voi la risposta, io la mia idea l'ho già spiegata da tempo :)

3. Leggo spesso in questa discussione, nonchè nello stesso (molto vago) comunicato/i di panasonic, l'ammissione che il livello del nero si alzerà dopo un tot (non precisato) di tempo, ma che ciò non comporta una grave "perdita" sulle perfomances visive. Bene. Ma allora, a parte tutte le altre valide considerazioni che si possono fare e che sono già state fatte in merito, mi spiegate come mai in qualunque forum in giro per il mondo, incluso questo, è strapieno di gente che non vede l'ora di leggere nelle recensioni qual'è il livello assoluto minimo del nero misurato con sonda dei plasma panasonic, e poi confrontarlo subito con quello di altri modelli, dello stesso brand o meno, per poi elogiare o sminuire quel particolare TV rispetto ad altri, mentre adesso, trattandosi che questa cosa porta ad un evidente innalzamento del nero di alcuni panasonic, improvvisamente quei numeri misurati con sonda, e che sono l'unico vero parametro che va considerato valido, vengono in qualche modo sminuiti? Passare ad un aumento che va da 2 a 3 volte il valore iniziale, non è affatto poco cosa quando si vanno ad analizzare numeri rilevati con strumentazione. Cio dovrebbe inoltre comportare una completa rivalutazione di quel plasma rispetto alla concorrenza, proprio perchè il livello del nero è sempre stato, e lo è anche adesso, il punto di forza numero 1 di panasonic, che lo ha sempre sbandierato ai 4 venti da quando è sparita Pioneer. Allora, come la mettiamo? :)

4. Riguardo ai modelli 2010, la mia interpretazione dei vari comunicati di panasonic è che con quell'"innalzamento più graduale nel tempo" semplicemente avranno affinato il sistema aumentando il numero di step di modifica della tensione, e riducendo di conseguenza i singoli incrementi. Il tutto per rendere la cosa meno avvertibile ad occhio nudo. Ma il risultato finale dovrà essere sempre lo stesso, visto che il metodo utilizzato è sempre lo stesso. Non si spreme sangue dalle rape.


Infine un commento alla risposta di panasonic Italia: come già espresso dagli altri utenti, "nessuna nuova buona nuova". Appare ormai evidente la presa di posizione aziendale anche in E.U, identica a quella in U.S.. Il non definire un problema questa cosa, è secondo me molto grave, perchè i consumatori non erano stati avvertiti prima di un simile comportamento, e perchè tale "feature", come è stata definita da panasonic, intacca una performance che è sempre stata ampiamente evidenziata e promossa da lei stessa. Come è stato più volte fatto notare da tantissimi utenti con diversi esempi, ne aggiungo uno nuovo: se per esempio comprassi una autovettura basandomi sui tempi di accellerazione dichiarati dai produttori, perchè per me sono l'aspetto più importante per la mia scelta, e alla fine decidessi di comprare il modello "xxx" perchè fa da 0 a 100 in 3 secondi, e dopo 6 mesi riscontrassi che invece me li fa in 6 secondi, sarei abbastanza arrabbiato se non fossi stato avvisato prima, perchè avrei potuto, sapendolo prima, fare una scelta diversa. E ovviamente farei di tutto per tutelare i miei diritti di consumatore, perchè a quel punto mi sentirei essere stato preso in giro, e non poco.

Dire che il problema non è un problema, ma è normale, visto tutto quanto sopra, è un sistema per non assumersi responsabilità e non intervenire. Staremo a vedere cosa succederà in U.S. e se gli faranno almeno una class-action, non tanto per recuperare 4 soldi, ma per una giusta questione di principio di tutela dei consumatori. Anche Toyota, inizialmente, in quel recente caso in U.S., assunse una posizione analoga, ma recentemente sappiamo tutti come poi è andata a finire quella faccenda, e la figuraccia che ci ha rimediato, nonchè la perdita di stima ed immagine da parte dei suoi (molti ormai ex) clienti, e non solo.
 
satoh chiedo a te, se è vero che un innalzamento della luminosità porta ad un innalzamente del livello del nero, succede anche il contrario? cioè al calare della luminisità durante la vita del pannello diminuisce anche il valore del livello del nero?! troppo bello per essere vero?
 
Gian Luca Di Felice ha detto:
....chiedere addirittura una petizione mi sembra al quanto esagerato... :eekk:

satoh ha detto:
Inoltre non si devono dimenticare altri importanti aspetti di questa faccenda, che anche in questo caso avevo già segnalato in passato:
1. D-Nice aveva confermato... ...sta riguardando solo i panasonic, e solo alcuni modelli in modo specifico.
3. ...Passare ad un aumento che va da 2 a 3 volte il valore iniziale, non è affatto poco cosa quando si vanno ad analizzare numeri rilevati con strumentazione...
...Il non definire un problema questa cosa, è secondo me molto grave, perchè i consumatori non erano stati avvertiti...e perchè tale "feature", ....intacca una performance che è sempre stata ampiamente evidenziata e promossa da Panasonic. :mc:

Personalmente il mio 42V10 ha circa 200 ore di vita. Ad oggi non riscontro chiaramente problemi sul livello del nero (non ho neanche gli strumenti per misurarlo.. :rolleyes: ).
Però, soprattutto per quanto ben evidenziato da Satoh, ritengo che una petizione (e con petizione intendo una raccolta di firme... e non una manifestazione con bastoni e fischi :huh: :ahahah: ) sia necessaria al fine di manifestare il dissenso nei confronti della posizione di Panasonic.

Dopotutto non si fa niente di male... si esercita solo un diritto.

Simone
 
Salve, ho ripercorso la storia della mia tv, venivo da un crt ed una volta comprato il Plasma mi sono trovato poi a leggere questo forum ed una rivista del settore, leggevo di calibrazioni su queste nuove tv così mi sono munito del DVD merighi per calibrare la Tv, questo accadeva a Maggio 2009 (data di incisione del DVD), successivamente dal momento che avevo degli spyder per calibrare la selva di Monitor che mi ritrovo in giro per casa e Laboratorio pensai di eseguire una lettura dei valori dello schermo, principalemte per regolare la Temperatura Colore non mi interessavo della questione Nero, nemmeno sapevo che potesse essere una cosa importante, questi erano i valori:

fine Maggio 2009--0.005/0.007ftl.... primi di Settembre 2009--0,032 ftl....Febbraio 2010--0,015 con eye-one display2 (prima utilizzavo lo Spyder 3 e nell'ultima lettura aveva rilevato 0,013) mi sembra però che l'Eye One sia più preciso, sulle basse luci è molto costante mentre lo Spyder saltava da un valore all'altro con discrete variabili.

PS: ho superato le 2000 ore, possiedo un G10.

Io non credo che sia giusto lasciar correre, se si acquista questa tv per il livello del Nero ora pubblicizzato come Infinity Blak c'è qualcosa che non quadra.

Questo è quanto avviene oltreoceano:

http://www.fglawgroup.com/files/NCHFINalPR.pdf

Non dico si debba arrivare a questo ma almeno avere il diritto di sapere quello che si acquista sia giusto, mi sembra di aver capito che questa corsa al Nero sia molto importante per le Tv, sia che siano Lcd o Plasma, quindi credo sia giusto dire al cliente "ti vendo questo prodotto che ti offrirà questo ...X... valore" e non Infinity Blak.

Cosa vuole dire Infinity Blak?



Comunque vedere il cambiamento non è facile, passare da 0,02/3 cd/m2 a 0,05/6 oppure a 0,08 sono differenze abbastanza risibili, la qualità di visione ne risente in maniera parziale, in particolar modo fino a 0,05 cd, rimane il fatto che reclamizzare prodotti con dati o nomi fuorvianti non è corretto nei confronti dei consumatori, è bene notare che essendo una specifica del prodotto tutti i pannelli rientrano nella questione.
 
Ultima modifica:
Sinceramente continuo a trovare questa vicenda un po strana, soprattutto quando leggo di persone che pur avendo la tv che funziona bene, inneggiano a petizioni e raccolte di firme. Ma poi siamo sicuri che sia davvero un problema e soprattutto che riguardi solo i plasma Panasonic? Il decadimento dei fosfori e la conseguente perdita di luminosità è un processo normale in qualunque plasma, quindi è ovvio pensare che anche gli altri marchi si trovino di fronte allo stesso problema, cioè come prevenire l'usura dei fosfori ed il progressivo oscuramento dell'immagine. Tutto il tam tam mediatico che è venuto fuori dopo i primi episodi di pannelli "schiariti", ha generato una moltitudine di utenti che hanno cominciato a fare le pulci alle loro tv con sonde ed altro ancora, così una tv che sino al giorno prima dava soddisfazioni, è diventata di colpo pallida e difettosa. Io ho la sensazione che se tutti i possessori di plasma facessero la stessa cosa alle loro tv (e quando dico tutti intendo una percentuale almeno pari a quella dei possessori di plasma Panasonic), difficilmente avremmo dei dati uguali a quelli registrati a suo tempo nei test. Tra l'altro faccio fatica anche a pensare ad un difetto congenito del pannello, visto che non colpisce tutte le tv ma solo una piccola parte e spesso in misura diversa.
Concludendo visto che il decadimento dei fosfori non colpisce solo i plasma Panasonic, sarebbe interessante sapere come hanno posto rimedio gli altri brand a questo fenomeno ed eventualmente mettere sotto una lente anche le loro soluzioni, sono sicuro che ne vedremmo delle belle...;)
 
@ mikigio

Il termine "Infinite black" vuol dire letteralmente "nero infinito".

Si è cominciato ad utilizzare quel termine tempo addietro, perchè i vari display digitali erano ben lontani dal raggiungere le prestazioni dei CRT come punto del nero. Di conseguenza, uno degli obiettivi principali da raggiungere per i vari produttori, era quello di cercare di migliorare quell'aspetto. In particolare, il "nero infinito" si intenderebbe raggiunto il momento in cui anche le sonde più costose non sarebbero più in grado di misurare il livello minimo assoluto del nero, da quanto dovrebbe risultare basso.

C'è però chi, di questo termine, ne ha fatto un utilizzo marketing, cambiando un po' le carte in tavola e confondendo le idee. Panasonic, in alcuni modelli del 2009, aveva introdotto una funzionalità che aveva chiamato "Infinite black" (a memoria, ma basta controllare nella disc di AVS, visto che sono emersi problemi di funzionamento anche di quella, in concomitanza all'innalzamento del livello del nero). In cosa consisteva quella funzionalità? Apparentemente uno poteva pensare, da come era stata pubblicizzata, che consentisse di raggiungere il famoso traguardo, o perlomeno che apportasse un effettivo miglioramento durante la normale visione delle immagini, come sarebbe logico aspettarsi. Che cosa si rivelò essere invece alla fine? Lo aveva spiegato poi CNET in un articolo, del quale riporto di seguito solo quella spiegazione:

"The Panasonic rep we talked to explained that Infinite Black caused the TVs, when displaying a completely black screen, to basically fade down to nothing, as if the TV was turned off." (link).

che tradotto in italiano vuol dire che quella funzione interviene solo in presenza di una schermata completamente nera, e teoricamente avrebbe "spento" il display. Praticamente il massimo dell'inutilità ai fini della qualità di immagine, ma di grande utilità ai fini marketing ;)

E così, anche in quel caso, abbiamo un esempio di come certe cose possano essere solo uno specchietto per le allodole. Del resto, ritengo che quest'anno panasonic abbia superato se stessa, avendo dichiarato per i suoi plasma 2010 contrasti nativi di 2.000.000:1 e 5.000.000:1, ovviamente non specificando quale criterio di misurazione aveva utilizzato, sempre ammesso che ne esista uno. Le persone ben informate sanno che quei numeri non sono credibili, ma quante sono quelle persone rapportate al numero complessivo? Lo 0.01% forse, e a stare larghi.

Così va il mondo, purtroppo :). Ma il colmo è che quasi sempre, chi cerca di aprire gli occhi alla gente, cercando di farla ragionare, viene puntualmente attaccato, anche a costo di negare l'evidenza dei fatti ;)
 
Picard, tu continui a negare l'evidenza dei fatti, e a mischiare le carte in tavola.

La risposta alle tue domande è stata data tante volte, ma tu fai finta di niente. Io, francamente, mi son stufato di ripetere sempre le stesse cose.
 
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