redhot104 ha detto:
... i telai, le alimentazioni, i pannelli frontali e laterali, le connessioni, i pulsanti, le schede dei circuiti, le viti, i cablaggi....
Questo può giustificare costo e definizione? Può darsi, ma solo in parte.
A me è capitato di mettere le mani dentro a prodotti quali mixer o registratori analogici pro (il vero "pro" non quello dei depliant e del marketing) e ti assicuro che a volte c'era veramente da stare lì a rimirare la costruzione (l'accuratezza, la precisione, la qualità), per non parlare poi della circuitazione, anche lì da rimanere a rimirare lo schema, fonte di meditazioni, le prestazioni poi erano ovviamente quelle che servono per realizzare dischi/CD (ascoltati poi con impianti Hi-End

) o per la messa in onda di una stazione radio.
Eppure, in proporzione, molti di questi prodotti costavano meno di certi ampli o altre apparecchiature Hi-End.
C'è anche da dire che molti produttori di questi prodotti Hi-End vendono pochissimi pezzi, per cui devono viverci loro, le loro famiglie e relativi dipendenti.
E' il discorso dei negozi di abbigliamento, ce ne sono ovunque, di tutte le marche, solitamente anche con diverse commesse, non c'è un afflusso elevato se non in particolari occasioni, eppure rimangono aperti, nei centri commerciali il 90% dei negozi è di questo tipo.
Evidentemente il guadagno sul singolo prezzo è tale per cui riescono a viverci.
Inoltre, poichè poi il prodotto costa molto deve essere per forza il top, anche se poi è realizzato dallo stesso laboratorio (cinese) che fa la maglietta per il mercatino (a scanso di equivoci, non parlo di "falsi", ma del prodotto originale con tanto di marchio originale).
A questo si aggiungono poi i guru di turno o autonominatisi tali che creano mode a tutto spiano, seguiti immancabilmente dai propri seguaci.
Ci sono prodotti che, sicuramente, hanno alle spalle una profonda ricerca fatta in proprio e basata su uno Know How proprietario e che giustifica, parzialmente, il costo elevato, altri prodotti sono, invece, solo la commercializzazione di prodotti realizzati da costruttori OEM che lavorano per questo e quello, ricarrozzando e rimarchiando progetti base a richiesta de cliente, che poi vende a caro prezzo un prodotto che, all'origine, costa già un po' meno di quello dell'esempio precedente, ma viene rivenduto ad un prezzo elevato per "tener alto il nome del produttore di facciata".
Ultimo caso è quello poi dei piccoli costruttori, che realizzano apparecchiature carine o anche molto belle dal punto di vista estetico, con fiancatine di legno pregiato e abbondanza di cromature, con schemi che sono la semplice rimaneggiatura dei classici del passato (specialmente nel campo valvolare) e che vendono poi a prezzi stratosferici, supportati, appunto, dai guru di turno.
Secondo me il termine Hi-End dovrebbe solo indicare i prodotti di fascia alta che, solitamente, dovrebbero anche avere le prestazioni più elevate, e dovrebbe pertanto perdere quell'aura di magia e mistero che lo circonda, con realizzazioni che, molte volte, hanno più misticismo che vero contenuto tecnico.
josephpino ha detto:
Un amplificatore come un Mcintosh da 3500 euro è senz'altro un prodotto hi-end
Suppongo ti riferisca all'integrato 6300 (però 3.900 €), che è il modello più piccolo e certo da non prendere in considerazione se si desidera possedere qualcosa di tale marchio (almeno un pre+finale) e se si desidera proprio un integrato sceglierne almeno uno che abbia gli autotrasformatori di uscita, quindi il 6600 da 7.900 €.
Ma qui non siamo ancora a livello di Hi-End, sull'ultimo numero di Audio è presentato un lettore CD/SACD con ingresso USB dal costo di 19.900 €, questa è Hi-End.
Ciao